L’Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento che mira a promuovere l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti in relazione alle dichiarazioni IVA 2022 relativa al periodo di imposta 2021. Questa iniziativa si inserisce nel quadro normativo delineato dalla legge di stabilità 2015 e rappresenta un’importante opportunità per i soggetti passivi IVA di regolarizzare eventuali discrepanze emerse dal confronto tra i dati dichiarati e quelli risultanti dalle fatture elettroniche e dai corrispettivi telematici.
L’articolo esamina in dettaglio le modalità di questa procedura, offrendo una guida pratica sia per i contribuenti meno esperti che per i professionisti del settore.
Il contesto normativo e gli obiettivi dell’iniziativa
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 29534 del 15 luglio 2024 si fonda sull’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015). Questa normativa ha introdotto misure volte a incentivare la compliance fiscale, autorizzando l’Agenzia a mettere a disposizione dei contribuenti e della Guardia di Finanza elementi e informazioni utili per promuovere l’adempimento spontaneo.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è duplice:
- Offrire ai contribuenti la possibilità di correggere errori o omissioni in modo vantaggioso
- Ottimizzare l’attività di controllo dell’amministrazione finanziaria, concentrando le risorse su casi di evasione più significativi
Le anomalie oggetto di segnalazione
Le discrepanze che l’Agenzia delle Entrate può rilevare riguardano principalmente:
- Differenze tra l’imponibile dichiarato per le operazioni attive e quello risultante dalle fatture elettroniche emesse
- Incongruenze nelle operazioni passive soggette a reverse charge
- Disallineamenti tra i corrispettivi dichiarati e quelli trasmessi telematicamente
In particolare, il confronto viene effettuato tra:
- I dati delle fatture elettroniche emesse per cessioni di beni e prestazioni di servizi
- I dati dei corrispettivi giornalieri memorizzati elettronicamente e trasmessi telematicamente
- I dati indicati nella Dichiarazione annuale IVA per il periodo d’imposta 2021
Il processo di comunicazione e le informazioni fornite
L’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione dettagliata al domicilio digitale del contribuente. Questa contiene:
- I dati identificativi del contribuente
- L’anno d’imposta di riferimento (2021)
- Il dettaglio delle anomalie riscontrate
- Le istruzioni per accedere a informazioni più dettagliate
- Le modalità per fornire chiarimenti o regolarizzare la propria posizione
È importante sottolineare che queste comunicazioni non sono atti impositivi, ma strumenti informativi volti a favorire il dialogo tra fisco e contribuente.
Le informazioni dettagliate, consultabili nel “Cassetto fiscale” e nel portale “Fatture e Corrispettivi”, includono:
- Il protocollo e la data di invio della dichiarazione IVA 2021
- I dati dichiarati relativi alle operazioni attive imponibili e alle operazioni passive in regime di reverse charge
- L’importo complessivo delle operazioni IVA trasmesse telematicamente
- L’ammontare delle eventuali differenze riscontrate
- I dati identificativi dei clienti e fornitori coinvolti nelle operazioni anomale
Opzioni a disposizione del contribuente
Il contribuente, una volta ricevuta la comunicazione, ha diverse possibilità:
- Richiedere ulteriori informazioni all’Agenzia delle Entrate
- Fornire chiarimenti e giustificazioni per le anomalie riscontrate
- Procedere alla regolarizzazione tramite ravvedimento operoso
Nel caso in cui il contribuente ritenga che l’anomalia sia frutto di un errore dell’Agenzia, può fornire documentazione a supporto. Ad esempio, potrebbe dimostrare che alcune fatture sono state erroneamente attribuite al periodo d’imposta in esame.
Il ravvedimento operoso: vantaggi e modalità
La soluzione più vantaggiosa per il contribuente è spesso il ravvedimento operoso. Questo istituto permette di sanare le irregolarità pagando sanzioni ridotte, la cui entità dipende dal tempo trascorso dalla violazione.Per usufruire del ravvedimento, il contribuente deve:
- Presentare una dichiarazione integrativa
- Versare l’imposta dovuta
- Pagare gli interessi legali
- Corrispondere le sanzioni in misura ridotta
È importante notare che il ravvedimento può essere effettuato anche se la violazione è già stata constatata o se sono iniziati accessi, ispezioni o verifiche, purché non sia stato notificato un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o di accertamento.
Vantaggi della regolarizzazione spontanea
Aderire a questa procedura offre diversi benefici:
- Evita l’applicazione di sanzioni più severe in caso di successivo accertamento
- Previene l’iscrizione a ruolo e le relative procedure di riscossione coattiva
- Migliora il rapporto con l’amministrazione finanziaria
- Può influire positivamente sul rating di affidabilità fiscale del contribuente
Aspetti pratici e tempistiche
È importante notare che, salvo casi di urgenza, l’invio delle comunicazioni viene sospeso dal 1° agosto al 31 agosto e dal 1° dicembre al 31 dicembre di ogni anno, in conformità con le recenti disposizioni del D.Lgs. 1/2024.
Conclusioni
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale in modo vantaggioso. Sfruttando gli strumenti digitali a disposizione, l’amministrazione finanziaria promuove un approccio collaborativo alla compliance fiscale. È fondamentale che i contribuenti valutino attentamente le comunicazioni ricevute, eventualmente con l’assistenza di professionisti, per decidere la strategia migliore da adottare.