Il panorama fiscale italiano è in continua evoluzione, e il 2024 non fa eccezione. Quest’anno, il legislatore ha introdotto importanti modifiche al calendario fiscale, con particolare attenzione ai titolari di partita IVA e ai soggetti ISA.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio le nuove scadenze per il versamento delle imposte, le opportunità di rateizzazione e le specifiche situazioni che riguardano diverse categorie di contribuenti.
Le novità per i soggetti ISA
Il Decreto Legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024 ha portato una ventata di novità per i contribuenti soggetti agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA). Per questi soggetti, il termine di versamento delle imposte, tradizionalmente fissato al 30 giugno, ha subito uno slittamento significativo.I titolari di partita IVA che rientrano nel regime ISA e che hanno registrato ricavi o compensi non superiori a 5.164.569 euro nel 2023 potranno beneficiare di due opzioni:
- Versare le imposte entro il 31 luglio 2024
- Optare per il pagamento entro il 30 agosto 2024, con l’applicazione di una maggiorazione dello 0,40%
Questa proroga non è limitata solo ai contribuenti direttamente soggetti agli ISA, ma si estende anche a coloro che, pur essendone esclusi per cause specifiche, operano in settori economici per i quali gli ISA sono stati approvati. Inoltre, la dilazione si applica anche ai contribuenti che hanno optato per il regime forfettario o dei minimi.
È importante sottolineare che questa agevolazione non riguarda solo le imposte dirette, ma si estende anche ai contributi INPS dovuti da artigiani, commercianti e professionisti, nonché al versamento del diritto annuale alla Camera di Commercio.
Chi resta escluso dalla proroga?
Non tutti i contribuenti possono beneficiare di questo rinvio. Restano esclusi i soggetti privati non titolari di partita IVA e coloro che non sono “collegati” in alcun modo a soggetti che godono della proroga. Per questi contribuenti, la scadenza originaria era fissata al 1° luglio 2024 (il 30 giugno cadeva di domenica), con la possibilità di posticipare il versamento di 30 giorni, applicando la maggiorazione dello 0,40%.
La rateizzazione: un’opportunità per tutti
Il Decreto Adempimenti (D.Lgs. n. 1/2024) ha introdotto una novità significativa in termini di flessibilità nei pagamenti. Tutti i contribuenti, indipendentemente dal fatto che siano titolari o meno di partita IVA, hanno ora la facoltà di rateizzare il versamento del saldo e del primo acconto delle imposte e dei contributi risultanti dalle dichiarazioni.
Questa opportunità si applica a una vasta gamma di imposte e contributi, tra cui:
- Saldo e primo acconto IRPEF e IRAP
- Saldo e primo acconto dei contributi INPS
- Saldo IVA
La rateizzazione offre una maggiore flessibilità nella gestione dei flussi di cassa, permettendo di distribuire il carico fiscale su più mesi. Tuttavia, è fondamentale rispettare alcune regole:
- Le rate successive alla prima devono essere versate entro il 16 di ogni mese
- L’intero piano di rateizzazione deve concludersi entro il 16 dicembre dello stesso anno
Il calendario delle scadenze
Per aiutare i contribuenti a orientarsi tra le varie scadenze, ecco un riepilogo delle date chiave per il versamento delle imposte nel 2024:
Per i soggetti interessati dalla proroga (ISA e assimilati):
- Senza maggiorazione: prima rata o versamento unico entro il 31 luglio
- Con maggiorazione dello 0,40%: prima rata o versamento unico entro il 30 agosto
Per i soggetti non interessati dalla proroga:
- Senza maggiorazione: prima rata o versamento unico entro il 1° luglio
- Con maggiorazione dello 0,40%: prima rata o versamento unico entro il 31 luglio
Le rate successive seguono un calendario mensile, con scadenze al 16 di ogni mese (o al primo giorno lavorativo successivo in caso di festività), fino al 16 dicembre.
Un caso particolare: le società di capitali
Per le società di capitali con esercizio sociale coincidente con l’anno solare, il versamento del saldo relativo al periodo d’imposta precedente e del primo acconto per l’esercizio in corso segue regole specifiche:
- Se il bilancio è approvato entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, il versamento deve avvenire entro il 30 giugno 2024 per l’esercizio 2023
- In caso di differimento dell’approvazione del bilancio a 180 giorni, il versamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo all’approvazione
Anche in questi casi, resta valida la possibilità di posticipare il versamento di 30 giorni con la maggiorazione dello 0,40% e di optare per la rateizzazione.
Tabella riepilogativa
tabella di riepilogo delle principali scadenze per il versamento delle imposte nel 2024:
Categoria contribuenti | Scadenza senza maggiorazione | Scadenza con maggiorazione 0,40% |
---|---|---|
Soggetti ISA e assimilati | 31 luglio 2024 | 30 agosto 2024 |
Altri contribuenti | 30 giugno 2024 | 31 luglio 2024 |
Società di capitali (bilancio approvato entro 120 giorni) | 30 giugno 2024 | 30 luglio 2024 |
Società di capitali (bilancio approvato entro 180 giorni) | Ultimo giorno del mese successivo all’approvazione | 30 giorni dopo la scadenza ordinaria |
Note aggiuntive:
- La proroga per i soggetti ISA si applica a titolari di partita IVA con ricavi/compensi 2023 non superiori a 5.164.569 euro.
- La rateizzazione è possibile per tutti i contribuenti, con rate mensili da versare entro il 16 di ogni mese.
- L’ultima rata deve essere versata entro il 16 dicembre 2024.
- Il diritto camerale e i contributi INPS seguono le stesse scadenze delle imposte sui redditi.
Conclusioni
Il calendario fiscale 2024 presenta novità significative che offrono maggiore flessibilità ai contribuenti. La proroga per i soggetti ISA e la possibilità di rateizzazione estesa a tutti rappresentano opportunità importanti per una gestione più efficace degli adempimenti fiscali. Tuttavia, la complessità del sistema richiede attenzione e pianificazione. È fondamentale tenere sotto controllo le scadenze e valutare attentamente le opzioni disponibili per ottimizzare la propria situazione fiscale.