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L’importanza della democraticità e della partecipazione attiva alla vita associativa in una ASD

4 Maggio, 2024

Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) sono enti senza scopo di lucro che perseguono finalità sportive, ricreative e sociali. Esse godono di importanti agevolazioni fiscali, come l’esenzione dall‘imposta sul reddito delle società (IRES) e dall‘imposta sul valore aggiunto (IVA), nonché di semplificazioni contabili e amministrative.

Tuttavia, per poter beneficiare di questi vantaggi, le ASD devono rispettare alcuni requisiti fondamentali, tra cui il principio di democraticità e l’effettiva partecipazione dei soci alla vita associativa. L‘assenza di questi elementi può comportare gravi conseguenze in caso di verifiche fiscali, mettendo a rischio la stessa esistenza dell’associazione.

È quindi cruciale che le ASD pongano grande attenzione al rispetto di queste norme e adottino misure preventive per evitare contestazioni da parte degli organi di controllo.

Cosa si intende per democraticità e partecipazione attiva

Il principio di democraticità, sancito dall‘art. 148 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), implica che tutti i soci abbiano pari diritti e doveri e possano partecipare attivamente alle decisioni dell‘associazione. Questo si traduce, ad esempio, nel diritto di voto in assemblea, nell’eleggibilità alle cariche sociali e nell’accesso ai libri sociali.In concreto, lo statuto dell’ASD deve prevedere:

  • L’obbligo di convocare periodicamente l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio e per le decisioni più importanti;
  • Il diritto di ciascun socio di partecipare all’assemblea, di esprimere il proprio voto e di candidarsi alle cariche sociali;
  • La nomina democratica degli organi direttivi (consiglio direttivo, presidente, ecc.) da parte dell’assemblea;
  • Il principio del voto singolo, secondo cui ogni socio ha diritto a un solo voto, indipendentemente dalla quota associativa versata;
  • La libera consultazione dei libri sociali (libro soci, libro verbali assemblee) da parte dei soci.

La partecipazione attiva dei soci alla vita associativa si concretizza invece nella loro presenza alle assemblee, nel pagamento regolare delle quote sociali e nel coinvolgimento nelle attività promosse dall’ASD. Non è sufficiente quindi avere un grande numero di iscritti sulla carta, magari attratti solo dalle agevolazioni fiscali, ma è necessario dimostrare che questi partecipino effettivamente alla vita dell’associazione.Alcuni indicatori di una reale partecipazione dei soci sono:

  • La presenza di un numero significativo di soci alle assemblee, documentata dai fogli firma e dai verbali;
  • Il versamento puntuale delle quote associative da parte dei soci, attestato dalle ricevute di pagamento;
  • L’organizzazione di eventi, gare, corsi e altre iniziative che coinvolgano attivamente i soci;
  • La partecipazione dei soci alle attività di volontariato e di promozione sociale dell’ASD;
  • La consultazione dei libri sociali da parte dei soci, su richiesta degli stessi.

I rischi in caso di verifiche fiscali

Durante una verifica fiscale, gli organi competenti (Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, SIAE) controllano che l’ASD rispetti i requisiti previsti dalla legge per godere delle agevolazioni fiscali, tra cui appunto la democraticità e l’effettiva partecipazione dei soci.L’assenza di questi elementi può far venir meno le agevolazioni fiscali di cui gode l‘associazione e comportare pesanti sanzioni, come:

  • La perdita della qualifica di ente non commerciale e l’obbligo di pagare le imposte arretrate (IRES, IVA, IRAP) maggiorate di interessi e sanzioni;
  • L’indeducibilità dei costi sostenuti dall’ASD e la tassazione integrale dei ricavi;
  • L’obbligo di emettere fattura per tutte le operazioni e di tenere la contabilità ordinaria;
  • L’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie fino a 2.000 euro per ogni violazione;
  • Nei casi più gravi, l’accusa di evasione fiscale e le conseguenze penali per gli amministratori (reclusione da 1 a 6 anni).

Inoltre, la perdita delle agevolazioni fiscali può compromettere la stessa sopravvivenza dell‘ASD, che potrebbe non essere più in grado di sostenere i costi di gestione e di svolgere le proprie attività istituzionali.

Come prevenire contestazioni

Per prevenire contestazioni in caso di verifiche fiscali, le ASD devono adottare alcune misure preventive:

  • Redigere uno statuto conforme alle norme di legge, che preveda espressamente il principio di democraticità e le modalità di partecipazione dei soci alla vita associativa. Lo statuto deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate e rispettato in tutti i suoi punti.
  • Convocare regolarmente le assemblee dei soci, almeno una volta all’anno per l’approvazione del bilancio e ogni volta che sia necessario prendere decisioni importanti. Le assemblee devono essere verbalizzate in modo dettagliato, riportando le presenze, gli argomenti discussi e le delibere assunte.
  • Tenere un registro aggiornato dei soci, con i loro dati anagrafici, la data di iscrizione e le quote versate. Il libro soci deve essere numerato, bollato e vidimato dal notaio o dalla SIAE.
  • Distinguere chiaramente tra soci e semplici tesserati, riservando solo ai primi i diritti previsti dallo statuto. I soci devono essere ammessi con delibera del consiglio direttivo e devono versare una quota associativa annuale, mentre i tesserati possono partecipare solo alle attività sportive.
  • Promuovere attivamente il coinvolgimento dei soci nella vita associativa, organizzando eventi, gare, corsi, riunioni e altre iniziative. È importante documentare la partecipazione dei soci con fogli presenza, foto, video e altri materiali.
  • Conservare tutta la documentazione che attesti la partecipazione dei soci, come verbali delle assemblee, ricevute di pagamento delle quote, fogli presenza agli eventi, convocazioni inviate ai soci, ecc. La documentazione deve essere ordinata cronologicamente e conservata per almeno 10 anni.
  • Evitare di distribuire utili o avanzi di gestione ai soci, anche in forma indiretta, e di destinare il patrimonio dell’ASD a finalità diverse da quelle statutarie. In caso di scioglimento dell’associazione, il patrimonio deve essere devoluto ad altra ASD con finalità analoghe.
  • Prestare attenzione ai rapporti con i fornitori e i collaboratori dell’ASD, evitando operazioni elusive o fittizie. Le prestazioni ricevute devono essere effettive, documentate e congrue rispetto alle attività svolte dall’associazione.

Conclusioni

La democraticità e l’effettiva partecipazione dei soci sono requisiti imprescindibili per una ASD che voglia operare nel rispetto della legge e godere delle agevolazioni fiscali previste.

Trascurare questi aspetti può esporre l’associazione a gravi conseguenze in caso di verifiche fiscali. È quindi fondamentale che le ASD si dotino di uno statuto conforme, tengano una puntuale documentazione e promuovano attivamente il coinvolgimento dei propri soci.

Solo così potranno prevenire contestazioni e garantire la propria continuità nel perseguimento delle finalità sportive e sociali.


Domande e Risposte

D: Cosa succede se durante una verifica fiscale emerge che l’ASD non rispetta i principi di democraticità?

R: L’ASD potrebbe perdere le agevolazioni fiscali di cui gode, essere costretta a pagare le imposte arretrate e subire pesanti sanzioni economiche. Nei casi più gravi, potrebbe anche essere accusata di evasione fiscale.

D: Basta avere tanti soci iscritti per dimostrare l’effettiva partecipazione alla vita associativa?

R: No, non è sufficiente. Bisogna poter dimostrare che i soci partecipano attivamente alle assemblee, alle attività promosse dall’ASD e versano regolarmente le quote sociali. La semplice iscrizione non basta.

D: Quali sono alcuni esempi di documenti che l’ASD deve conservare per attestare la partecipazione dei soci?

R: Verbali delle assemblee, ricevute di pagamento delle quote, fogli presenza agli eventi, convocazioni inviate ai soci, ecc. Più documentazione si ha, meglio è.

D: I semplici tesserati hanno gli stessi diritti dei soci?

R: No, solo i soci godono dei diritti previsti dallo statuto, come il voto in assemblea e l’eleggibilità alle cariche sociali. È importante distinguere chiaramente le due figure.

D: Chi controlla che l’ASD rispetti i requisiti di democraticità e partecipazione?

R: Se ne occupano gli organi preposti alle verifiche fiscali, come l’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza e la SIAE. Ma è consigliabile che anche l’ASD si doti di organi di controllo interno che vigilino sul rispetto di queste norme.

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