Il panorama fiscale italiano si arricchisce di una nuova misura volta a incentivare la crescita degli imprenditori e dei lavoratori autonomi: la flat tax incrementale. Introdotta con il Provvedimento n. 68687 dell’Agenzia delle Entrate, questa agevolazione trova spazio nel nuovo Modello Redditi PF 2024 e offre la possibilità di beneficiare di un’imposizione fiscale ridotta sui redditi incrementali conseguiti nel 2023 rispetto al triennio precedente. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche della flat tax incrementale, i requisiti per accedervi, le modalità di determinazione del reddito incrementale e i vantaggi che può offrire ai contribuenti.
La flat tax incrementale: cos’è e come funziona
La flat tax incrementale è un’agevolazione fiscale che consente ai contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni di applicare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali regionale e comunale, con un’aliquota del 15%, sulla parte di reddito incrementale conseguito nel 2023 rispetto al reddito più elevato dichiarato nel triennio precedente (2020-2022). L’agevolazione si applica entro il limite massimo di 40.000 euro di reddito incrementale.
Per poter beneficiare della flat tax incrementale, i contribuenti devono aver svolto l’attività e conseguito reddito per almeno un intero anno nel triennio 2020-2022. Pertanto, coloro che hanno iniziato l’attività nel 2023 non possono accedere a questa misura. Inoltre, la flat tax incrementale non è compatibile con l’adesione al regime forfetario nell’anno corrente, mentre può essere applicata da coloro che hanno fruito del regime forfetario nel triennio precedente.
La nuova sezione nel Quadro LM del Modello Redditi PF 2024
Il Quadro LM del Modello Redditi PF 2024 presenta una nuova sezione dedicata alla flat tax incrementale. In questa sezione, i contribuenti dovranno indicare:
- Il reddito d’impresa o di lavoro autonomo conseguito nel 2023;
- Il reddito più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022;
- L’incremento reddituale lordo, dato dalla differenza tra il reddito del 2023 e il reddito più elevato del triennio precedente, decurtato del 5%;
- L’imposta sostitutiva dovuta, calcolata applicando l’aliquota del 15% all’incremento reddituale lordo, nei limiti di 40.000 euro.
Determinazione del reddito incrementale
Per determinare il reddito incrementale, i contribuenti devono considerare esclusivamente i redditi relativi alle attività d’impresa e di lavoro autonomo, indicati nei quadri RE, RF, RG, LM e RD (per gli imprenditori agricoli che fruiscono del regime di cui agli articoli 56, comma 5, e 56-bis del TUIR). È importante sottolineare che i redditi negativi sono irrilevanti ai fini del raffronto e della determinazione dell’incremento. Se il parametro di confronto rispetto al reddito del 2023 è negativo, il reddito soggetto alla flat tax incrementale non può eccedere quello dell’anno 2023, sempre nel limite di 40.000 euro.
Caso particolare: impresa familiare o azienda coniugale
Nel caso di svolgimento di attività d’impresa familiare o di azienda coniugale non gestita in forma societaria, l’agevolazione spetta esclusivamente sulla quota di reddito attribuita al titolare. Tuttavia, ai fini della determinazione dell’incremento reddituale, viene considerato l’intero reddito dell’impresa o dell’azienda negli anni oggetto di raffronto. Il titolare dovrà indicare nella sezione dedicata del Quadro LM il reddito dell’intera impresa o azienda nel 2023 e la quota percentuale dell’impresa o dell’azienda posseduta.
Vantaggi della flat tax incrementale
La flat tax incrementale offre diversi vantaggi ai contribuenti che soddisfano i requisiti per accedervi:
- Riduzione dell’onere fiscale: l’applicazione di un’aliquota del 15% sul reddito incrementale, in sostituzione dell’IRPEF e delle relative addizionali, consente di ridurre significativamente il carico fiscale sui redditi incrementali.
- Incentivo alla crescita: la misura incoraggia gli imprenditori e i lavoratori autonomi a incrementare i propri redditi, poiché l’agevolazione premia la crescita reddituale rispetto al triennio precedente.
- Semplificazione: l’applicazione di un’aliquota fissa del 15% semplifica il calcolo dell’imposta dovuta sul reddito incrementale, riducendo la complessità degli adempimenti fiscali.
Esempi pratici
Di seguito si forniscono alcuni esempi pratici.
Esempio #1: Contribuente con reddito incrementale inferiore a 40.000 euro
Si consideri un contribuente che ha conseguito i seguenti redditi d’impresa:
- 2020: 30.000 euro
- 2021: 35.000 euro
- 2022: 32.000 euro
- 2023: 50.000 euro
Il reddito più elevato del triennio precedente è 35.000 euro (2021), che va incrementato del 5%, ottenendo 36.750 euro. L’incremento reddituale lordo è dato da: 50.000 – 36.750 = 13.250 euro. Essendo inferiore a 40.000 euro, l’intero importo di 13.250 euro sarà soggetto all’imposta sostitutiva del 15%, pari a 1.987,50 euro.
Esempio #2: Contribuente con reddito incrementale superiore a 40.000 euro
Si consideri un contribuente che ha conseguito i seguenti redditi di lavoro autonomo:
- 2020: 50.000 euro
- 2021: 55.000 euro
- 2022: 52.000 euro
- 2023: 100.000 euro
Il reddito più elevato del triennio precedente è 55.000 euro (2021), che va incrementato del 5%, ottenendo 57.750 euro. L’incremento reddituale lordo è dato da: 100.000 – 57.750 = 42.250 euro. Essendo superiore a 40.000 euro, solo i primi 40.000 euro saranno soggetti all’imposta sostitutiva del 15%, pari a 6.000 euro. La parte eccedente di 2.250 euro sarà soggetta all’IRPEF ordinaria.
Conclusioni
La flat tax incrementale rappresenta una novità significativa nel panorama fiscale italiano, offrendo un’opportunità di risparmio fiscale per imprenditori e lavoratori autonomi che hanno registrato una crescita del reddito nel 2023 rispetto al triennio precedente. Tuttavia, per poter beneficiare correttamente dell’agevolazione, è fondamentale comprendere appieno i requisiti di accesso, le modalità di calcolo del reddito incrementale e le limitazioni previste.
Si consiglia ai contribuenti interessati di analizzare attentamente la propria situazione reddituale, verificando la sussistenza dei requisiti per accedere alla flat tax incrementale e valutando l’effettiva convenienza dell’agevolazione rispetto al regime fiscale ordinario. In caso di dubbi o per una valutazione più accurata, è sempre opportuno rivolgersi a un professionista del settore, che possa fornire un’assistenza qualificata nella compilazione del Modello Redditi PF 2024 e nella gestione degli adempimenti fiscali connessi.
Domande e risposte
D. La flat tax incrementale si applica anche ai contribuenti che hanno aderito al regime forfetario nel 2023?
R: No, la flat tax incrementale non è compatibile con l’adesione al regime forfetario nell’anno corrente. Tuttavia, coloro che hanno fruito del regime forfetario nel triennio precedente possono accedere all’agevolazione.
D: Come vengono trattati i redditi negativi ai fini della determinazione dell’incremento reddituale?
R: I redditi negativi sono irrilevanti ai fini del raffronto e della determinazione dell’incremento. Se il parametro di confronto rispetto al reddito del 2023 è negativo, il reddito soggetto alla flat tax incrementale non può eccedere quello dell’anno 2023, sempre nel limite di 40.000 euro.
D: In caso di impresa familiare, come viene calcolato il reddito incrementale?
R: Nel caso di impresa familiare, l’agevolazione spetta esclusivamente sulla quota di reddito attribuita al titolare. Tuttavia, ai fini della determinazione dell’incremento reddituale, viene considerato l’intero reddito dell’impresa negli anni oggetto di raffronto. Il titolare dovrà indicare nella sezione dedicata del Quadro LM il reddito dell’intera impresa nel 2023 e la quota percentuale dell’impresa posseduta.
D: È possibile beneficiare della flat tax incrementale se l’attività è stata avviata nel 2023?
R: No, per poter beneficiare della flat tax incrementale è necessario aver svolto l’attività e conseguito reddito per almeno un intero anno nel triennio precedente (2020-2022). I contribuenti che hanno iniziato l’attività nel 2023 non possono accedere all’agevolazione.