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Nomina del responsabile Safeguarding: tempistiche, rischi e consigli

13 Settembre, 2024

Sono il presidente di una piccola associazione sportiva dilettantistica e mi trovo in difficoltà con la nomina del responsabile Safeguarding. La scadenza si avvicina e non riesco a trovare una persona adatta per questo ruolo. Cosa rischio se non riesco a nominarlo in tempo o se lo nomino in ritardo? Ci sono delle sanzioni previste?

Gentile Presidente, comprendo la sua preoccupazione riguardo alla nomina del responsabile Safeguarding per la sua associazione sportiva dilettantistica. È una situazione che molte realtà sportive stanno affrontando in questo periodo di transizione. Innanzitutto, vorrei rassicurarla informandola che il termine inizialmente fissato al 1° luglio 2024 è stato prorogato al 31 dicembre 2024 con una recente delibera presidenziale del CONI. Questo vi offre un po’ più di tempo per adempiere a questo importante obbligo. Per quanto riguarda le conseguenze di una mancata o ritardata nomina, è importante essere consapevoli che, sebbene non siano previste sanzioni amministrative o penali specifiche, ci sono diverse implicazioni da considerare. La mancata nomina del responsabile Safeguarding costituisce una violazione degli obblighi normativi e delle prescrizioni del CONI. Il Safeguarding officer federale, una figura istituita proprio per vigilare su questi aspetti, potrebbe segnalare la violazione al Segretario generale e all’ufficio del Procuratore federale. Questa condotta omissiva ha rilevanza disciplinare e potrebbe essere sanzionata dalla giustizia sportiva dell’organismo a cui siete affiliati. Secondo il regolamento del CONI, le violazioni in materia di safeguarding policies, inclusa la mancata nomina del responsabile, costituiscono una violazione dei doveri di lealtà, probità e correttezza. Inoltre, non avere questa figura potrebbe esporre la vostra associazione a rischi reputazionali e legali, soprattutto in caso di eventuali incidenti o controversie legate a abusi, violenze o discriminazioni. In tali situazioni, l’assenza del responsabile Safeguarding potrebbe essere interpretata come una negligenza nell’adozione di misure preventive adeguate. Capisco la difficoltà nel trovare la persona giusta per questo ruolo, ma è fondamentale che la scelta ricada su qualcuno che possa garantire competenza, autonomia e indipendenza. Il mio consiglio è di sfruttare il tempo aggiuntivo concesso dalla proroga per individuare con cura la persona più adatta, magari cercando anche al di fuori della vostra associazione se necessario. Potreste considerare di collaborare con altre associazioni sportive della vostra zona per condividere risorse o esperienze in merito. In conclusione, anche se non ci sono sanzioni dirette, è nel vostro interesse procedere con la nomina entro il nuovo termine per evitare possibili conseguenze disciplinari e tutelare la vostra associazione. Se avete bisogno di ulteriore assistenza o chiarimenti su come procedere, non esitate a chiedere. La tutela dei giovani atleti e l’integrità dello sport sono obiettivi fondamentali che richiedono l’impegno di tutti noi.

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