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Nuovo OIC 34: La contabilizzazione dei ricavi e la sua distinzione dai lavori in corso su ordinazione

1 Agosto, 2024

Nel panorama contabile italiano, l’introduzione del principio OIC 34 segna un punto di svolta significativo nella gestione e rappresentazione dei ricavi aziendali. Questo nuovo standard, che entrerà in vigore a partire dai bilanci 2024, si propone di armonizzare le pratiche nazionali con gli standard internazionali, offrendo una guida dettagliata per la rilevazione, la valutazione e la presentazione dei ricavi in bilancio. I

n questo articolo, esploreremo in profondità le novità introdotte dall’OIC 34, analizzando il suo ambito di applicazione, le sue implicazioni pratiche e, in particolare, la cruciale distinzione tra ricavi ordinari e lavori in corso su ordinazione. Attraverso un‘analisi approfondita e esempi concreti, forniremo una guida completa sia per i professionisti del settore che per chi si avvicina per la prima volta a queste tematiche contabili.

Il nuovo principio OIC 34: una rivoluzione nella contabilità dei ricavi

L’OIC 34 rappresenta un cambiamento paradigmatico nel modo in cui le aziende italiane dovranno contabilizzare i propri ricavi. Questo nuovo principio si distingue per la sua ampia portata e per l’approccio sistematico alla rilevazione dei ricavi, indipendentemente dalla loro classificazione nel conto economico.

Una delle novità più significative riguarda l’inclusione nell‘ambito di applicazione non solo dei ricavi tipici dell’attività caratteristica dell’impresa (classificati nella voce A.1 del conto economico), ma anche di quelli derivanti da attività accessorie (classificati nella voce A.5). Questa estensione rappresenta un cambiamento importante rispetto alle bozze iniziali del principio e riflette la volontà di fornire un quadro più completo e coerente della performance aziendale.

Per comprendere meglio l’impatto di questa novità, consideriamo il caso di un’azienda di software che, oltre allo sviluppo e alla vendita di programmi (attività principale), offre anche servizi di formazione e consulenza IT (attività accessorie). Con l’OIC 34, entrambe queste fonti di ricavo saranno soggette alle stesse regole di rilevazione e valutazione, garantendo una rappresentazione contabile più uniforme e trasparente.

Ambito di applicazione e esclusioni: un’analisi dettagliata

Mentre l’OIC 34 si applica a un vasto spettro di transazioni che generano ricavi, è fondamentale comprendere le specifiche esclusioni previste dal principio. In particolare:

  • Lavori in corso su ordinazione: Questi continuano a essere disciplinati dal principio OIC 23. La distinzione è cruciale e merita un’attenzione particolare, che approfondiremo in seguito.
  • Cessioni di azienda: Data la loro natura specifica e le implicazioni legali e fiscali, queste operazioni sono trattate separatamente.
  • Fitti attivi e ristorni: Questi tipi di ricavi seguono regole contabili specifiche e non rientrano nell’ambito dell’OIC 34.
  • Transazioni senza finalità di compravendita: Un esempio interessante è lo scambio di beni simili per ragioni logistiche, come nel caso di un’azienda agricola che scambia grano tra magazzini in diverse località per ottimizzare i costi di trasporto. Queste operazioni, pur comportando uno scambio di beni, non generano ricavi ai sensi dell’OIC 34 e vengono trattate in continuità di valori.

La sottile linea di demarcazione tra ricavi e lavori in corso

Uno degli aspetti più delicati e complessi nell’applicazione dell‘OIC 34 riguarda la distinzione tra ricavi ordinari e lavori in corso su ordinazione. Questa differenziazione non è sempre immediata, soprattutto quando si tratta di servizi come la progettazione o la consulenza.

Il criterio chiave per operare questa distinzione è il grado di personalizzazione del bene o servizio offerto. Mentre i ricavi ordinari derivano generalmente da prodotti o servizi standardizzati, i lavori in corso su ordinazione si caratterizzano per un elevato livello di customizzazione in base alle esigenze specifiche del cliente.Per illustrare questa distinzione, consideriamo due scenari nel settore della consulenza IT:

  1. Scenario A – Ricavi ordinari (OIC 34):
    Un’azienda di consulenza IT offre pacchetti di servizi predefiniti per l’implementazione di sistemi di gestione delle risorse umane. Questi pacchetti, pur essendo di alta qualità, seguono un modello standardizzato e possono essere applicati a diverse realtà aziendali con minime modifiche. In questo caso, i ricavi generati rientreranno nell’ambito dell’OIC 34 e saranno classificati nella voce A.1 del conto economi
  2. Scenario B – Lavori in corso su ordinazione (OIC 23):
    La stessa azienda viene incaricata di sviluppare un sistema di gestione delle risorse umane completamente nuovo e su misura per una grande multinazionale con esigenze molto specifiche. Il progetto richiederà diversi anni di lavoro, una stretta collaborazione con il cliente e la creazione di soluzioni uniche. Questo tipo di attività rientrerà nella categoria dei lavori in corso su ordinazione, sarà disciplinata dall’OIC 23 e influenzerà la voce A.3 del conto economi

La corretta classificazione ha implicazioni significative non solo per la contabilizzazione dei ricavi, ma anche per la loro presentazione nel conto economico e per la valutazione complessiva della performance aziendale.

Conclusioni

L’introduzione dell’OIC 34 rappresenta un passo significativo verso una maggiore chiarezza e uniformità nella contabilizzazione dei ricavi nel contesto italiano. La sua ampia portata e l’approccio dettagliato offrono un quadro più completo e coerente della performance aziendale.Tuttavia, la distinzione tra ricavi ordinari e lavori in corso su ordinazione rimane un aspetto critico che richiede un‘attenta valutazione caso per caso. I professionisti del settore dovranno affinare la loro capacità di analisi per applicare correttamente i principi contabili appropriati.

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