La riforma dell’IRPEF e dell’IRES, introdotta con la legge delega n. 111/2023, ha portato una novità significativa nel panorama fiscale italiano: la possibilità di affrancare le riserve in sospensione d’imposta attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva al 10%. Questa misura, che è stata accolta con notevole interesse da imprenditori, commercialisti e consulenti fiscali, offre una nuova flessibilità nella gestione delle riserve aziendali, permettendo alle società di distribuire utili ai soci o di destinarli ad altri scopi senza oneri fiscali aggiuntivi. Questo articolo offre una panoramica dettagliata su questa opportunità, spiegando come funziona, quali sono i benefici e quali sono le implicazioni pratiche per le aziende.
Cosa Significa Affrancare le Riserve?
L’affrancamento delle riserve è un processo che trasforma riserve e fondi in sospensione d’imposta in riserve ordinarie di utili o di capitali. Questo processo permette di distribuire tali riserve ai soci o di utilizzarle per altri scopi senza ulteriori oneri fiscali per la società.
Una società ha una riserva in sospensione d’imposta di 100.000 euro al 31/12/2023. Mediante l’affrancamento, la società può decidere di trasformare questa riserva in una riserva ordinaria di utili, distribuendola ai soci o utilizzandola per altri scopi senza ulteriori imposte.
La Normativa e i Suoi Precedenti
La possibilità di affrancamento delle riserve è stata introdotta per la prima volta nel 2004 con la legge n. 311, ma poi è stata utilizzata solo in occasioni specifiche, come durante le rivalutazioni dei beni d’impresa. La novità odierna è che questa facoltà è disponibile senza necessariamente dover effettuare una rivalutazione contestuale.La norma, contenuta nell’art. 14 dello schema di decreto legislativo, riguarda ogni tipo di riserva in sospensione d’imposta, senza apparenti limitazioni, anche se non menziona esplicitamente il capitale sociale. Si presume che questa lacuna sarà chiarita dai decreti attuativi o attraverso interpretazioni.
Requisiti per l’Affrancamento
Le riserve devono essere esistenti nel bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023 e residare “al termine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024”. Questo significa che eventuali variazioni dell’importo della riserva durante l’anno 2024 non influenzano l’accesso all’affrancamento, che può essere anche parziale.
Se una società ha una riserva in sospensione d’imposta di 100.000 euro al 31/12/2023, può decidere di affrancarla tutta o solo una parte, ad esempio 50.000 euro, senza essere influenzata da eventuali variazioni nel corso del 2024.
Calcolo e Pagamento dell’Imposta Sostitutiva
L’imposta sostitutiva sull’affrancamento deve essere liquidata con un’aliquota unica del 10% nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024, quindi nel modello REDDITI 2025.
Se la riserva da affrancare è di 50.000 euro, l’imposta sostitutiva sarà di 5.000 euro (50.000 * 10%).Per le riserve alimentate da rivalutazioni precedenti, la base imponibile è l’importo della riserva iscritto in bilancio al netto dell’imposta sostitutiva già pagata per la rivalutazione.
Considerazioni sul Pagamento in Rate
La norma prevede che il pagamento dell’imposta debba essere effettuato in quattro rate di pari importo, con scadenza nel termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi. Tuttavia, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate in precedenti occasioni, il contribuente può optare per un pagamento unico anticipato, se lo ritiene più conveniente.
Una società potrebbe decidere di pagare l’imposta sostitutiva in un’unica soluzione per evitare di mantenere l’azienda aperta solo per pagare le rate, come nel caso in cui intenda distribuire le riserve affrancate e chiedere la cancellazione al Registro delle imprese.
Conclusioni
L’affrancamento delle riserve con imposta sostitutiva rappresenta una grande opportunità per le società italiane, permettendo una maggiore flessibilità nella gestione delle riserve e una riduzione degli oneri fiscali. È fondamentale che i contribuenti valutino attentamente questa opzione, considerando sia i benefici immediati che quelli a lungo termine, e si adeguino tempestivamente alle nuove disposizioni per sfruttare al meglio questa opportunità.