info@studiopizzano.it

Chiama: 0825 1686748

L’impatto della Riforma dello Sport sulla salute e sicurezza nel lavoro sportivo

6 Maggio, 2024

La Riforma dello Sport, introdotta con il D.Lgs. 36/2021, ha portato significativi cambiamenti nel mondo dello sport dilettantistico, in particolare per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro. L’abrogazione dell‘articolo 67, comma 1, lettera m) del Tuir ha aperto la strada all’equiparazione dei collaboratori sportivi ai lavoratori dipendenti, con importanti implicazioni in termini di obblighi prevenzionistici per le associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD/SSD).

Obblighi indelegabili del datore di lavoro

Con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport, il datore di lavoro delle ASD/SSD è tenuto a rispettare due obblighi indelegabili:

  1. Effettuare una valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori nell’ambito dell’organizzazione in cui prestano la loro attività, redigendo il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) entro 90 giorni dall’inizio dell’attività. La mancata elaborazione del DVR è sanzionata con l’arresto da 3 a 6 mesi o un’ammenda da 3.559,6 a 9.112,57 euro.
  2. Designare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi (RSPP), che può essere lo stesso datore di lavoro per i sodalizi fino a 200 dipendenti, un professionista esterno o un collaboratore interno al sodalizio, purché in possesso dei requisiti formativi previsti dall’accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016. La mancata nomina dell’RSPP è soggetta alla medesima sanzione prevista per la mancata elaborazione del DVR.

Il DVR deve contenere una relazione dettagliata di tutti i rischi per la salute e sicurezza legati alle varie mansioni dei lavoratori, le misure di prevenzione e protezione adottate, i programmi di miglioramento dei livelli di sicurezza e le procedure per l’attuazione delle misure di sicurezza. Gli enti sportivi dovranno valutare i rischi legati ai luoghi di lavoro, all‘uso di macchine e attrezzature e alle attività complementari e di supporto all’attività sportiva, come:

  • Rischi da microclima, biologici (spogliatoi) e chimici (piscine) legati ai luoghi di lavoro
  • Rischi connessi all’utilizzo di macchine e attrezzature per lavori di manutenzione
  • Rischi legati alla movimentazione manuale di carichi, alla pulizia e manutenzione dei campi da gioco e dell’impianto sportivo

Rischi sportivi e valutazione nel DVR

Una questione spinosa riguarda la necessità di contemplare nel DVR anche i rischi per la salute e sicurezza connaturali all‘attività sportiva. Sebbene i regolamenti federali già disciplinino la sicurezza delle attività sportive, il D.Lgs. 81/2008 impone la valutazione di “tutti i rischi” e l’adozione di misure necessarie a tutelare l‘integrità psico-fisica del lavoratore. Pur non essendo sanzionabile l‘assenza di una valutazione specifica del rischio sportivo nel DVR, l’organo di vigilanza potrebbe imporre all‘ente sportivo, tramite il provvedimento di disposizione ex articolo 10, D.P.R. 520/1955, l‘adozione di misure prevenzionistiche compatibili con le norme federali.

Obblighi delegabili del datore di lavoro: la sorveglianza sanitaria

Il datore di lavoro, o un suo delegato, dovrà nominare un medico competente nei casi in cui siano presenti dei rischi per i quali il D.Lgs. 81/2008 renda obbligatoria la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, come rischi chimici, da movimentazione manuale di carichi, da utilizzo di videoterminali per più di 20 ore settimanali e/o dallo svolgimento notturno dell’attività lavorativa. Sebbene i contesti sportivo-dilettantistici siano considerati a rischio basso, tale obbligo potrebbe emergere in presenza di:

  • Rischi chimici legati alle attività di pulizia
  • Rischi da movimentazione manuale di carichi
  • Rischi da utilizzo di videoterminali per più di 20 ore settimanali
  • Rischi legati allo svolgimento notturno dell’attività lavorativa

Esempi pratici

  • Una società sportiva dilettantistica che gestisce una piscina dovrà valutare nel DVR i rischi chimici legati all’uso di prodotti per la pulizia e la manutenzione dell’impianto, oltre ai rischi biologici presenti negli spogliatoi. Potrebbe essere necessario nominare un medico competente per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi chimici.
  • Un’associazione sportiva dilettantistica che organizza corsi di fitness dovrà valutare i rischi legati alla movimentazione manuale di carichi, come lo spostamento di attrezzature pesanti, e i rischi da microclima legati all’attività fisica in ambienti chiusi. Potrebbe essere richiesta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori che movimentano carichi pesanti.

Conclusione

La Riforma dello Sport ha introdotto importanti novità in materia di salute e sicurezza sul lavoro per le associazioni e società sportive dilettantistiche. L‘equiparazione dei collaboratori sportivi ai lavoratori dipendenti ha comportato l’estensione degli obblighi prevenzionistici previsti dal D.Lgs. 81/2008, tra cui la redazione del DVR e la nomina del RSPP. Sebbene i rischi connaturali all’attività sportiva siano già disciplinati dai regolamenti federali, gli enti sportivi dovranno adottare misure prevenzionistiche compatibili con tali norme per tutelare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori. La nomina del medico competente potrebbe rendersi necessaria in presenza di rischi specifici che richiedono la sorveglianza sanitaria.


Domande e Risposte

D: Quali sono le principali novità introdotte dalla Riforma dello Sport in materia di salute e sicurezza sul lavoro per le ASD/SSD?
R: La Riforma dello Sport, con l‘abrogazione dell‘articolo 67, comma 1, lettera m) del Tuir, ha equiparato i collaboratori sportivi ai lavoratori dipendenti, estendendo gli obblighi prevenzionistici previsti dal D.Lgs. 81/2008 alle ASD/SSD. Tra questi, i principali sono la redazione del DVR e la nomina del RSPP.

D: Quali sono i principali rischi che le ASD/SSD devono valutare nel DVR?
R: Le ASD/SSD dovranno valutare nel DVR i rischi legati ai luoghi di lavoro (microclima, biologici, chimici), all’uso di macchine e attrezzature per lavori di manutenzione, alla movimentazione manuale di carichi, alla pulizia e manutenzione dei campi da gioco e dell’impianto sportivo. Una questione spinosa riguarda la necessità di contemplare anche i rischi connaturali all’attività sportiva.

D: In quali casi è obbligatorio nominare un medico competente per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori?
R: La nomina del medico competente è obbligatoria in presenza di rischi per i quali il D.Lgs. 81/2008 prevede la sorveglianza sanitaria, come rischi chimici, da movimentazione manuale di carichi, da utilizzo di videoterminali per più di 20 ore settimanali e/o dallo svolgimento notturno dell’attività lavorativa. Sebbene i contesti sportivo-dilettantistici siano considerati a rischio basso, tale obbligo potrebbe emergere in presenza di rischi specifici.

D: Quali sono le sanzioni previste per la mancata elaborazione del DVR e la mancata nomina del RSPP?
R: Sia la mancata elaborazione del DVR che la mancata nomina del RSPP sono sanzionate con l’arresto da 3 a 6 mesi o un’ammenda da 3.559,6 a 9.112,57 euro.

Articoli correlati