L’Agenzia delle Entrate ha ufficialmente approvato, con provvedimento del 17 marzo 2025, i 172 modelli ISA che dovranno essere utilizzati per la dichiarazione dei redditi relativi al periodo d’imposta 2024. La novità più rilevante di quest’anno riguarda l’estensione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale anche alle società tra professionisti (STP) e alle società tra avvocati, ampliando così il perimetro di applicazione di questo strumento di compliance fiscale.
Cosa sono gli ISA e a cosa servono
Gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale rappresentano uno strumento di compliance introdotto per favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, stimolare l’adempimento degli obblighi tributari e rafforzare la collaborazione tra contribuenti e Pubblica Amministrazione.
Gli ISA costituiscono la sintesi di indicatori elementari che verificano la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale in relazione a diverse basi imponibili. Attraverso l’applicazione di questi indici, il contribuente può verificare in fase dichiarativa il proprio grado di affidabilità fiscale, posizionandosi su una scala di valori da 1 a 10. A seconda del livello di affidabilità fiscale raggiunto, anche per effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi, vengono riconosciuti diversi benefici premiali.
I modelli ISA e le novità 2025
Il provvedimento n. 131055 del 17 marzo 2025 ha approvato 172 modelli che i contribuenti dovranno utilizzare per comunicare i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2024. Questi modelli costituiscono parte integrante della dichiarazione dei redditi da presentare con il modello Redditi 2025.
La principale novità riguarda l’acquisizione di informazioni utili all’elaborazione degli indici da applicare anche alle società tra professionisti di cui all’art. 10 della legge n. 183/2011 e alle società tra avvocati di cui all’art. 4-bis della legge n. 247/2012. I contribuenti che nel periodo d’imposta 2024 hanno dichiarato redditi d’impresa derivanti dall’esercizio in via prevalente di specifiche attività economiche dovranno compilare il modello afferente alla propria attività.
Chi deve presentare il modello ISA
Il modello ISA deve essere presentato da:
- Esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo che svolgono come “attività prevalente” una delle attività per le quali risulta approvato un ISA e che non rientrano in cause di esclusione;
- Contribuenti che esercitano in forma di impresa attività di ingegneria, studi legali, servizi forniti da commercialisti e consulenti del lavoro, studi di architettura e servizi veterinari, anche se rientrano in specifiche cause di esclusione;
- Contribuenti che esercitano due o più attività d’impresa non rientranti nel medesimo ISA, quando i ricavi delle attività non prevalenti superano il 30% del totale;
- Soggetti partecipanti a un gruppo IVA;
- Contribuenti che hanno aderito alla proposta di concordato preventivo biennale (CPB) per i periodi d’imposta 2024 e 2025.
Compilazione con la nuova classificazione ATECO
Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova tabella di classificazione delle attività economiche denominata ATECO 2025, che sostituisce la precedente versione ATECO 2007. La nuova classificazione sarà adottata a partire dal 1° aprile 2025 negli atti e nelle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle Entrate.
Sebbene l’adozione della nuova classificazione non comporti l’obbligo di presentare un’apposita dichiarazione di variazione dati, le modifiche nella struttura dei codici e nei titoli potrebbero richiedere una nuova codifica dell’attività svolta. In questo caso:
- I contribuenti iscritti nel Registro delle Imprese dovranno utilizzare la Comunicazione Unica (ComUnica) messa a disposizione da Unioncamere;
- I contribuenti non iscritti dovranno utilizzare specifici modelli (AA7/10, AA9/12, AA5/6 o ANR/3) a seconda della tipologia di soggetto.
Modalità di compilazione e asseverazione
Per compilare correttamente i modelli ISA, è necessario tenere presente alcune indicazioni fondamentali:
- I dati contabili ed extracontabili vanno comunicati con riferimento all’intera attività esercitata
- Le imprese con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare comunicano i dati tenendo in considerazione la situazione alla data di chiusura del periodo d’imposta
- I dati contabili strutturali vanno comunicati senza considerare variazioni fiscali, mentre quelli nei quadri F o H devono tenere conto delle variazioni fiscali
- I valori delle esistenze iniziali e delle rimanenze finali devono essere indicati nel quadro F, indipendentemente dal regime fiscale adottato
I CAF imprese e i professionisti abilitati possono rilasciare, su richiesta dei contribuenti, l’asseverazione dei dati, che consiste nella verifica della corrispondenza degli elementi contabili ed extracontabili indicati nei modelli ISA con quelli risultanti dalle scritture contabili e da altra idonea documentazione. L’asseverazione non è richiesta per i dati che implicano valutazioni non rilevabili documentalmente.
Applicazione degli ISA e conseguenze dell’omissione
Con l’ausilio del software “Il tuo ISA”, il contribuente può verificare la propria posizione rispetto alle risultanze dell’applicazione degli indici dopo aver acquisito le variabili “precalcolate” tramite i Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e inserito i valori delle variabili contabili ed extracontabili.
In caso di omissione della presentazione del modello ISA o di comunicazione inesatta o incompleta dei dati, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria. Prima della contestazione, l’Agenzia delle Entrate invita il contribuente a eseguire la comunicazione o a correggere gli errori. Nei casi di omissione, l’Agenzia può anche procedere all’accertamento induttivo dei redditi, dell’IRAP e dell’IVA.
In sintesi
IN SINTESI Quali sono le novità introdotte dal provvedimento del 17 marzo 2025? L’Agenzia delle Entrate ha approvato 172 modelli ISA per la dichiarazione dei redditi 2024, estendendo l’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale anche alle società tra professionisti (STP) e alle società tra avvocati. Cosa sono gli ISA e quale funzione svolgono? Gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale sono strumenti di compliance che favoriscono l’emersione delle basi imponibili e la collaborazione tra contribuenti e Pubblica Amministrazione. Valutano la normalità e coerenza della gestione aziendale o professionale, assegnando un punteggio da 1 a 10, con benefici premiali per chi raggiunge livelli elevati. Chi è tenuto a presentare il modello ISA? Devono presentarlo coloro che esercitano attività d’impresa o lavoro autonomo per le quali è previsto un ISA, inclusi studi legali, di ingegneria, commercialisti, architetti e veterinari. Sono inclusi anche soggetti con più attività, partecipanti a un gruppo IVA e aderenti al concordato preventivo biennale. Quali sono le implicazioni della nuova classificazione ATECO 2025? Dal 1° gennaio 2025 entra in vigore la nuova classificazione ATECO 2025, che sostituisce la precedente versione del 2007. Dal 1° aprile 2025 sarà adottata negli atti e dichiarazioni fiscali. Le imprese dovranno aggiornare i codici attività tramite ComUnica o appositi modelli dell’Agenzia. Come si compilano i modelli ISA e quali sono i criteri da seguire? I dati contabili ed extracontabili devono essere comunicati in base all’attività esercitata, con indicazioni specifiche per imprese con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare. I CAF e i professionisti abilitati possono rilasciare l’asseverazione della correttezza dei dati dichiarati. Quali sono le conseguenze della mancata presentazione del modello ISA? L’omissione o l’errata compilazione comporta sanzioni amministrative. L’Agenzia delle Entrate invita il contribuente a correggere eventuali errori prima di applicare la sanzione. Nei casi più gravi, può procedere con l’accertamento induttivo dei redditi, dell’IRAP e dell’IVA. |