info@studiopizzano.it

Le Polizze professionali per il bonus Transizione 5.0

27 Settembre, 2024

La Transizione 5.0 rappresenta una svolta significativa nel panorama delle certificazioni e delle responsabilità professionali per i tecnici. Dal 12 settembre, sono entrate in vigore nuove norme che impattano direttamente sulle certificazioni di risparmio ed efficientamento energetico, aprendo la strada a crediti d’imposta per le imprese. Questo cambiamento normativo ha reso necessario un riesame approfondito delle polizze di responsabilità civile professionale.

Il contesto della Transizione 5.0

La Transizione 5.0 rappresenta un’evoluzione significativa nel campo dell’innovazione e della digitalizzazione delle imprese. Per i professionisti tecnici, questo cambiamento comporta nuove responsabilità e rischi, che devono essere adeguatamente coperti dalle polizze assicurative. Il decreto attuativo, entrato in vigore il 12 settembre, ha introdotto nuovi requisiti per le certificazioni di risparmio ed efficientamento energetico, aprendo la strada a potenziali risarcimenti sia per le imprese che per lo Stato.

Elementi chiave delle nuove polizze professionali

La Transizione 5.0 ha portato con sé nuove sfide e responsabilità per i professionisti tecnici, rendendo necessario un attento riesame delle polizze di responsabilità civile professionale. In questo contesto di cambiamento, emergono quattro elementi fondamentali che ogni tecnico deve considerare attentamente nel valutare l’adeguatezza della propria copertura assicurativa. Questi aspetti chiave, che analizzeremo in dettaglio, rappresentano i pilastri su cui si fonda una polizza efficace nell’era della Transizione 5.0, garantendo una protezione completa sia per il professionista che per i suoi clienti e lo Stato. Esaminiamo ora questi elementi cruciali che richiedono un’attenzione particolare durante il “check up” della polizza professionale.

Copertura all-risks

Le nuove polizze di responsabilità civile professionale devono essere strutturate secondo un approccio “all-risks”. Ciò significa che devono coprire tutte le attività professionali, a meno che non siano esplicitamente escluse. È fondamentale, quindi, che i professionisti verifichino attentamente che le perizie, elemento cruciale del loro lavoro, non siano escluse dalla copertura.

Responsabilità solidale

Un aspetto innovativo delle polizze per la Transizione 5.0 è la previsione di una responsabilità condivisa. La polizza deve contemplare la copertura dei casi in cui il professionista è chiamato a rispondere in modo solidale con altre figure coinvolte nel progetto. Questo elemento è particolarmente rilevante considerando la natura interdisciplinare di molti progetti legati alla Transizione 5.0.

Copertura del danno erariale

Una novità significativa è l’inclusione del danno erariale nella copertura assicurativa. Questo tipo di danno si riferisce alle perdite finanziarie subite dallo Stato a causa di errori o omissioni del professionista. La sua inclusione è fondamentale, considerando che il decreto Transizione 5.0 prevede la possibilità di risarcimenti allo Stato in caso di indebita erogazione di bonus.

Massimale adeguato

Il massimale della polizza deve essere calibrato non solo in base al numero e all’importo delle perizie effettuate, ma anche in relazione ai bonus previsti dalla normativa Transizione 5.0. È essenziale che il massimale sia sufficiente a coprire potenziali risarcimenti sia alle imprese che allo Stato, considerando l’entità dei crediti d’imposta in gioco.

Consideriamo il caso di un ingegnere che si occupa di certificazioni per il Superbonus. Se il professionista prevede di effettuare 10 perizie all’anno, ciascuna del valore medio di 500.000 euro, potrebbe essere consigliabile un massimale di almeno 5 milioni di euro. Questo importo tiene conto non solo del valore delle perizie, ma anche dei potenziali risarcimenti in caso di errori che comportino la perdita del bonus per le imprese o danni erariali allo Stato.

Verifica della polizza esistente

Per i professionisti che già dispongono di una polizza RC, è fondamentale effettuare un “check-up” per assicurarsi che sia conforme ai nuovi requisiti. Questo processo dovrebbe includere:

  • Analisi della copertura “all-risks”;
  • Verifica dell’inclusione della responsabilità solidale;
  • Controllo della copertura per danni erariali;
  • Valutazione dell’adeguatezza del massimale.

Differenze tra categorie professionali

È importante notare che le esigenze assicurative possono variare significativamente tra diverse categorie di professionisti. Ad esempio, gli ingegneri e i periti industriali potrebbero necessitare di coperture più ampie rispetto ad altre figure professionali, data la natura più complessa e rischiosa dei loro interventi nell’ambito della Transizione 5.0.

Conclusioni

L’adeguamento delle polizze professionali alle esigenze della Transizione 5.0 rappresenta un passaggio cruciale per i tecnici e i professionisti del settore. Una copertura assicurativa ben strutturata non solo protegge il professionista da potenziali rischi finanziari, ma garantisce anche una maggiore serenità nell’esercizio della propria attività. È fondamentale che ogni professionista si impegni in un’attenta revisione della propria polizza, possibilmente con il supporto di esperti del settore assicurativo, per garantire una copertura completa e adeguata alle nuove sfide poste dalla Transizione 5.0.

Articoli correlati