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Organizzare lotterie, tombole e pesche di beneficenza in una Associazione Sportiva

19 Aprile, 2024

L’organizzazione di manifestazioni di sorte locali come lotterie, tombole, riffe o banchi di beneficenza è regolamentata in modo preciso dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430. Questo decreto definisce le caratteristiche di ciascuna tipologia di evento e stabilisce gli adempimenti necessari per poterli realizzare in conformità alla legge.

Chi può organizzare lotterie, tombole e pesche di beneficenza

Innanzitutto, è importante sottolineare che queste manifestazioni possono essere promosse esclusivamente da:

  • enti morali, associazioni e comitati senza fine di lucro aventi scopi assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) di cui all’articolo 10 del D.Lgs 4 dicembre 1997, n. 460, se necessarie per far fronte alle loro esigenze finanziarie
  • partiti o movimenti politici di cui alla legge 2 gennaio 1997, n. 2
  • ambito familiare e privato, se organizzate per fini prettamente ludici

Tali manifestazioni devono essere effettuate nell’ambito di eventi locali organizzati dagli stessi enti promotori.

Definizione e limiti per lotterie, tombole e pesche

Il decreto fornisce una definizione precisa per ciascuna tipologia di manifestazione:Lotterie: si tratta di manifestazioni che prevedono la vendita di biglietti staccati da registri a matrice, i quali partecipano ad uno o più premi secondo l’ordine di estrazione. I biglietti:

  • possono essere venduti solo sul territorio provinciale dove si svolge l’evento
  • il loro costo complessivo non può superare i 51.645,69 euro
  • i premi possono consistere solo in servizi e beni mobili (sono esclusi denaro, titoli, valori bancari, carte di credito, metalli preziosi)

Tombole: sono manifestazioni effettuate tramite cartelle portanti una data quantità di numeri, da 1 a 90, con premi assegnati alle cartelle nelle quali, all’estrazione dei numeri, per prime si sono verificate le combinazioni stabilite.

  • I premi posti in palio non devono superare complessivamente la somma di 12.911,42 euro
  • Non c’è un limite al numero di cartelle che si possono emettere

Pesche o banchi di beneficenza: sono manifestazioni di sorte poste in essere con vendita di biglietti, le quali, per la loro organizzazione, non si prestano per l’emissione di biglietti a matrice. Una parte dei biglietti è abbinata ai premi in palio.

  • La vendita dei biglietti è limitata al territorio del Comune dove si effettua la manifestazione
  • Il ricavato non deve superare i 51.645,69 euro
  • I premi possono consistere in beni mobili o servizi (esclusi denaro, titoli, valori bancari, carte di credito, metalli preziosi)

Adempimenti e comunicazioni necessarie

Per poter organizzare queste manifestazioni, i rappresentanti legali degli enti promotori devono effettuare un’apposita comunicazione:

  1. Almeno 30 giorni prima dell’estrazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), ai sensi dell’art. 39 comma 13-quinquies della L. 326/2003, per ottenere il nulla osta. Decorsi 30 giorni senza risposta, il nulla osta si intende rilasciato.
  2. Successivamente all’invio ad AAMS, ma sempre almeno 30 giorni prima dell’evento, analoga comunicazione va inviata al Prefetto competente e al Sindaco del Comune in cui è effettuata l’estrazione.

Alla comunicazione vanno allegati, a seconda della tipologia:

  • Per le lotterie: il regolamento con quantità/natura dei premi, quantità/prezzo dei biglietti, luogo di esposizione dei premi
  • Per le tombole: il regolamento con specificazione dei premi e prezzo delle cartelle; la documentazione comprovante il versamento della cauzione in misura pari al valore dei premi
  • Per le pesche: il numero e prezzo dei biglietti emessi

Prima dell’estrazione delle lotterie e tombole, l’ente organizzatore deve ritirare tutti i biglietti/cartelle invenduti e verificare la corrispondenza tra registri e fatture d’acquisto. I biglietti/cartelle non riconsegnati vanno dichiarati nulli agli effetti del gioco.

Aspetti fiscali: IVA, imposte sui redditi, tassazione premi

Dal punto di vista fiscale, l’IVA relativa all’acquisto di beni e servizi per organizzare queste manifestazioni è totalmente indetraibile. Le somme pagate dai partecipanti sono escluse da IVA.

Se le manifestazioni sono organizzate in via occasionale, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione, i relativi proventi e costi sostenuti sono irrilevanti ai fini delle imposte sui redditi (IRES), a condizione che le offerte di beni ai sovventori siano di modico valore.

I premi erogati sono soggetti ad una ritenuta a titolo d’imposta del 10% da versare entro il 16 del mese successivo con il modello F24. Fanno eccezione le tombole effettuate da associazioni e circoli per i propri soci.

In sintesi, organizzare lotterie, tombole e pesche richiede il rispetto di precise regole e adempimenti burocratici, ma consente agli enti non profit di raccogliere fondi in modo legale per finanziare le proprie attività istituzionali. È fondamentale però attenersi scrupolosamente alle disposizioni normative per non incorrere in sanzioni.

Esempi pratici

  1. Un’associazione culturale vuole organizzare una lotteria per finanziare un progetto di restauro. Può farlo a condizione di: vendere i biglietti solo nella propria provincia, non superare i 51.645 euro di incasso, mettere in palio solo premi in beni e servizi. Deve comunicarlo ad AAMS, Prefettura e Comune almeno 30 giorni prima, allegando il regolamento.
  2. Una parrocchia intende fare una pesca di beneficenza per la festa del santo patrono. Può venderla i biglietti nel territorio comunale, incassando al massimo 51.645 euro e usando come premi solo beni. Deve inviare la comunicazione con il numero e prezzo dei biglietti.
  3. Un circolo ricreativo organizza delle tombole per i soci. Non deve chiedere autorizzazioni ma i premi non possono superare i 12.911 euro. Non deve applicare la ritenuta del 10% sulle vincite.
  4. Un comitato di volontariato vuole abbinare una sottoscrizione a premi ad una campagna di sensibilizzazione. Se i premi sono di modico valore, i proventi non sono tassati. Va comunque fatta la comunicazione e vanno seguite le regole per le lotterie.

Conclusione

Organizzare manifestazioni di sorte locale come lotterie, tombole e pesche è un’opportunità per gli enti non profit di autofinanziarsi in modo legale e coinvolgere il pubblico. Tuttavia non si può improvvisare: è indispensabile conoscere e rispettare la normativa che regola in modo ferreo questi eventi.

In particolare, solo determinati soggetti come ONLUS, associazioni, comitati, partiti e movimenti politici possono promuoverli, mentre sono vietati ai privati con fini di lucro. Ci sono poi limiti ben precisi all’ammontare di biglietti che si possono emettere e al valore dei premi, che non possono mai essere in denaro o titoli.

Fondamentale è la comunicazione preventiva ad AAMS, Prefettura e Comune, da fare almeno 30 giorni prima allegando la documentazione richiesta. Infine, anche se i proventi sono in genere detassati, i premi sono soggetti ad una ritenuta del 10% da versare con F24.

Insomma, con un po’ di attenzione burocratica, lotterie & co. possono essere un valido strumento di raccolta fondi per il non profit. L’importante è gestirle in modo trasparente e coerente con le proprie finalità sociali, così da riscuotere la fiducia dei donatori.


Domande e Risposte

D: Un’associazione può fare una lotteria per finanziare le proprie attività ordinarie?
R: Sì, le lotterie possono essere organizzate dagli enti non profit per far fronte alle proprie esigenze finanziarie, a condizione di rispettare i limiti e gli adempimenti previsti dalla legge.

D: Si possono mettere in palio premi in denaro nelle pesche di beneficenza?
R: No, i premi delle lotterie, tombole e pesche possono consistere solo in beni mobili o servizi, mentre sono espressamente esclusi denaro contante, titoli, valori bancari, carte di credito e metalli preziosi.

D: Quanto tempo prima bisogna inviare la comunicazione per una tombola?
R: La comunicazione per lotterie, tombole e pesche va inviata almeno 30 giorni prima dell’evento sia all’AAMS per avere il nulla osta, sia al Prefetto e al Sindaco.

D: Una parrocchia deve pagare la ritenuta del 10% sui premi di una lotteria?
R: Sì, i premi delle lotterie sono sempre soggetti alla ritenuta del 10% a titolo d’imposta, da versare entro il 16 del mese successivo con F24, indipendentemente dal soggetto organizzatore.

D: I proventi di una sottoscrizione a premi abbinata ad una campagna sociale sono tassati?
R: Se la sottoscrizione è occasionale e i premi sono di modico valore, i relativi proventi non concorrono a formare il reddito imponibile dell’ente non profit che la organizza.

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