L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) per il 2024 sta per chiudere i battenti. Con la scadenza fissata al 31 ottobre, i lavoratori autonomi hanno un’ultima opportunità per accedere a questo fondamentale sostegno economico. Analizziamo gli aspetti di questa misura e le procedure da seguire per non perdere questa chance.
La finestra temporale si sta chiudendo
La data del 31 ottobre 2024 non è solo un termine amministrativo, ma rappresenta un momento decisivo per molti professionisti in difficoltà economica. Questa scadenza è il risultato di una modifica significativa apportata alla misura ISCRO, che ha esteso il periodo di presentazione delle domande rispetto agli anni precedenti.
L’estensione della finestra temporale, che ora va dal 1° agosto al 31 ottobre, offre ai lavoratori autonomi un margine più ampio per valutare la propria situazione finanziaria e preparare la documentazione necessaria. Tuttavia, con l’avvicinarsi della data limite, è fondamentale agire con tempestività per evitare di perdere questa opportunità di sostegno.
Chi può ancora fare domanda
L’ISCRO si rivolge ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, inclusi i partecipanti a studi associati o società semplici. Per essere eleggibili, i richiedenti devono soddisfare diversi criteri:
- Possedere una partita IVA attiva da almeno tre anni;
- Non essere titolari di pensione o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- Non percepire l’assegno di inclusione;
- Aver registrato un reddito inferiore a 12.000 euro nell’anno precedente;
- Dimostrare una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto alla media dei due anni antecedenti.
È fondamentale che i professionisti interessati verifichino attentamente questi requisiti prima di procedere con la domanda.
Procedura dettagliata per la presentazione della domanda
La richiesta per l’ISCRO 2024 deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica. Il processo inizia con l’accesso al portale INPS, utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello 2 o superiore, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Una volta effettuato l’accesso, è necessario navigare nel sito selezionando “Prestazioni e servizi”, poi “Servizi” e infine “ISCRO: Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa”. La compilazione del modulo richiede l’inserimento accurato di tutti i dati richiesti, con particolare attenzione alle informazioni reddituali.
Durante la procedura, il richiedente dovrà confermare di soddisfare tutti i requisiti richiesti e autorizzare l’INPS alla trasmissione dei dati alla piattaforma SIISL. Prima dell’invio definitivo, è importante controllare attentamente tutti i dati inseriti. Una volta completata la procedura, il sistema genererà una ricevuta di presentazione, da conservare per eventuali verifiche future.
In alternativa alla procedura online, è possibile avvalersi dell’assistenza di un patronato o contattare il Contact Center dell’INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile, a pagamento).
L’importo dell’indennità e la durata del beneficio
L’ISCRO 2024 prevede un’indennità mensile che varia da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro. L’importo esatto viene calcolato in base al reddito dichiarato nell’anno precedente la domanda, applicando l’aliquota del 25%. La durata del beneficio è di sei mesi. È importante sottolineare che l’ISCRO può essere richiesta una sola volta nel triennio 2024-2026, a differenza del triennio precedente che prevedeva la possibilità di richiederla più volte.
Obblighi e opportunità per i beneficiari
L’accettazione dell’ISCRO comporta una serie di obblighi e opportunità. I beneficiari sono tenuti a partecipare a iniziative di aggiornamento professionale. Questi corsi, ancora in fase di definizione da parte del Ministero del Lavoro, mirano a potenziare le competenze e favorire il reinserimento nel mercato del lavoro.
L’adesione automatica al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) apre nuove possibilità di networking e ricerca di opportunità lavorative. La sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD) è funzionale a un percorso personalizzato di reinserimento lavorativo.
È fondamentale controllare regolarmente lo stato della propria domanda attraverso il portale INPS, per essere tempestivi in caso di richieste di integrazioni o comunicazioni importanti.
Implicazioni fiscali e previdenziali
L’ISCRO è soggetta a tassazione secondo le normali aliquote IRPEF. Inoltre, il periodo di fruizione dell’indennità è coperto da contribuzione figurativa, che viene accreditata sulla posizione previdenziale del beneficiario.
Conclusione
Con la scadenza del 31 ottobre alle porte, l’ISCRO 2024 si conferma come una misura di sostegno importante per i lavoratori autonomi in difficoltà. La sua evoluzione da misura sperimentale a strutturale dimostra l’impegno delle istituzioni nel supportare una categoria professionale spesso vulnerabile alle fluttuazioni economiche.