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Patente a punti per la sicurezza sul lavoro: una svolta per la prevenzione degli infortuni nei cantieri

6 Marzo, 2024

A partire dal 1° ottobre 2024, entrerà in vigore un nuovo sistema di qualificazione per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Si tratta della cosiddetta “patente a punti per la sicurezza sul lavoro”, introdotta dal decreto PNRR (D.L. n. 19/2024) con l’obiettivo di promuovere una maggiore responsabilità e consapevolezza nella gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La patente a punti: come funziona

La patente a punti sarà rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) in formato digitale, a seguito dell’iscrizione dell’azienda o del lavoratore autonomo alla Camera di commercio e della verifica di specifici requisiti. Tra questi, si annoverano l’adempimento degli obblighi formativi previsti dall’art. 37 del Testo Unico sulla sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008), il possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC), del documento di valutazione dei rischi (DVR) e del documento unico di regolarità fiscale (DURF).

La patente avrà inizialmente un punteggio base di 30 crediti, che potrà subire decurtazioni in caso di violazioni accertate e provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti dell’impresa o del lavoratore autonomo. Le decurtazioni varieranno in base alla gravità dell’infrazione:

  • 20 crediti in caso di incidente mortale;
  • 15 crediti per infortuni che determinano un’inabilità permanente al lavoro (assoluta o parziale);
  • 10 crediti per infortuni con inabilità temporanea assoluta superiore a 40 giorni.

Qualora il punteggio scenda al di sotto dei 15 crediti, le imprese e i lavoratori autonomi non potranno più operare nei cantieri temporanei o mobili, fatta eccezione per il completamento delle attività già in corso al momento dell’ultima decurtazione. Inoltre, l’attività svolta senza patente o con un punteggio inferiore a 15 crediti comporterà una sanzione amministrativa da 6.000 a 12.000 euro, non soggetta alla procedura di diffida, e l’esclusione per sei mesi dalla partecipazione ai lavori pubblici.

Sospensione cautelare e reintegrazione dei crediti

Nei casi più gravi, come infortuni mortali o con inabilità permanente, l’INL potrà disporre la sospensione cautelare della patente fino a dodici mesi, al fine di effettuare ulteriori accertamenti e verifiche. Tuttavia, il decreto prevede anche un meccanismo di reintegrazione dei crediti, volto a premiare le imprese e i lavoratori autonomi che investono nella formazione e nel miglioramento delle condizioni di sicurezza. Frequentando corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sarà possibile riacquistare fino a 5 crediti per ciascun corso, con un limite massimo di 15 crediti recuperabili.

Requisiti, soggetti esonerati e adempimenti

Per ottenere la patente, le imprese e i lavoratori autonomi dovranno soddisfare una serie di requisiti, dimostrando la propria affidabilità e competenza in materia di sicurezza. Oltre a quelli già menzionati (iscrizione alla Camera di commercio, adempimento degli obblighi formativi, possesso di DURC, DVR e DURF), potranno essere richiesti ulteriori elementi, che saranno specificati in un prossimo decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Saranno esonerati dal possesso della patente i soggetti in possesso dell’attestato di qualificazione SOA (Società Organismi di Attestazione), che certifica la capacità tecnica e finanziaria delle imprese che intendono partecipare agli appalti pubblici. Tuttavia, anche per questi soggetti, il decreto introduce nuovi adempimenti: i committenti e i responsabili dei lavori dovranno verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, esecutrici e dei lavoratori autonomi, richiedere dichiarazioni sull’organico medio annuo e sul contratto collettivo applicato, nonché verificare il possesso della patente o dell’attestato SOA.

Lista di conformità e vantaggi per le aziende virtuose

Al fine di promuovere l’eccellenza e la cultura della sicurezza, il decreto prevede l’istituzione di una “lista di conformità”, in cui saranno inserite le aziende che, su base volontaria, si sottopongono a specifici controlli da parte degli organi di vigilanza, dimostrando di rispettare elevati standard di sicurezza. L’iscrizione alla lista, che avrà validità biennale, garantirà alcuni vantaggi, come l’esenzione da ulteriori controlli per un periodo di due anni, fatti salvi i casi di gravi violazioni o infortuni.

L’inserimento nella lista di conformità rappresenta un’opportunità per le aziende virtuose di distinguersi sul mercato, migliorando la propria reputazione e competitività. Inoltre, l’adesione volontaria a questo sistema di controlli periodici contribuirà a diffondere una cultura della prevenzione e della sicurezza, stimolando un circolo virtuoso di buone pratiche e continuo miglioramento.

Casi di esempio

Di seguito di forniscono alcuni esempi pratici

Caso #1

L’impresa edile “Costruzioni Sicure Srl” ottiene la patente a punti con il punteggio base di 30 crediti. Durante un controllo, l’INL riscontra una grave violazione delle norme di sicurezza, che comporta la decurtazione di 15 crediti. L’impresa, ora con 15 crediti, decide di frequentare due corsi di formazione, recuperando 10 crediti e portando il totale a 25. Successivamente, l’azienda si iscrive alla lista di conformità, sottoponendosi a controlli volontari e dimostrando di rispettare elevati standard di sicurezza, garantendosi così l’esenzione da ulteriori ispezioni per i prossimi due anni.

Caso #2

Il lavoratore autonomo “Mario Rossi” possiede la patente a punti con 20 crediti. Durante un’attività di manutenzione in un cantiere, si verifica un infortunio che causa un’inabilità temporanea assoluta di 45 giorni a un suo collaboratore. A seguito delle indagini, l’INL accerta una violazione delle norme di sicurezza e decurta 10 crediti dalla patente di Mario Rossi, portandola a 10 crediti. Non potendo più operare nei cantieri, Mario Rossi decide di frequentare un corso di formazione per recuperare 5 crediti, raggiungendo così il limite minimo di 15 crediti. Tuttavia, l’esperienza lo spinge a rivedere le proprie procedure di lavoro e a investire ulteriormente nella formazione e nella prevenzione degli infortuni.

Caso #3

L’impresa “Innovativi Cantieri SpA”, in possesso dell’attestato SOA, decide di aderire volontariamente alla lista di conformità per dimostrare il proprio impegno nella sicurezza sul lavoro. Sottoposta a controlli periodici da parte degli organi di vigilanza, l’azienda dimostra di rispettare elevati standard di sicurezza, ottenendo l’esenzione da ulteriori ispezioni per i successivi due anni. Grazie a questa scelta, “Innovativi Cantieri SpA” migliora la propria reputazione nel settore e acquisisce un vantaggio competitivo nelle gare d’appalto, diventando un punto di riferimento per le buone pratiche nella gestione della sicurezza nei cantieri.


Domande e risposte

D: Quali sono i principali obiettivi della patente a punti per la sicurezza sul lavoro?
R: La patente a punti mira a promuovere una maggiore responsabilità e consapevolezza nella gestione della sicurezza nei cantieri, incentivando le buone pratiche, sanzionando le violazioni e, in ultima analisi, riducendo gli infortuni e migliorando le condizioni di lavoro.

D: Come viene determinato il punteggio della patente e quali sono le conseguenze delle decurtazioni?
R:  La patente viene rilasciata con un punteggio base di 30 crediti, che può subire decurtazioni in caso di violazioni accertate, variabili in base alla gravità dell’infrazione (da 10 a 20 crediti). Se il punteggio scende sotto i 15 crediti, le imprese e i lavoratori autonomi non potranno più operare nei cantieri, salvo il completamento delle attività in corso.

D: Quali sono i requisiti per ottenere la patente?
R:  I requisiti includono l’iscrizione alla Camera di commercio, l’adempimento degli obblighi formativi previsti dal Testo Unico sulla sicurezza, il possesso del DURC, del DVR e del DURF. Ulteriori requisiti potranno essere specificati in un prossimo decreto ministeriale.

D: È possibile recuperare i crediti persi? In che modo?
R:  Sì, è possibile recuperare fino a un massimo di 15 crediti frequentando corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con un limite di 5 crediti per ciascun corso.

D: Cosa comporta l’iscrizione alla lista di conformità e quali sono i vantaggi per le aziende?
R: L’iscrizione alla lista di conformità, su base volontaria, comporta il sottoporsi a controlli periodici da parte degli organi di vigilanza per dimostrare il rispetto di elevati standard di sicurezza. Le aziende iscritte saranno esentate da ulteriori controlli per due anni e potranno migliorare la propria reputazione e competitività sul mercato.

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