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Compatibilità tra Cariche Sociali nelle ASD e Cariche Elettive nella Pubblica Amministrazione

17 Febbraio, 2025

Sono il presidente di una ASD e da poco sono stato eletto nel consiglio comunale dove ha la sede l’associazione che rappresento. Le cariche sociali delle ASD sono incompatibili con cariche elettive o di governo nelle pubbliche amministrazioni?

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La normativa che disciplina le incompatibilità relative alle cariche sociali nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) è contenuta principalmente nell’articolo 11 del Decreto Legislativo n. 36 del 2021, entrato in vigore il 1° luglio 2023 come parte della Riforma dello Sport. Questa norma stabilisce che: È vietato agli amministratori delle ASD e SSD ricoprire qualsiasi carica in altre associazioni o società sportive dilettantistiche affiliate alla medesima Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata o Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI (o dal CIP, se paraolimpici). Questo divieto si applica indipendentemente dalla disciplina sportiva coinvolta.

Tuttavia, non emerge dalla normativa alcun riferimento esplicito all’incompatibilità tra cariche sociali in una ASD e cariche elettive o di governo nelle pubbliche amministrazioni. In linea generale, non esiste una norma di legge che stabilisca una incompatibilità automatica e generalizzata tra le cariche sociali nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e le cariche elettive o di governo nelle pubbliche amministrazioni in Italia. Tuttavia, è fondamentale analizzare la questione in termini di potenziale conflitto di interessi e di rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione.

Più esattamente, non vi è una legge specifica che vieti a un soggetto che ricopre una carica sociale in una ASD (come presidente, consigliere, segretario, tesoriere, ecc.) di candidarsi o ricoprire una carica elettiva (come sindaco, consigliere comunale, consigliere regionale, parlamentare, ecc.) o di governo (come assessore, ministro, sottosegretario, ecc.). La normativa italiana sulle incompatibilità delle cariche elettive e di governo si concentra principalmente su altri tipi di situazioni (es. incompatibilità tra cariche elettive diverse, tra cariche elettive e incarichi professionali specifici, ecc.) e non menziona esplicitamente le cariche sociali nelle ASD.

Il vero problema risiede nel potenziale conflitto di interessi. Se la persona che ricopre una carica sociale in una ASD si trova anche a ricoprire una carica pubblica, potrebbe trovarsi in una situazione in cui i suoi interessi personali o quelli dell’ASD potrebbero entrare in conflitto con l’interesse pubblico che dovrebbe perseguire nella sua funzione pubblica. Ad esempio, un amministratore di un comune che è anche presidente di una ASD che beneficia di finanziamenti comunali potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi quando si tratta di decidere sull’assegnazione di fondi alle associazioni sportive, così come un assessore regionale allo sport che è anche consigliere di una ASD che opera a livello regionale potrebbe essere in una situazione di conflitto di interessi quando si tratta di definire le politiche regionali per lo sport.

Pertanto, al fine di scongiurare un conflitto di interessi, è opportuno prima di tutto valutare la natura della carica sociale nella ASD, come Il livello di responsabilità e potere decisionale della carica sociale (es. presidente vs. semplice socio) e  la natura della carica elettiva o di governo come Il livello istituzionale (comunale, regionale, nazionale), le competenze specifiche e il potere decisionale della carica pubblica. Inoltre, è opportuno valutare l’attività svolta dalla ASD, come Il tipo di sport praticato, l’ambito territoriale di attività (locale, regionale, nazionale), i rapporti con la pubblica amministrazione (es. concessione di impianti sportivi pubblici, finanziamenti pubblici, convenzioni, ecc.) e  la possibilità di influenzare decisioni pubbliche, come la capacità della persona, nella sua funzione pubblica, di influenzare decisioni che possano direttamente o indirettamente avvantaggiare l’ASD di cui è carica sociale.

Anche in assenza di una partecipazione formale, se il soggetto dovesse trovarsi in una situazione in cui l’attività nell’ASD possa influenzare le decisioni o la gestione di interessi pubblici (ad esempio, in caso di appalti o concessioni che coinvolgano l’ente sportivo o in presenza di agevolazioni pubbliche per il settore sportivo), si renderebbe necessaria una particolare attenzione. In tali casi, il soggetto potrebbe essere tenuto ad astenersi dal partecipare alle decisioni in cui sussista il rischio di conflitto di interessi.

Anche in assenza di un conflitto di interessi diretto e conclamato, è fondamentale che chi ricopre una carica pubblica agisca sempre nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione, come sancito dall’articolo 97 della Costituzione Italiana. Questo significa che anche in situazioni in cui non c’è un vero e proprio conflitto di interessi, ma c’è il rischio di apparenza di parzialità o di utilizzo della funzione pubblica per fini privati (anche se a vantaggio di una ASD senza scopo di lucro), è necessario agire con la massima prudenza e trasparenza.

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