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La riforma della Riscossione Fiscale, Nuove Regole per Contribuenti e Fisco

8 Luglio, 2024

La riforma del sistema nazionale della riscossione, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri, introduce cambiamenti significativi nel panorama fiscale italiano. Il decreto legislativo approvato il 3 luglio 2024 segna un punto di svolta nella gestione della riscossione fiscale in Italia. L’obiettivo principale è quello di snellire le procedure, ridurre il carico burocratico e migliorare l’efficienza del sistema. Tra le novità più rilevanti troviamo il superamento graduale del ruolo e della cartella di pagamento, l’introduzione del discarico automatico per i crediti non riscossi dopo cinque anni, e una maggiore flessibilità nelle rateizzazioni. Queste misure si inseriscono in un contesto di riorganizzazione complessiva del sistema, che vedrà un nuovo assetto delle Agenzie fiscali.

Questa riforma mira a semplificare e rendere più efficiente il processo di riscossione dei tributi, bilanciando le esigenze dello Stato con quelle dei contribuenti. In questo articolo, esamineremo in dettaglio le principali novità, il loro impatto pratico e le implicazioni per cittadini e imprese.

Il Nuovo Assetto del Sistema Nazionale della Riscossione

Una delle modifiche più sostanziali riguarda l’organizzazione stessa del sistema di riscossione. Il decreto prevede un progressivo trasferimento delle funzioni e delle attività attualmente svolte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione all’Agenzia delle Entrate. Questo cambiamento mira a superare l’attuale separazione tra l’ente titolare della funzione di riscossione e quello che materialmente svolge le attività di riscossione. Questa unificazione dovrebbe portare a una maggiore efficienza operativa e a una semplificazione dei processi. Per i contribuenti, ciò potrebbe tradursi in tempi più rapidi per la gestione delle pratiche e in una comunicazione più diretta con un unico ente di riferimento.

Superamento di Ruolo e Cartella di Pagamento

Il decreto estende l’ambito applicativo dell’accertamento esecutivo a una serie di ulteriori atti emessi dall’Agenzia delle Entrate, come ad esempio:

  • Atti di recupero dei crediti non spettanti utilizzati in compensazione
  • Avvisi di recupero di agevolazioni fiscali indebitamente fruite
  • Atti di irrogazione delle sanzioni
  • Atti e avvisi di rettifica in materia di imposte indirette

Questo cambiamento dovrebbe accelerare i tempi di riscossione e rendere più immediato il processo per il contribuente, eliminando passaggi intermedi che spesso causavano ritardi e confusione.

Il Discarico Automatico

Una delle innovazioni più significative è l’introduzione del discarico automatico per i crediti non riscossi. A partire dal 1° gennaio 2025, le quote affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo saranno automaticamente discaricate.Sono temporaneamente escluse dal discarico automatico le quote per le quali:

  • Al 31 dicembre del quinto anno successivo risulta sospesa la riscossione o pendono procedure esecutive o concorsuali
  • Sono conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
  • Sono intervenute rateizzazioni o dilazioni ancora in essere
  • Si sono verificati l’inadempimento, la revoca o la decadenza dal beneficio
  • È stata disposta la sospensione della riscossione per almeno 18 mesi anche non continuativi

Questa misura mira a “pulire” il cosiddetto magazzino dei crediti non riscossi, che attualmente ammonta a oltre 1.200 miliardi di euro.

Nuove Regole per le Rateizzazioni

Il decreto introduce importanti modifiche alle regole per la rateizzazione dei debiti fiscali. A partire dal 2025:

  • Per debiti superiori a 120.000 euro: fino a un massimo di 120 rate mensili (10 anni), previa documentazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria.
  • Per debiti fino a 120.000 euro:
    • 84 rate (7 anni) per le richieste presentate nel 2025 e 2026
    • 96 rate (8 anni) per quelle del 2027 e 2028
    • 108 rate (9 anni) dal 2029 in poi

La valutazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà sarà effettuata considerando:

  • Per persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati: l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) del nucleo familiare e l’entità del debito.
  • Per altri soggetti: l’indice di liquidità e il rapporto tra debito da rateizzare e valore della produzione.

Cartolarizzazione dei Crediti Non Recuperati

Il decreto introduce la possibilità di cartolarizzare i crediti non recuperati. I crediti discaricati potranno essere ceduti, con trasferimento del rischio, a soggetti privati specializzati, scelti attraverso una gara pubblica. Questa misura mira a recuperare parte dei crediti considerati difficilmente esigibili, sfruttando le competenze e l’organizzazione di operatori specializzati nel recupero crediti.

Impugnabilità del Ruolo e della Cartella

Il decreto estende i casi in cui è possibile impugnare direttamente il ruolo e la cartella di pagamento che si presume invalidamente notificata. Oltre ai casi già previsti, si aggiungono nuove ipotesi, tra cui:

  • Procedure previste dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
  • Operazioni di finanziamento da parte di soggetti autorizzati
  • Casi di responsabilità dell’acquirente in caso di cessione dell’azienda

Questa estensione offre maggiori tutele ai contribuenti, permettendo loro di contestare più facilmente eventuali errori o irregolarità nella notifica degli atti di riscossione.

Conclusione

La riforma del sistema nazionale della riscossione rappresenta un passo importante verso la modernizzazione e l’efficientamento del fisco italiano. Le novità introdotte mirano a semplificare le procedure, ridurre i tempi di riscossione e offrire maggiori tutele e flessibilità ai contribuenti. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipenderà molto dalla loro concreta attuazione e dalla capacità del sistema di adattarsi ai cambiamenti.

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