Con l’esplosione del commercio elettronico negli ultimi anni, le imprese che operano nel settore delle vendite online si sono trovate ad affrontare una crescente complessità nella gestione degli adempimenti IVA a livello europeo. Per semplificare la vita di queste imprese e favorire lo sviluppo dell’e-commerce nel mercato unico, l’Unione Europea ha introdotto, a partire dal 1° luglio 2021, il regime dello sportello unico IVA, noto come “One Stop Shop” o OSS.
Questo nuovo regime rappresenta una vera e propria rivoluzione per il settore, consentendo alle imprese di registrarsi ai fini IVA in un solo Stato membro e di assolvere l’imposta dovuta sulle vendite effettuate in tutta l’UE attraverso un’unica dichiarazione trimestrale. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio il funzionamento dell’OSS, i vantaggi che offre e come le imprese possono aderirvi.
Cos’è l’OSS e a chi si rivolge
L’One Stop Shop è un regime speciale che permette ai soggetti passivi IVA di dichiarare e versare l’imposta dovuta sulle vendite a distanza di beni e sulle prestazioni di servizi a consumatori finali (B2C) effettuate in altri Stati membri dell’UE, attraverso un portale web messo a disposizione dall’amministrazione fiscale dello Stato membro in cui sono identificati.
Il regime si rivolge principalmente a tre categorie di operatori:
- Imprese UE che effettuano vendite a distanza intracomunitarie di beni a consumatori finali;
- Imprese UE e non UE che forniscono servizi B2C a consumatori situati nell’UE;
- Piattaforme di e-commerce (marketplace) che facilitano vendite a distanza di beni nell’UE.
Prima dell’introduzione dell’OSS, queste imprese erano tenute a registrarsi ai fini IVA in ogni Stato membro in cui effettuavano vendite o prestavano servizi, con un notevole aggravio di costi e adempimenti. Grazie al nuovo regime, invece, possono gestire tutti gli obblighi IVA a livello europeo attraverso un unico portale, senza doversi identificare in ogni Stato membro di consumo.
Come funziona l’OSS
Il funzionamento dell’OSS si basa su tre elementi chiave: la registrazione, la dichiarazione e il versamento dell’imposta.
La registrazione avviene nello Stato membro di identificazione del soggetto passivo, che di regola coincide con quello di stabilimento. Per le imprese extra-UE è possibile scegliere qualsiasi Stato membro come Stato di identificazione. La registrazione va effettuata tramite il portale web dell’amministrazione fiscale ed ha effetto a partire dal primo giorno del trimestre successivo a quello in cui è stata presentata la richiesta.
Una volta registrate, le imprese devono presentare una dichiarazione IVA per ciascun trimestre solare, entro la fine del mese successivo. La dichiarazione va trasmessa per via elettronica allo Stato membro di identificazione e deve contenere, per ogni Stato membro di consumo, l’ammontare totale delle cessioni o prestazioni effettuate e l’IVA dovuta, suddivisi per aliquote. È importante sottolineare che si tratta di una dichiarazione puramente riepilogativa: le fatture emesse rimangono soggette alle regole dello Stato membro di identificazione.
Contestualmente alla dichiarazione, l’impresa deve provvedere al versamento dell’IVA risultante dalla stessa. Il pagamento va effettuato allo Stato membro di identificazione, che provvederà poi a ripartire le somme incassate tra i vari Stati membri di consumo in proporzione alle vendite ivi effettuate. In questo modo, l’impresa può assolvere l’imposta dovuta in tutta l’UE con un unico versamento periodico, senza dover effettuare pagamenti separati in ciascuno Stato membro.
I vantaggi dell’OSS
Il regime dell’OSS presenta indubbi vantaggi per le imprese che operano nell’e-commerce transfrontaliero. In primo luogo, consente di ridurre notevolmente i costi e gli oneri amministrativi legati alla gestione dell’IVA a livello europeo. Con un’unica registrazione e un’unica dichiarazione trimestrale, le imprese possono assolvere gli obblighi IVA in tutti gli Stati membri in cui effettuano vendite, senza doversi identificare e nominare un rappresentante fiscale in ciascuno di essi.
Inoltre, l’OSS garantisce una maggiore certezza del regime IVA applicabile alle operazioni transfrontaliere verso consumatori finali. Prima della sua introduzione, infatti, le imprese dovevano confrontarsi con regole diverse in ogni Stato membro, con il rischio di incorrere in errori o contestazioni da parte delle autorità fiscali. Grazie all’OSS, invece, le regole sulla territorialità dell’IVA sono state armonizzate a livello europeo, con l’introduzione di una soglia unica di 10.000 euro per le vendite a distanza intracomunitarie.
Un altro vantaggio dell’OSS è quello di favorire la compliance fiscale delle imprese e di ridurre il rischio di evasione. Con un sistema più semplice e standardizzato per la dichiarazione e il versamento dell’IVA, infatti, le imprese sono incentivate a rispettare gli obblighi fiscali e le autorità possono effettuare controlli più mirati ed efficaci.
Come aderire all’OSS
Le imprese che desiderano aderire all’OSS devono seguire una procedura specifica, che può variare leggermente a seconda dello Stato membro di identificazione. In generale, però, i passi da compiere sono i seguenti:
- Verificare di possedere i requisiti per l’adesione all’OSS (es. effettuare vendite a distanza o prestazioni di servizi B2C nell’UE);
- Scegliere lo Stato membro di identificazione (di regola, quello di stabilimento);
- Registrarsi all’OSS tramite il portale web dell’amministrazione fiscale dello Stato membro prescelto, fornendo i dati richiesti (es. dati anagrafici, numero di partita IVA, contatti);
- Attendere la conferma dell’avvenuta registrazione da parte dell’amministrazione fiscale;
- A partire dal trimestre successivo alla registrazione, presentare la dichiarazione IVA e versare l’imposta dovuta entro la scadenza prevista.
In Italia, la registrazione all’OSS avviene tramite il portale web dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, occorre compilare l’apposito modulo elettronico con i dati richiesti e inviarlo telematicamente. L’Agenzia delle Entrate provvede poi a trasmettere i dati agli altri Stati membri interessati e a comunicare all’impresa l’avvenuta registrazione.
Aliquote IVA nell’ambito dell’OSS
Quando un’impresa aderisce all’OSS, deve applicare l’IVA sulla vendita di beni o servizi in base all’aliquota in vigore nello Stato membro di destinazione. Nella dichiarazione IVA trimestrale presentata attraverso l’OSS, l’impresa dovrà indicare le vendite effettuate e l’IVA dovuta per ciascuno Stato membro, suddivise per aliquota.
Ad esempio, se un’impresa italiana vende prodotti elettronici a consumatori finali in Francia, Germania e Spagna, dovrà applicare rispettivamente le aliquote IVA francese, tedesca e spagnola su tali vendite. Nella dichiarazione OSS, l’impresa indicherà l’ammontare delle vendite e l’IVA dovuta per ciascuno di questi paesi, in base alle diverse aliquote applicate.
Inoltre. è importante tenere presente che le aliquote IVA applicate non sono sempre quelle standard. Infatti, molti Stati membri prevedono aliquote IVA ridotte o super-ridotte per determinate categorie di beni e servizi, come prodotti alimentari, libri, farmaci o servizi di trasporto. Queste aliquote speciali variano da paese a paese e possono incidere significativamente sul calcolo dell’IVA dovuta nell’ambito dell’OSS.
Ad esempio, in Italia l’aliquota IVA standard è del 22%, ma esistono due aliquote ridotte del 10% (per alcuni prodotti alimentari, servizi turistici e altro) e del 4% (per beni di prima necessità, come pane, latte e libri). In Germania, oltre all’aliquota standard del 19%, esiste un’aliquota ridotta del 7% applicata a prodotti alimentari, libri e servizi di trasporto pubblico. Pertanto, le imprese che vendono online nell’UE devono conoscere e applicare correttamente le aliquote IVA previste da ciascuno Stato membro per i beni e servizi offerti, al fine di calcolare l’imposta dovuta in modo accurato nella dichiarazione OSS.
Per gestire questa complessità, è fondamentale che le imprese si dotino di sistemi e processi adeguati per identificare l’aliquota IVA applicabile a ciascuna vendita, in base alla natura del bene o servizio e al paese di destinazione. Ciò può richiedere l’utilizzo di software specifici o l’assistenza di consulenti fiscali specializzati, in grado di fornire il supporto necessario per garantire la compliance fiscale e evitare errori o sanzioni.
Esempi pratici
Per comprendere meglio il funzionamento dell’OSS, vediamo alcuni esempi concreti.
Esempio #1:
Un’impresa italiana effettua vendite online di prodotti elettronici a consumatori finali in Francia, Germania e Spagna per un valore totale di 50.000 euro nel trimestre. Prima dell’introduzione dell’OSS, l’impresa avrebbe dovuto registrarsi ai fini IVA in ciascuno di questi Paesi e presentare dichiarazioni separate. Ora, invece, può registrarsi all’OSS in Italia e presentare un’unica dichiarazione trimestrale all’Agenzia delle Entrate, indicando le vendite effettuate e l’IVA dovuta in ciascuno Stato membro di consumo.
Esempio #2:
Un marketplace con sede in Irlanda facilita vendite a distanza di beni da parte di fornitori cinesi a consumatori finali in Italia, Francia e Germania. In base alle nuove regole, il marketplace è considerato il fornitore di tali beni ai fini IVA e deve quindi assolvere l’imposta sulle vendite effettuate. Grazie all’OSS, può farlo registrandosi in Irlanda e presentando un’unica dichiarazione trimestrale per tutte le vendite effettuate nell’UE.
Esempio #3:
Un’impresa olandese fornisce servizi di consulenza online a clienti in Italia, Spagna e Polonia. Grazie all’OSS, può assolvere l’IVA su tali servizi registrandosi nei Paesi Bassi e presentando un’unica dichiarazione trimestrale, senza doversi identificare in ciascuno Stato membro in cui ha clienti.
Conclusioni
L’One Stop Shop rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione e nell’armonizzazione delle regole IVA per l’e-commerce a livello europeo. Grazie a questo nuovo regime, le imprese che operano nel settore possono ridurre significativamente i costi e gli oneri amministrativi legati alla gestione dell’IVA, beneficiando al contempo di maggiore certezza sulle regole applicabili.
Tuttavia, l’adesione all’OSS richiede comunque un’attenta valutazione da parte delle imprese, che devono verificare la propria situazione specifica e adottare le soluzioni più adeguate per gestire gli adempimenti IVA. In particolare, è importante valutare attentamente il proprio volume di affari e la propria struttura organizzativa, per capire se l’OSS sia effettivamente la scelta migliore o se convenga optare per altri regimi (es. identificazione diretta in uno o più Stati membri).
In ogni caso, l’OSS si configura come uno strumento prezioso per semplificare la vita delle imprese e favorire lo sviluppo del commercio elettronico nel mercato unico europeo. Con la sua introduzione, l’UE ha compiuto un importante passo avanti verso la creazione di un ambiente fiscale più favorevole all’e-commerce, in grado di stimolare la crescita e la competitività delle imprese europee.
Per le imprese che decidono di aderire all’OSS, è importante prepararsi adeguatamente, informandosi sulle procedure da seguire e dotandosi degli strumenti necessari per gestire gli adempimenti in modo efficiente. A tal fine, può essere utile rivolgersi a consulenti fiscali qualificati o a intermediari specializzati, che possano fornire assistenza e supporto in tutte le fasi del processo.
In conclusione, l’introduzione dell’OSS rappresenta un’opportunità da non perdere per le imprese che operano nell’e-commerce transfrontaliero. Semplificando gli adempimenti IVA e riducendo i costi di compliance, infatti, questo nuovo regime può contribuire in modo significativo alla crescita e allo sviluppo del settore, favorendo l’innovazione e la competitività delle imprese europee nel mercato globale.
Domande e risposte
D: La mia impresa applica il regime forfetario in Italia. Posso aderire all’OSS?
R: Sì, i contribuenti in regime forfetario possono registrarsi all’OSS per le operazioni intracomunitarie. Tuttavia, per le vendite nazionali dovranno continuare ad applicare il regime forfetario.
D: Qual è la soglia per l’applicazione dell’OSS alle vendite a distanza intracomunitarie?
R: A partire dal 1° luglio 2021 è stata introdotta una soglia unica a livello UE di 10.000 euro. Al di sotto di tale soglia, le vendite restano imponibili nello Stato membro di partenza dei beni, a meno che l’impresa non opti per applicare comunque l’OSS.
D: Come funziona l’OSS in caso di vendite tramite marketplace?
R: Quando un soggetto passivo facilita vendite a distanza di beni tramite l’uso di un’interfaccia elettronica (es. marketplace), si considera che abbia ricevuto e ceduto egli stesso tali beni. In tal caso, la piattaforma può avvalersi dell’OSS per assolvere l’IVA su tali vendite, anche se effettuate da fornitori extra-UE.