Il mondo dello sport italiano sta attraversando una fase di significativa trasformazione normativa, con l’introduzione del Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) sportivo e del relativo Codice di condotta e la nomina del responsabile safeguarding. Questi strumenti, fondamentali per prevenire abusi, violenze e discriminazioni, sono al centro di recenti sviluppi legislativi che ne hanno modificato le tempistiche di attuazione. In particolare, è importante evidenziare che, mentre il MOG e il Codice di condotta sono diventati operativi dal 1° settembre 2024, la nomina del responsabile della sicurezza ha subito una proroga al 31 dicembre 2024.
Il quadro normativo di riferimento
Il MOG sportivo e il Codice di condotta trovano il loro fondamento giuridico nel decreto legislativo 36/2021, una pietra miliare nella riforma del settore sportivo italiano. Questa norma ha introdotto l’obbligo per le associazioni e società sportive di dotarsi di tali strumenti, segnando un punto di svolta nella gestione e nell’organizzazione delle attività sportive in Italia.
Il decreto ha stabilito inizialmente che le organizzazioni sportive dovessero adottare il MOG entro il 1° luglio 2023. Tuttavia, considerando la complessità dell’implementazione, il legislatore ha deciso di posticipare l’entrata in vigore di questi obblighi al 1° luglio 2024.
MOG e Codice di condotta: operativi dal 1° settembre 2024
È fondamentale sottolineare che, a partire dal 1° settembre 2024, il MOG sportivo e il Codice di condotta diventeranno pienamente operativi per tutte le organizzazioni sportive soggette al decreto. Questo significa che, da tale data, le associazioni e società sportive dovranno aver completato l’implementazione di questi strumenti e essere in grado di dimostrarne l’efficacia operativa.
Ad oggi, il panorama dell’implementazione del MOG e del Codice di condotta nel mondo sportivo italiano si presenta estremamente variegato e in continua evoluzione. Le grandi organizzazioni sportive, come le federazioni nazionali e le società professionistiche di alto livello, hanno generalmente fatto progressi significativi nell’adozione e nell’implementazione di questi strumenti.
Le federazioni sportive nazionali, in particolare, hanno svolto un ruolo cruciale in questo processo. Molte di esse hanno sviluppato modelli di MOG e Codici di condotta standardizzati, adattabili alle esigenze specifiche delle singole associazioni affiliate. Questo approccio ha notevolmente facilitato il processo di implementazione, soprattutto per le realtà sportive di dimensioni più ridotte.
Per esempio, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha elaborato un modello di MOG dettagliato, che include linee guida specifiche per la prevenzione di abusi e violenze nel calcio giovanile. Similmente, la Federazione Italiana Nuoto (FIN) ha sviluppato un Codice di condotta che pone particolare enfasi sulla tutela dei minori e sulla creazione di un ambiente sicuro nelle piscine e nei centri sportivi acquatici.
L’operatività del MOG e del Codice di condotta
L’effettiva operatività del MOG e del Codice di condotta varia significativamente tra le diverse realtà sportive. Le organizzazioni di maggiori dimensioni e con maggiori risorse hanno generalmente fatto progressi più rapidi nell’implementazione di questi strumenti.
Per esempio, una grande società di calcio professionistico ha istituito un comitato etico interno, composto da esperti in diritto sportivo, psicologi dello sport e specialisti in tutela dei minori. Questo comitato si riunisce mensilmente per valutare l’efficacia del MOG, analizzare eventuali segnalazioni e proporre miglioramenti alle procedure esistenti. La società ha inoltre sviluppato un’app mobile dedicata, attraverso la quale atleti, staff e genitori possono accedere facilmente al Codice di condotta, segnalare in modo anonimo eventuali violazioni e ricevere aggiornamenti sulle iniziative di prevenzione.
D’altra parte, le associazioni sportive di dimensioni più ridotte hanno incontrato maggiori difficoltà nell’implementazione, principalmente a causa di limiti di risorse e competenze specifiche. Tuttavia, molte di queste realtà stanno facendo sforzi significativi per adeguarsi, spesso collaborando con altre associazioni o cercando supporto dalle federazioni di riferimento.
Un esempio interessante è quello di un consorzio di piccole associazioni sportive dilettantistiche in una provincia del Nord Italia, che ha unito le forze per condividere risorse e competenze nell’implementazione del MOG. Queste associazioni hanno nominato un Responsabile per la prevenzione condiviso, hanno sviluppato procedure comuni e organizzano regolarmente sessioni di formazione congiunte per i loro membri.
Il ruolo chiave del Responsabile per la prevenzione (Safeguarding)
La nomina del Responsabile per la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni (safeguarding) si è rivelata un aspetto cruciale nell’attuazione pratica del MOG e del Codice di condotta. Nelle organizzazioni dove questa figura è già operativa, si osserva un significativo miglioramento nella gestione delle segnalazioni e nella promozione di una cultura della prevenzione.
I Responsabili stanno svolgendo un ruolo attivo nella formazione del personale, nell’aggiornamento continuo delle procedure e nella collaborazione con le autorità competenti. In molti casi, stanno anche lavorando per creare reti di collaborazione con altre organizzazioni sportive, condividendo best practices e affrontando sfide comuni.
Un esempio concreto è quello di una federazione sportiva nazionale che ha istituito un network di Responsabili per la prevenzione, organizzando incontri trimestrali per lo scambio di esperienze e la discussione di casi studio. Questo approccio ha permesso di sviluppare un corpus di conoscenze e pratiche condivise, migliorando l’efficacia complessiva del sistema di prevenzione.
Proroga per la nomina del Responsabile per la prevenzione
In contrasto con la scadenza fissata per il MOG e il Codice di condotta, la nomina del responsabile della prevenzione ha beneficiato di una proroga. Questa decisione riflette la complessità del ruolo e la necessità di garantire che le organizzazioni sportive abbiano il tempo necessario per identificare e nominare professionisti adeguatamente qualificati.
La proroga per la nomina del responsabile della sicurezza offre alle organizzazioni sportive un margine di tempo aggiuntivo per:
- Definire accuratamente il profilo e le competenze richieste per questo ruolo cruciale;
- Condurre processi di selezione approfonditi per identificare i candidati più idonei:
- Garantire che il responsabile nominato abbia il tempo necessario per familiarizzare con il MOG e il Codice di condotta prima della loro piena operatività.
Formazione e sensibilizzazione
Un elemento fondamentale nell’operatività del MOG e del Codice di condotta è la diffusione e la comprensione di questi strumenti tra tutti i membri dell’organizzazione sportiva. Molte associazioni hanno organizzato sessioni informative e di formazione per assicurarsi che atleti, allenatori, dirigenti e personale di supporto siano pienamente consapevoli delle norme di comportamento attese e delle procedure da seguire in caso di violazioni.
Per esempio, una grande società di pallacanestro ha implementato un programma di formazione obbligatorio annuale per tutti i suoi membri, dai giocatori professionisti fino agli allenatori delle squadre giovanili. Questo programma include moduli specifici sul riconoscimento e la prevenzione degli abusi, sulla gestione delle dinamiche di potere nello sport e sulle procedure di segnalazione. La società ha inoltre introdotto un sistema di certificazione interna, che richiede il completamento di questi corsi come prerequisito per il rinnovo dei contratti o delle affiliazioni.
Regime sanzionatorio
La mancata istituzione dei Modelli Organizzativi di Gestione e controllo (MOG) e del Codice di Condotta può comportare una serie di conseguenze significative. Innanzitutto, le ASD e le SSD inadempienti rischiano di incorrere in sanzioni disciplinari, applicate secondo le procedure stabilite dalle Federazioni sportive nazionali ed enti di promozione sportiva di affiliazione.
Alcune Federazioni hanno addirittura previsto che l’adozione di questi documenti sia un requisito imprescindibile per l’affiliazione o la riaffiliazione, come nel caso della Federazione Italiana Golf (FIG) e della Federazione Italiana Baseball Softball (FIBS), che hanno fissato il termine al 1 gennaio 2025. La mancata conformità potrebbe quindi compromettere la possibilità stessa di partecipare alle attività federali.
Sul fronte della responsabilità civile, l’assenza di MOG e Codice di Condotta espone le società a maggiori rischi di dover risarcire danni derivanti da condotte discriminatorie o violente, nonché a possibili contestazioni per non aver predisposto adeguate misure preventive a tutela dei lavoratori, come previsto dall’art. 2087 del Codice Civile. Sebbene non siano previste sanzioni penali dirette, la mancata adozione di questi strumenti potrebbe aggravare la posizione della società in caso di procedimenti penali legati a reati commessi nell’ambito dell’attività sportiva.
Infine, tale omissione potrebbe essere interpretata come una violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza, fondamentali nel contesto sportivo e sanciti dai Regolamenti e Codici di Giustizia dei singoli Enti affilianti. È quindi cruciale per ogni SSD verificare attentamente le disposizioni specifiche del proprio organismo di riferimento per comprendere appieno le potenziali conseguenze di questa mancanza e agire di conseguenza.
Tabella riepilogativa delle scadenze
Di seguito una tabella che riepiloga le principali scadenze relative all’implementazione del MOG sportivo, del Codice di condotta e della nomina del responsabile della sicurezza:
Data | Adempimento | Descrizione |
---|---|---|
31 agosto 2022 | Entrata in vigore del D.Lgs. 36/2021 | Introduzione dell’obbligo di adozione del MOG e del Codice di condotta per le associazioni e società sportive |
1° luglio 2023 | Scadenza originaria (prorogata) | Data inizialmente prevista per l’adozione del MOG e del Codice di condotta |
1° settembre 2024 | Entrata in vigore del MOG e del Codice di condotta | Data in cui il MOG e il Codice di condotta diventano pienamente operativi per tutte le organizzazioni sportive soggette al decreto |
31 dicembre 2024 | Proroga per la nomina del responsabile della sicurezza | Termine prorogato per la nomina del responsabile per la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni |
31 dicembre 2024 | Primo ciclo di revisione e aggiornamento | Scadenza consigliata per il primo ciclo di revisione e aggiornamento del MOG e del Codice di condotta dopo la loro implementazione |
Conclusioni
L’implementazione del MOG sportivo e del Codice di condotta rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di un ambiente sportivo più sicuro, etico e inclusivo in Italia. Nonostante le sfide iniziali, si osservano progressi significativi in molte realtà sportive.
Il successo a lungo termine di questi strumenti dipenderà dalla capacità delle organizzazioni di integrarli pienamente nella loro cultura organizzativa, andando oltre il mero adempimento formale. Sarà fondamentale un impegno continuo nella formazione, nella sensibilizzazione e nel monitoraggio delle procedure adottate.