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Il regime IVA per le ASD: un quadro completo

8 Aprile, 2024

L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) rappresenta un aspetto cruciale per gli enti del Terzo settore, in particolare per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD). Questo articolo si propone di fornire una panoramica esaustiva sulla disciplina IVA applicabile a tali enti, analizzando i diversi regimi previsti dalla normativa vigente e le recenti modifiche introdotte dal Codice del Terzo Settore (CTS) e da altre disposizioni legislative.

Verranno esaminati nel dettaglio il regime di esclusione da IVA di cui all’art. 4 del D.P.R. n. 633/1972, il regime forfetario IVA previsto dalla legge n. 398/1991 e il regime “super-forfetario” per gli spettacoli sportivi in favore di soggetti con volume d’affari ridotto. Saranno inoltre forniti esempi pratici per una migliore comprensione delle diverse casistiche e una sezione di domande e risposte per chiarire eventuali dubbi.

L’attuale assetto della disciplina IVA per gli enti non commerciali

Il quadro normativo ordinario che regola l’IVA per gli enti non commerciali è disciplinato dal D.P.R. n. 633/1972. In base a tale decreto, le attività sportive svolte da questi enti risultano escluse dal campo di applicazione dell’imposta, in particolare per le operazioni effettuate in favore dei soci.Per gli enti non commerciali, ai fini IVA, si considerano effettuate nell’esercizio di imprese soltanto le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte nell’esercizio di attività commerciali o agricole, nonché nell’esercizio di alcune attività decommercializzate, applicando i criteri distintivi stabiliti dall’art. 4 del decreto IVA.

È importante sottolineare che, per le ASD che rispettano i requisiti statutari, non sono considerate commerciali le operazioni svolte in conformità con le finalità istituzionali nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, nonché di altre associazioni che svolgono la medesima attività e che fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale.

Il regime di esclusione da IVA di cui all’art. 4 del D.P.R. n. 633/1972

L’art. 4 del D.P.R. n. 633/1972 prevede un regime di esclusione soggettiva dall’IVA per gli enti del Terzo settore, in particolare per le operazioni svolte in favore dei soci. Ciò significa che, per le ASD che rispettano i requisiti statutari, non sono considerate commerciali le operazioni effettuate in conformità con le finalità istituzionali nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti.

Esempio pratico: Un’associazione sportiva dilettantistica organizza un torneo di calcio riservato ai propri soci. Le quote di partecipazione versate dai soci non sono soggette a IVA, in quanto rientrano nelle attività istituzionali dell’associazione.

Il regime forfetario IVA di cui alla legge n. 398/1991

La legge n. 398/1991 prevede un regime agevolato IVA per le ASD che hanno proventi di natura commerciale inferiori a determinate soglie. Questo regime consiste in una detrazione forfetaria dell’imposta relativa alle operazioni imponibili, secondo le seguenti percentuali:

  • 50% dell’IVA a debito sui proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali;
  • 50% dell’IVA a debito sulle fatture emesse per sponsorizzazioni;
  • 2/3 dell’IVA a debito per la cessione o concessione di diritti di ripresa televisiva o trasmissione radiofonica.

Le ASD che optano per questo regime sono esonerate dagli obblighi contabili ordinari previsti ai fini IVA, ma devono comunque assolvere taluni obblighi semplificati, come la numerazione e conservazione delle fatture di acquisto e l’annotazione dei corrispettivi e proventi conseguiti.

Esempio pratico: Un’associazione sportiva dilettantistica che ha optato per il regime forfetario della legge n. 398/1991 incassa 10.000 euro di iva per sponsorizzazioni. L’IVA a debito sarà pari a 5.000 euro (50% di 10.000 euro), da versare trimestralmente mediante il modello F24.

Il regime “super-forfetario” IVA per gli spettacoli sportivi in favore di soggetti con volume d’affari ridotto

Le ASD che non hanno optato per il regime di cui alla legge n. 398/1991 possono comunque beneficiare di un regime “super-forfetario” per gli spettacoli sportivi, a condizione che nell’anno solare precedente abbiano realizzato un volume d’affari non superiore a 25.822,84 euro.In questo caso, l’IVA assolta sugli acquisti è integralmente indetraibile e la base imponibile è rappresentata dal 50% dell’ammontare complessivo dei corrispettivi riscossi. Sulla base imponibile così determinata, si applicano diverse aliquote IVA in relazione alle varie prestazioni effettuate.

Esempio pratico: Un’associazione sportiva dilettantistica che rientra nel regime “super-forfetario” incassa 20.000 euro per la somministrazione di alimenti e bevande durante una manifestazione sportiva. La base imponibile IVA sarà pari a 10.000 euro (50% di 20.000 euro) e l’IVA da versare sarà calcolata applicando l’aliquota del 10%, ovvero 1.000 euro.

Conclusione

In conclusione, il quadro normativo che regola l’IVA per gli enti del Terzo settore, in particolare per le associazioni e società sportive dilettantistiche, presenta diverse sfaccettature e regimi specifici. È fondamentale per questi enti conoscere e comprendere le disposizioni applicabili, al fine di adempiere correttamente agli obblighi fiscali e beneficiare delle agevolazioni previste.Le recenti modifiche introdotte dal Codice del Terzo Settore e da altre disposizioni legislative hanno apportato alcune novità rilevanti, che richiedono un’attenta valutazione da parte degli enti interessati. In ogni caso, una corretta gestione degli aspetti IVA può contribuire significativamente alla sostenibilità e allo sviluppo delle attività istituzionali degli enti del Terzo settore.


Domande e Risposte

D: Quali sono i principali regimi IVA previsti per le ASD?

R: I principali regimi IVA previsti per le ASD sono:

  1. Il regime di esclusione da IVA di cui all’art. 4 del D.P.R. n. 633/1972, che esclude dal campo di applicazione dell’imposta le operazioni svolte in favore dei soci.
  2. Il regime forfetario IVA di cui alla legge n. 398/1991, che prevede una detrazione forfetaria dell’imposta per le ASD con proventi commerciali inferiori a determinate soglie.
  3. Il regime “super-forfetario” IVA per gli spettacoli sportivi, applicabile alle ASD con volume d’affari non superiore a 25.822,84 euro nell’anno precedente.

D: Quali sono gli obblighi contabili per le ASD che optano per il regime forfetario della legge n. 398/1991?

R: Le ASD che optano per il regime forfetario della legge n. 398/1991 sono esonerate dagli obblighi contabili ordinari previsti ai fini IVA, ma devono comunque assolvere alcuni obblighi semplificati, tra cui:

  • Numerazione e conservazione delle fatture di acquisto;
  • Annotazione dei corrispettivi e proventi conseguiti, anche mediante un’unica registrazione, entro il giorno 15 del mese successivo;
  • Versamento trimestrale dell’IVA mediante il modello F24.

D: Come viene determinata la base imponibile IVA nel regime “super-forfetario” per gli spettacoli sportivi?

R: Nel regime “super-forfetario” per gli spettacoli sportivi, la base imponibile IVA è rappresentata dal 50% dell’ammontare complessivo dei corrispettivi riscossi. Sulla base imponibile così determinata, si applicano diverse aliquote IVA in relazione alle varie prestazioni effettuate.

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