La recente posizione assunta dall’Agenzia delle Entrate ha riacceso il dibattito su quando la concessione di un impianto sportivo a un’associazione dilettantistica sia esente da IVA. Il caso riguarda la gestione di un Palasport da parte di un Comune che, oltre a concederne l’uso, affida all’associazione diversi servizi accessori. L’orientamento espresso chiarisce che questo tipo di accordo, nel suo insieme, non può beneficiare dell’esenzione dall’IVA prevista per le prestazioni direttamente connesse alla pratica sportiva.
Concessione d’uso e gestione: come si configura l’accordo
La questione sorge quando il Comune non si limita a concedere i propri spazi sportivi, ma affida all’associazione sportiva dilettantistica ulteriori compiti come la custodia, la pulizia e la manutenzione ordinaria. Allo stesso tempo, il Comune si fa carico di spese straordinarie e garantisce la sorveglianza di alcune attrezzature di sicurezza.
Proprio questa struttura complessa del rapporto, che prevede un corrispettivo variabile in base a tariffe orarie stabilite con delibera comunale, fa ritenere all’Agenzia delle Entrate che non si tratti di semplici prestazioni strettamente legate all’attività sportiva.
Il ruolo della pubblicità commerciale
Un aspetto ulteriore è l’autorizzazione a esporre messaggi pubblicitari all’interno del Palasport, concessa all’associazione dilettantistica. Attraverso questo strumento, l’ASD può ricavare un vantaggio economico aggiuntivo, superando la tradizionale mera gestione delle attività sportive.
È un elemento che evidenzia come il servizio prestato dal Comune non si limiti alla messa a disposizione dell’impianto per fini esclusivamente sportivi, ma inglobi anche un potenziale profitto basato sulla veicolazione pubblicitaria.
La normativa di riferimento
L’art. 36-bis del D.L. n. 75/2023, che si ispira alle regole comunitarie (art. 132, par. 1, lett. m, della Direttiva 2006/112/CE), stabilisce l’esenzione dall’IVA per i servizi connessi alla pratica dello sport, incluse attività didattiche e formative, erogate da organismi senza scopo di lucro come le ASD. Tale norma, tuttavia, non copre tutti i casi in cui un’associazione svolge servizi diversi da quelli strettamente sportivi.
Nel caso specifico, la concessione in uso e gestione di un impianto comunale, con annessi compiti organizzativi e possibilità di introiti pubblicitari, va considerata una prestazione di servizi complessa, non riconducibile semplicemente alle attività sportive esenti.
Le note di credito: quando spettano davvero
Il dubbio che ha originato il quesito all’Agenzia delle Entrate riguarda la possibilità, per l’associazione, di ottenere note di credito per l’IVA già fatturata dal Comune. Poiché è stato stabilito che l’operazione rientra in un regime imponibile e non in quello esente, il Comune non sarà tenuto a emettere note di credito basate sulle nuove previsioni del D.L. n. 75/2023. L’esenzione IVA, infatti, si applica alle sole attività che hanno un legame diretto con la pratica sportiva.
La gestione globale del Palasport, intesa anche come fonte di guadagno pubblicitario e con inclusione di ulteriori servizi, supera l’ambito delle sole prestazioni sportive e si colloca quindi nel campo di applicazione dell’imposta.
Esempio pratico
Se un ASD stipula un contratto con un ente pubblico per utilizzare una palestra comunale al solo fine di svolgere allenamenti o competizioni, e il canone è determinato in funzione dell’uso strettamente sportivo, in molti casi si può ricorrere all’esenzione. Se però, contestualmente, l’associazione ottiene l’autorizzazione a sfruttare l’impianto per fini commerciali e a occuparsi di una serie di servizi di gestione, la prestazione assume un carattere più complesso.
In questo secondo scenario, oltre a una funzione sportiva, c’è un guadagno aggiuntivo da pubblicità e da altri servizi di manutenzione, e l’operazione richiede la corresponsione dell’IVA.
Schema di sintesi
In sintesi… | |
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Tema Centrale | Esenzione IVA per concessione impianti sportivi alle ASD |
Caso Specifico | Concessione Palasport comunale con servizi accessori |
Posizione Agenzia Entrate | Non riconoscimento automatico dell’esenzione IVA |
Elementi che Escludono l’Esenzione | – Servizi aggiuntivi oltre l’attività sportiva – Possibilità di introiti pubblicitari – Gestione complessa dell’impianto |
Condizioni per Esenzione | – Attività strettamente connesse allo sport – Assenza di componenti commerciali – Servizio limitato alla pratica sportiva |
Conseguenze Fiscali | Necessità di applicare IVA in caso di servizi complessi |