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Il Superbonus 110% e il “salvagente” del dl 212/2023

6 Febbraio, 2024

Il Superbonus 110% rappresenta una delle iniziative più significative lanciate dal governo italiano per stimolare interventi di riqualificazione energetica e sismica degli edifici. Con il decreto legge 212/2023, si introducono nuove normative che ampliano e adattano le opportunità e le sfide per i contribuenti e gli operatori del settore.

Le Novità del dl 212/2023

Il dl 212/2023 introduce un punto cruciale: la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito al 110% anche se i lavori non sono terminati entro il 31 dicembre 2023. Questo “salvagente” legislativo previene il crollo della percentuale di detrazione al 70% prevista per il 2024, a patto che le spese siano state fatturate entro la fine del 2023.

Punti Chiave del Decreto:

  • Sconto in Fattura e Cessione del Credito: Le somme scontate o cedute tramite queste modalità per spese del 2023 non saranno oggetto di recupero anche se i lavori non sono completati entro il 31 dicembre 2023.
  • Detrazione Diretta: Per chi sceglie la detrazione diretta, il principio di cassa rimane il criterio fondamentale. Gli importi spesi e fatturati entro il 31 dicembre 2023 possono beneficiare delle detrazioni al 110% o 90%, indipendentemente dalla data di completamento dei lavori.
  • Validità dei Titoli Edilizi: È essenziale che i lavori siano ultimati entro il termine di validità dei titoli edilizi per garantire la detrazione.

Implicazioni Pratiche per i Contribuenti

La nuova normativa richiede un’analisi accurata delle scelte fiscali effettuate dai contribuenti nel 2023. La detrazione diretta rimane una scelta valida e non penalizzata dal decreto, a condizione che le spese siano state effettivamente sostenute e documentate entro il termine del 2023.

Esempi Pratici:

  • Caso 1: Sconto in Fattura o Cessione del Credito: Un contribuente che ha optato per lo sconto in fattura nel 2023 per lavori non ancora conclusi, può serenamente beneficiare del Superbonus al 110% per quelle spese, senza timore di dover restituire la detrazione.
  • Caso 2: Detrazione Diretta: Un altro contribuente ha pagato il 90% dei lavori nel 2023 e il rimanente 10% nel 2024. La detrazione diretta gli permetterà di detrarre il 110% sul 90% delle spese sostenute nel 2023, mentre il 10% pagato nel 2024 sarà detraibile al 70%, a condizione che i lavori siano iniziati nel 2023 e completati nei termini previsti dai titoli edilizi.

In entrambi i casi, è imperativo che i contribuenti documentino accuratamente le spese e rispettino i termini di scadenza per massimizzare i benefici del Superbonus.


Domande e Risposte

1. Chi usufruisce del Superbonus direttamente in dichiarazione dei redditi accede al “salvagente” del dl 212/2023?

No, chi usufruisce del Superbonus direttamente in dichiarazione dei redditi non accede al “salvagente” del dl 212/2023.

2. Cosa permette di praticare lo sconto in fattura o la cessione del credito al 110% anche se le opere non sono terminate?

Il dl 212/2023 permette di praticare lo sconto in fattura o la cessione del credito al 110% anche se le opere non sono terminate.

3. Se i lavori non sono conclusi entro il 31 dicembre 2023, la detrazione diretta applicata al 90% o al 110% sarà recuperata?

No, se i lavori non sono conclusi entro il 31 dicembre 2023, la detrazione diretta applicata al 90% o al 110% non sarà recuperata.

4. Qual è il quadro operativo che scaturisce dal disegno di legge di conversione del dl 212/2023?

Il quadro operativo che scaturisce dal disegno di legge di conversione del dl 212/2023 è che le spese fatturate entro il 31 dicembre 2023 sono detraibili con le percentuali del 2023 a prescindere dalla chiusura del cantiere.

5. Cosa dispone più nel dettaglio il dl 212/2023?

Il dl 212/2023 dispone più nel dettaglio che le somme così scontate o cedute “non sono oggetto di recupero”.

6. Qual è la norma destinata a essere convertita in legge dal Parlamento senza variazioni?

La norma destinata a essere convertita in legge dal Parlamento senza variazioni è quella che prevede che il Superbonus possa essere oggetto di sconto in fattura e cessione del credito al 110% sulle spese del 2023 (evitando il crollo al 70% previsto per il 2024) anche se i lavori non sono stati terminati entro la fine del 2023 e anche se dall’incompletezza delle opere deriva il mancato doppio salto di classe energetica imposto dalla normativa per l’accesso al Superbonus.

7. Cosa si scontra con l’assetto operativo generale del Superbonus?

L’interpretazione che evidenzierebbe una severa disparità di trattamento tra beneficiari che hanno scelto la modalità di fruizione diretta e beneficiari che hanno optato per quelle alternative si scontra con l’assetto operativo generale del Superbonus.

8. Cosa conta per procedere con la cessione o lo sconto in fattura con le percentuali del 2023?

Per procedere con la cessione o lo sconto in fattura con le percentuali del 2023 conta la data di sostenimento delle spese, che deve essere ricompresa all’interno dei termini di scadenza delle detrazioni per poter essere agevolate.

9. Cosa deve temere chi entro il 31 dicembre 2023 ha pagato le fatture per gli interventi Superbonus?

Chi entro il 31 dicembre 2023 ha pagato le fatture per gli interventi Superbonus non deve temere alcun recupero fiscale.

10. Cosa ha chiarito l’Agenzia delle entrate nella risposta a interpello 56/2022?

L’Agenzia delle entrate nella risposta a interpello 56/2022 ha chiarito che “le spese sostenute nel corso dell’anno precedente a quello in cui si perfeziona anche l’ulteriore condizione della realizzazione dei lavori, non possono essere subito oggetto delle opzioni di cui all’art. 121 del dl 34/2020 e le corrispondenti agevolazioni possono essere fruite dal beneficiario soltanto nella forma naturale di detrazioni dall’imposta lorda in sede di dichiarazione dei redditi”.

11. Il dl 212/2023 penalizza chi ha scelto la detrazione diretta?

No, il dl 212/2023 non penalizza chi ha scelto la detrazione diretta.

12. Cosa potevano già conservare costoro sulle spese del 2023 in maniera slegata dal completamento degli interventi entro l’anno?

Costoro potevano già conservare il 110% sulle spese del 2023 in maniera slegata dal completamento degli interventi entro l’anno premurandosi però di pagare effettivamente gli stessi entro il 31 dicembre 2023.

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