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La procedura di ammissione di un nuovo socio in un’associazione sportiva dilettantistica

20 Aprile, 2024

L’ammissione di un nuovo socio in un’associazione sportiva dilettantistica (ASD) è un processo fondamentale che richiede il rispetto di specifiche procedure. L’associazione sportiva dilettantistica è una struttura aperta: nuovi soggetti, che condividono gli scopi dell’ente, possono chiedere di diventare associati. Ciò non significa che i soggetti interessati vantino un diritto di entrare a far parte dell’associazione: la proposta di adesione può infatti essere non accettata, ma esclusivamente per motivi non discriminatori.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio i passaggi necessari per garantire un corretto iter di ammissione, analizzando la richiesta di adesione, la delibera del Consiglio Direttivo e la comunicazione della decisione al richiedente. Vedremo inoltre le diverse tipologie di soci presenti in un’ASD e l’importanza di garantire parità di diritti e doveri tra tutti gli associati.

L’inter di ammissione

La procedura prende avvio con:

  • la richiesta di ammissione formulata dal soggetto interessato e indirizzata al Consiglio direttivo (o ad altro organo statutariamente previsto);
  • la delibera in merito del Consiglio direttivo (o di altro organo statutariamente previsto);
  • la comunicazione della decisione al richiedente.

La richiesta di ammissione

Il primo passo per diventare socio di un’ASD è la presentazione di una richiesta di ammissione da parte del soggetto interessato. Tale richiesta deve essere indirizzata al Consiglio Direttivo dell’associazione e deve contenere alcuni elementi essenziali:

  • L’impegno al versamento della quota associativa prevista
  • La dichiarazione di aver preso visione dello Statuto e dell’atto costitutivo dell’ASD
  • Il consenso al trattamento dei dati personali ai fini della normativa sulla privacy
  • L’impegno a collaborare per il raggiungimento degli scopi sociali dell’associazione

È importante che la domanda di ammissione sia compilata in ogni sua parte e firmata dal richiedente (o dal tutore legale in caso di minore). La richiesta di adesione non implica automaticamente l’acquisizione dello status di socio, in quanto spetta al Consiglio Direttivo valutare l’ammissione del richiedente. L‘eventuale rifiuto della domanda deve essere motivato esclusivamente per ragioni non discriminatorie e in linea con quanto previsto dallo Statuto.

La delibera del Consiglio Direttivo

Una volta ricevuta la richiesta di adesione, il Consiglio Direttivo dell’ASD deve riunirsi per valutare l’ammissione del nuovo socio. La decisione viene presa tramite una delibera, che può essere di accettazione o di rifiuto della domanda.In caso di accettazione, il Consiglio Direttivo provvede all‘iscrizione del nuovo socio nel libro soci dell‘associazione. È buona norma verbalizzare la delibera di ammissione, indicando la data della riunione, i presenti e l’esito della votazione. Il verbale deve essere trascritto nell‘apposito libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo.

In caso di rifiuto, invece, è opportuno che lo Statuto dell‘ASD preveda l‘obbligo di fornire una motivazione al richiedente. Tale motivazione deve essere basata su criteri oggettivi e non discriminatori, ad esempio il mancato possesso dei requisiti previsti dallo Statuto o il raggiungimento del numero massimo di soci consentito. Il richiedente può eventualmente presentare ricorso all‘assemblea dei soci, che ha il potere di rivedere la decisione del Consiglio Direttivo.

La comunicazione della decisione

Dopo la delibera del Consiglio Direttivo, l’ammissione o il rifiuto della richiesta di adesione devono essere comunicati al soggetto interessato. Solitamente, la comunicazione avviene in forma scritta, tramite una lettera firmata dal Presidente dell’associazione.

In caso di ammissione, la lettera di comunicazione può contenere anche alcune informazioni pratiche, come le modalità di pagamento della quota associativa e le attività a cui il nuovo socio può partecipare. È importante che la comunicazione sia inviata tempestivamente, in modo da consentire al nuovo socio di iniziare a godere dei diritti e ad adempiere ai doveri previsti dallo Statuto.In caso di rifiuto, la comunicazione deve riportare le motivazioni della decisione, in linea con quanto verbalizzato durante la riunione del Consiglio Direttivo. Il richiedente deve essere informato anche della possibilità di presentare ricorso all’assemblea dei soci, secondo le modalità e i termini previsti dallo Statuto.

Le tipologie di soci

All’interno di un’ASD possono essere presenti diverse tipologie di soci, a seconda del ruolo ricoperto e dell’anzianità di appartenenza all‘associazione. Le principali categorie sono:

  • Soci fondatori: sono coloro che hanno costituito l’associazione e che hanno sottoscritto l’atto costitutivo. Solitamente, i soci fondatori godono di particolari diritti, come quello di veto sulle modifiche statutarie o di nomina di uno o più componenti del Consiglio Direttivo.
  • Soci ordinari: sono i soci che aderiscono all’ASD versando la quota associativa annuale. Rappresentano la categoria più numerosa e partecipano attivamente alla vita associativa, godendo di tutti i diritti e adempiendo a tutti i doveri previsti dallo Statuto.
  • Soci sostenitori: oltre al pagamento della quota associativa, contribuiscono al sostegno economico dell’associazione con ulteriori donazioni. Possono godere di particolari benefici, come l’esenzione dal pagamento di alcune quote o l’accesso a servizi riservati.
  • Soci benemeriti o onorari: vengono nominati dall’assemblea dei soci su proposta del Consiglio Direttivo per particolari meriti acquisiti nei confronti dell’ASD. Solitamente, sono esentati dal pagamento della quota associativa e possono partecipare alle assemblee senza diritto di voto.

Nonostante le differenti qualifiche, è fondamentale che lo Statuto dell‘associazione garantisca parità di diritti e doveri tra tutti gli associati. Non sono ammesse discriminazioni basate sulla categoria di appartenenza e tutti i soci devono poter partecipare democraticamente alla vita associativa, nel rispetto delle prerogative previste dallo Statuto.

La figura del tesserato

Accanto ai soci, all’interno di un’ASD possono essere presenti anche i tesserati. Si tratta di soggetti che instaurano un rapporto con l’associazione al fine di praticare un‘attività sportiva, senza però aderire al sodalizio in qualità di soci.

Il tesseramento avviene tramite l’affiliazione dell‘ASD a una Federazione sportiva o a un Ente di promozione sportiva. Il tesserato acquisisce così uno status riconosciuto nell‘ambito dell’ordinamento sportivo, potendo partecipare a gare e competizioni e godendo delle coperture assicurative previste.A differenza dei soci, i tesserati non hanno diritto di partecipare alle assemblee e di votare per l‘approvazione del bilancio o per la nomina delle cariche sociali. Inoltre, il rapporto tra tesserato e ASD ha solitamente una durata limitata nel tempo (di solito una stagione sportiva), mentre l‘adesione del socio ha carattere permanente, salvo recesso o esclusione.

È possibile che un soggetto sia contemporaneamente socio e tesserato di un’ASD. In tal caso, godrà sia dei diritti associativi che di quelli sportivi, versando sia la quota sociale che quella di tesseramento. Alcune Federazioni richiedono che i tesserati siano necessariamente anche soci dell’associazione affiliata.

Esempi pratici

Vediamo ora alcuni esempi concreti di ammissione di nuovi soci in un’ASD.

Esempio #1

Mario, appassionato di calcio, decide di iscriversi all‘ASD “Atletico Castello“. Compila la domanda di ammissione, allegando copia del documento di identità e versando la quota associativa di 50 euro. Il Consiglio Direttivo si riunisce e delibera l’accettazione della richiesta di Mario, che viene iscritto nel libro soci e riceve una lettera di conferma dal Presidente dell’associazione. Mario diventa così socio ordinario dell‘ASD e può partecipare agli allenamenti e alle partite della squadra.

Esempio # 2

Giulia, 16 anni, vuole entrare a far parte dell’ASD “Volley Futura” per praticare pallavolo. Essendo minorenne, la domanda di ammissione viene firmata anche da un genitore. Il Consiglio Direttivo accetta la richiesta di Giulia, che diventa socia ordinaria dell’associazione e può partecipare agli allenamenti e alle competizioni della sua categoria. Contestualmente, l‘ASD tessera Giulia presso la FIPAV, permettendole di giocare i campionati federali.

Esempio # 3

L’ASD “Tennis Club” decide di nominare socio onorario il Signor Rossi, ex tennista professionista che ha contribuito a promuovere l‘attività dell‘associazione. La proposta viene avanzata dal Consiglio Direttivo e approvata dall’assemblea dei soci. Il Signor Rossi riceve una targa di riconoscimento durante una cerimonia ufficiale e viene esentato dal pagamento della quota associativa. Pur non avendo diritto di voto, può partecipare alle assemblee e alle iniziative del circolo.

Conclusione

In conclusione, l’ammissione di un nuovo socio in un’ASD richiede il rispetto di una procedura ben definita, che parte dalla richiesta di adesione, passa per la delibera del Consiglio Direttivo e si conclude con la comunicazione della decisione al richiedente. È fondamentale che tutto l’iter avvenga nel rispetto dello Statuto dell’associazione e dei principi di democraticità e non discriminazione.

Una corretta gestione delle ammissioni dei soci contribuisce a garantire il buon funzionamento dell‘ASD e il perseguimento degli scopi associativi, favorendo la partecipazione attiva degli associati alla vita del sodalizio. Allo stesso tempo, è importante distinguere la figura del socio da quella del tesserato, riconoscendo le diverse prerogative e i diversi ambiti di appartenenza.Solo attraverso una puntuale applicazione delle norme statutarie e una chiara definizione dei rapporti tra le varie categorie di soggetti coinvolti, l’ASD potrà crescere in modo sano ed equilibrato, valorizzando l’apporto di ciascuno e promuovendo i valori positivi dello sport.


Domande e Risposte

D: Cosa succede se il Consiglio Direttivo rifiuta la richiesta di ammissione di un nuovo socio?
R: In caso di rifiuto della domanda di ammissione, è opportuno che lo Statuto dell’ASD preveda l’obbligo di fornire una motivazione al richiedente. Tale motivazione deve essere basata su criteri oggettivi e non discriminatori, come ad esempio la mancanza dei requisiti previsti dallo Statuto o il raggiungimento del numero massimo di soci consentito. Il richiedente può eventualmente presentare ricorso all‘assemblea dei soci, che ha il potere di rivedere la decisione del Consiglio Direttivo.

D: È possibile ammettere come soci di un’ASD anche persone giuridiche, come altre associazioni o società?
R: Sì, lo Statuto dell‘ASD può prevedere la possibilità di ammettere come soci anche persone giuridiche, purché condividano gli scopi associativi e rispettino gli obblighi previsti per gli associati. In tal caso, la domanda di ammissione dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’ente richiedente e dovrà essere corredata dalla delibera dell‘organo competente che autorizza l’adesione all‘ASD. I diritti e i doveri del socio persona giuridica saranno esercitati dal suo legale rappresentante o da un suo delegato.

D: Cosa succede se un socio non versa la quota associativa annuale?
R: Il mancato pagamento della quota associativa può comportare la decadenza dalla qualità di socio dell’ASD. Solitamente, lo Statuto dell‘associazione prevede un termine entro il quale la quota deve essere versata e disciplina le conseguenze dell‘inadempimento. In caso di morosità prolungata, il Consiglio Direttivo può deliberare l‘esclusione del socio, previa contestazione scritta dell‘addebito e concessione di un termine per presentare eventuali giustificazioni. La decisione di esclusione deve essere comunicata all’interessato e può essere impugnata di fronte all‘assemblea dei soci.

D: Un tesserato di un’ASD deve necessariamente essere anche socio?
R: Non sempre. Mentre alcune Federazioni richiedono che i tesserati siano obbligatoriamente anche soci dell’associazione affiliata, nella maggior parte dei casi è possibile praticare attività sportiva presso un‘ASD essendo solo tesserati, senza aderire al sodalizio in qualità di soci. Ciò è particolarmente frequente per atleti e tecnici che cambiano spesso squadra e che non sono interessati a partecipare alla vita associativa. Naturalmente, i soli tesserati non godono dei diritti riservati ai soci, come quello di partecipare alle assemblee o di candidarsi alle cariche sociali.

D: Quali sono i principali diritti dei soci di un’ASD?
R: I diritti dei soci di un’ASD sono stabiliti dallo Statuto e possono variare da un’associazione all‘altra. In generale, però, i soci hanno diritto a:

  • Partecipare alle assemblee, discutendo e votando sulle questioni all’ordine del giorno
  • Eleggere gli organi sociali e candidarsi alle cariche associative
  • Essere informati sulle attività dell’associazione e controllarne l’andamento
  • Frequentare i locali dell’associazione e partecipare alle iniziative organizzate
  • Usufruire dei servizi e delle attività offerti dall’associazione, pagando le quote stabilite
  • Recedere dall’associazione, dandone comunicazione scritta
  • Impugnare le delibere degli organi sociali contrarie alla legge o allo Statuto

Eventuali diritti ulteriori possono essere previsti dallo Statuto o dal regolamento interno dell’ASD.

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