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Nuove Linee Guida del MIMIT per il Credito d’Imposta su Ricerca e Sviluppo e Innovazione:

8 Luglio, 2024

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha recentemente pubblicato le nuove Linee Guida per il credito d’imposta in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. Questo documento, approvato il 4 luglio 2024, rappresenta un passo importante per le aziende italiane che investono in innovazione. Le Linee Guida forniscono chiarimenti essenziali su come qualificare correttamente le attività che possono beneficiare di questo incentivo fiscale, offrendo alle imprese una maggiore certezza nell’applicazione del credito d’imposta.

Cos’è il Credito d’Imposta per Ricerca, Sviluppo e Innovazione?

Prima di addentrarci nei dettagli delle nuove Linee Guida, è fondamentale comprendere cosa sia il credito d’imposta in questione. Il credito d’imposta è uno strumento fiscale che permette alle aziende di ridurre le imposte da pagare in proporzione agli investimenti effettuati in determinate attività considerate strategiche per lo sviluppo economico del paese.In questo caso specifico, il credito d’imposta mira a incentivare le imprese a investire in:

  1. Ricerca e sviluppo
  2. Innovazione tecnologica
  3. Design e ideazione estetica

Questi investimenti sono considerati cruciali per mantenere le aziende italiane competitive nel mercato globale, stimolando la creazione di nuovi prodotti, servizi e processi produttivi più efficienti.

Le Nuove Linee Guida: Struttura e Contenuti Principali

Le Linee Guida si compongono di 44 pagine e sono suddivise in quattro sezioni principali:

  1. Attività di Ricerca e Sviluppo (dal 2020 in poi)
  2. Credito d’Imposta per Ricerca e Sviluppo (periodo 2015-2019)
  3. Innovazione Tecnologica
  4. Design e Ideazione Estetica

1. Attività di Ricerca e Sviluppo

Questa sezione si concentra sulle attività di ricerca e sviluppo a partire dal 2020. Le Linee Guida adottano i cinque criteri identificativi del “Manuale di Frascati”, un documento internazionalmente riconosciuto che definisce gli standard per la misurazione delle attività di ricerca e sviluppo. I criteri sono:

  • Novità
  • Creatività
  • Incertezza
  • Sistematicità
  • Trasferibilità/Riproducibilità

Esempio pratico: Un’azienda farmaceutica che sta sviluppando un nuovo farmaco per il trattamento di una malattia rara. Questo progetto soddisfa tutti i criteri: è nuovo (non esiste ancora un trattamento efficace), creativo (richiede soluzioni innovative), incerto (non si sa se funzionerà), sistematico (segue un protocollo di ricerca rigoroso) e i risultati saranno trasferibili (potranno essere utilizzati per sviluppare altri farmaci).

2. Credito d’Imposta per Ricerca e Sviluppo (2015-2019)

Questa sezione riguarda il periodo precedente e conferma che i principi del Manuale di Frascati si applicano anche a questo periodo. Ciò è particolarmente rilevante per le aziende che potrebbero voler usufruire della sanatoria prevista per questo periodo, la cui domanda dovrà essere presentata entro il 31 ottobre 2024.Esempio pratico: Un’azienda di elettronica che nel 2017 ha investito nello sviluppo di un nuovo chip più efficiente energeticamente. Anche se l’investimento è stato fatto prima del 2020, l’azienda può ancora richiedere il credito d’imposta se dimostra che il progetto soddisfaceva i criteri del Manuale di Frascati.

3. Innovazione Tecnologica

Questa sezione si basa sui quattro requisiti del “Manuale di Oslo”, un altro documento di riferimento internazionale. I requisiti sono:

  • Conoscenza
  • Novità
  • Implementazione e uso effettivo
  • Creazione di valore

Le Linee Guida specificano che l’innovazione deve essere “tecnologica”, distinguendola da altre forme di rinnovamento aziendale come il marketing o le strategie finanziarie.Esempio pratico: Un’azienda manifatturiera che implementa un sistema di intelligenza artificiale per ottimizzare la sua catena di produzione. Questo progetto soddisfa tutti i requisiti: si basa su nuove conoscenze tecnologiche, è nuovo per l’azienda, viene effettivamente implementato e crea valore migliorando l’efficienza produttiva.

4. Design e Ideazione Estetica

Questa sezione si concentra sulle attività di design e ideazione estetica, limitandosi alla fase pre-competitiva. Le attività ammissibili si articolano in quattro fasi:

  1. Ideazione
  2. Progettazione
  3. Materializzazione
  4. Preserie/Marketing e distribuzione

Esempio pratico: Un’azienda di moda che sviluppa una nuova collezione di abbigliamento sostenibile. L’azienda può richiedere il credito d’imposta per le fasi di ideazione (concept della collezione), progettazione (disegni tecnici), materializzazione (creazione dei prototipi) e preserie (produzione di un numero limitato di capi per test di mercato).

L’Importanza delle Nuove Linee Guida

Queste Linee Guida sono fondamentali per diversi motivi:

  • Chiarezza: Forniscono alle aziende una guida chiara su quali attività possono essere considerate per il credito d’imposta.
  • Uniformità: Garantiscono un’applicazione uniforme dei criteri da parte dei valutatori che certificano i crediti d’imposta.
  • Allineamento internazionale: Adottando i criteri dei Manuali di Frascati e Oslo, le Linee Guida allineano l’Italia agli standard internazionali.
  • Flessibilità: Le Linee Guida non sono definitive e saranno aggiornate periodicamente per adattarsi ai cambiamenti normativi e alle nuove interpretazioni.

Come Funziona il Processo di Certificazione

A partire dall’8 luglio 2024, i certificatori potranno inviare le certificazioni richieste dalle imprese attraverso una piattaforma dedicata. Questo processo è cruciale per le aziende che vogliono beneficiare del credito d’imposta.Il MIMIT esaminerà le certificazioni per verificarne la correttezza formale e sostanziale. In caso di dubbi, il Ministero potrà richiedere ulteriore documentazione entro 90 giorni dalla ricezione della certificazione.

Conclusioni

Le nuove Linee Guida rappresentano un passo importante verso una maggiore chiarezza e certezza nell’applicazione del credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione. Per le aziende italiane, questo significa avere uno strumento più preciso per pianificare i propri investimenti in innovazione, sapendo con maggiore sicurezza quali attività potranno beneficiare dell’incentivo fiscale.Tuttavia, data la complessità della materia, è consigliabile per le aziende consultare esperti fiscali o consulenti specializzati per assicurarsi di sfruttare al meglio questa opportunità, massimizzando i benefici e minimizzando i rischi di errori interpretativi.

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