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Fisco, giro di vite della Finanza sui contribuenti “inerti”. Attenzione alle lettere di Compliance

3 Marzo, 2024

La lotta all’evasione fiscale è una priorità per il nostro Paese, come testimoniato dagli obiettivi del PNRR che puntano ad una drastica riduzione del tax gap. In quest’ottica si inserisce la recente circolare della Guardia di Finanza che traccia le nuove linee guida per colpire i contribuenti “inerti”, che ignorano le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate senza regolarizzare la propria posizione. L’inadempienza fiscale seriale finisce dunque nel mirino della Finanza, che stringe le maglie su chi non risponde alle lettere di compliance tramite controlli mirati e sanzioni.

Analizziamo dunque in dettaglio le implicazioni del giro di vite su chi ignora ripetutamente le comunicazioni del Fisco.

Focus sui contribuenti che non rispondono alle lettere di compliance

Nella recente circolare 1/2024 il comandante generale della gdf andrea de gennaro ha indicato tra le priorità il monitoraggio degli esiti delle attività di controllo che promuovono l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti.

In particolare, è previsto un giro di vite sui soggetti che non rispondono alle lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate, con cui vengono segnalate irregolarità ed omessi versamenti. Questi contribuenti “inerti” saranno oggetto di verifiche mirate.

Il progetto “inerti” su chi non si mette in regola

Per colpire gli inadempienti, la gdf ha avviato il progetto “inerti”, con controlli sui contribuenti che non hanno regolarizzato la propria posizione dopo le lettere di compliance del 2017-2018 e 2020-2021.

In particolare, l’attenzione è su chi non ha presentato o ha presentato in modo irregolare la dichiarazione iva, nonostante le comunicazioni di ravvedimento del fisco.

Esempi pratici

Ecco alcuni esempi pratici per chiarire l’impatto dell’articolo sulla strategia della Guardia di Finanza verso i contribuenti “inerti”:

Esempio #1

Mario, titolare di una ditta individuale, nella dichiarazione IVA 2018 ha indicato solo operazioni passive per €50.000 di acquisti, omettendo di dichiarare ricavi per €80.000. Nonostante la lettera di compliance dell’Agenzia, Mario non ha regolarizzato la sua posizione. Rischia ora accertamenti e sanzioni da parte della Guardia di Finanza.

Esempio #2

La SRL Rossi nel 2020 ha presentato la dichiarazione IVA compilando solo il quadro VA con €120.000 di acquisti, senza dichiarare ricavi per €200.000. Non ha risposto alla lettera di invito a correggere l’irregolarità. Con il progetto “Inerti” la Finanza potrebbe eseguire un controllo mirato sulla SRL Rossi per omessa dichiarazione.

Esempio #3

Paola, libera professionista, non ha presentato la dichiarazione IVA per il 2021 nonostante la comunicazione dell’Agenzia. Rientra tra i potenziali destinatari di ispezioni della Guardia di Finanza nell’ambito del piano di contrasto agli inadempienti seriali.

Esempio #4

La SNC Verdi ha regolarizzato la propria posizione IVA entro i termini indicati nella lettera di compliance ricevuta dall’Agenzia per irregolarità del 2020. Non rientra tra i contribuenti “inerti” a rischio accertamento.


Domande e Risposte

D: Cosa sono le lettere di compliance?
R: Comunicazioni dell’Agenzia per segnalare irregolarità al contribuente.

D: Chi sono i contribuenti “inerti”?
R: Quelli che non rispondono alle lettere di compliance e non si mettono in regola.

D: Quali rischi corrono?
R: Controlli mirati della Guardia di Finanza per scoraggiare l’inadempienza.

D: Quali irregolarità sono nel mirino?
R: Ad esempio dichiarazioni IVA omesse o irregolari.

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