Organizzare lotterie, tombole e pesche di beneficenza in una Associazione Sportiva https://www.studiopizzano.it/organizzare-lotterie-tombole-e-pesche-di-beneficenza-in-una-associazione-sportiva/ |
L'organizzazione di manifestazioni di sorte locali come lotterie, tombole, riffe o banchi di beneficenza è regolamentata in modo preciso dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430. Questo decreto definisce le caratteristiche di ciascuna tipologia di evento e stabilisce gli adempimenti necessari per poterli realizzare in conformità alla legge.
Innanzitutto, è importante sottolineare che queste manifestazioni possono essere promosse esclusivamente da:
Tali manifestazioni devono essere effettuate nell'ambito di eventi locali organizzati dagli stessi enti promotori.
Il decreto fornisce una definizione precisa per ciascuna tipologia di manifestazione:Lotterie: si tratta di manifestazioni che prevedono la vendita di biglietti staccati da registri a matrice, i quali partecipano ad uno o più premi secondo l'ordine di estrazione. I biglietti:
Tombole: sono manifestazioni effettuate tramite cartelle portanti una data quantità di numeri, da 1 a 90, con premi assegnati alle cartelle nelle quali, all'estrazione dei numeri, per prime si sono verificate le combinazioni stabilite.
Pesche o banchi di beneficenza: sono manifestazioni di sorte poste in essere con vendita di biglietti, le quali, per la loro organizzazione, non si prestano per l'emissione di biglietti a matrice. Una parte dei biglietti è abbinata ai premi in palio.
Per poter organizzare queste manifestazioni, i rappresentanti legali degli enti promotori devono effettuare un'apposita comunicazione:
Alla comunicazione vanno allegati, a seconda della tipologia:
Prima dell'estrazione delle lotterie e tombole, l'ente organizzatore deve ritirare tutti i biglietti/cartelle invenduti e verificare la corrispondenza tra registri e fatture d'acquisto. I biglietti/cartelle non riconsegnati vanno dichiarati nulli agli effetti del gioco.
Dal punto di vista fiscale, l'IVA relativa all'acquisto di beni e servizi per organizzare queste manifestazioni è totalmente indetraibile. Le somme pagate dai partecipanti sono escluse da IVA.
Se le manifestazioni sono organizzate in via occasionale, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione, i relativi proventi e costi sostenuti sono irrilevanti ai fini delle imposte sui redditi (IRES), a condizione che le offerte di beni ai sovventori siano di modico valore.
I premi erogati sono soggetti ad una ritenuta a titolo d'imposta del 10% da versare entro il 16 del mese successivo con il modello F24. Fanno eccezione le tombole effettuate da associazioni e circoli per i propri soci.
In sintesi, organizzare lotterie, tombole e pesche richiede il rispetto di precise regole e adempimenti burocratici, ma consente agli enti non profit di raccogliere fondi in modo legale per finanziare le proprie attività istituzionali. È fondamentale però attenersi scrupolosamente alle disposizioni normative per non incorrere in sanzioni.
Organizzare manifestazioni di sorte locale come lotterie, tombole e pesche è un'opportunità per gli enti non profit di autofinanziarsi in modo legale e coinvolgere il pubblico. Tuttavia non si può improvvisare: è indispensabile conoscere e rispettare la normativa che regola in modo ferreo questi eventi.
In particolare, solo determinati soggetti come ONLUS, associazioni, comitati, partiti e movimenti politici possono promuoverli, mentre sono vietati ai privati con fini di lucro. Ci sono poi limiti ben precisi all'ammontare di biglietti che si possono emettere e al valore dei premi, che non possono mai essere in denaro o titoli.
Fondamentale è la comunicazione preventiva ad AAMS, Prefettura e Comune, da fare almeno 30 giorni prima allegando la documentazione richiesta. Infine, anche se i proventi sono in genere detassati, i premi sono soggetti ad una ritenuta del 10% da versare con F24.
Insomma, con un po' di attenzione burocratica, lotterie & co. possono essere un valido strumento di raccolta fondi per il non profit. L'importante è gestirle in modo trasparente e coerente con le proprie finalità sociali, così da riscuotere la fiducia dei donatori.
D: Un'associazione può fare una lotteria per finanziare le proprie attività ordinarie?
R: Sì, le lotterie possono essere organizzate dagli enti non profit per far fronte alle proprie esigenze finanziarie, a condizione di rispettare i limiti e gli adempimenti previsti dalla legge.
D: Si possono mettere in palio premi in denaro nelle pesche di beneficenza?
R: No, i premi delle lotterie, tombole e pesche possono consistere solo in beni mobili o servizi, mentre sono espressamente esclusi denaro contante, titoli, valori bancari, carte di credito e metalli preziosi.
D: Quanto tempo prima bisogna inviare la comunicazione per una tombola?
R: La comunicazione per lotterie, tombole e pesche va inviata almeno 30 giorni prima dell'evento sia all'AAMS per avere il nulla osta, sia al Prefetto e al Sindaco.
D: Una parrocchia deve pagare la ritenuta del 10% sui premi di una lotteria?
R: Sì, i premi delle lotterie sono sempre soggetti alla ritenuta del 10% a titolo d'imposta, da versare entro il 16 del mese successivo con F24, indipendentemente dal soggetto organizzatore.
D: I proventi di una sottoscrizione a premi abbinata ad una campagna sociale sono tassati?
R: Se la sottoscrizione è occasionale e i premi sono di modico valore, i relativi proventi non concorrono a formare il reddito imponibile dell'ente non profit che la organizza.
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Studio Pizzano - Dottore Commercialista Commercialista e revisore legale |