La rendicontazione ESG (Environmental, Social, Governance) non è più una questione lasciata alla discrezione delle imprese, ma diventa un obbligo normativo strutturato e rigoroso grazie al Decreto Legislativo n. 125/2024. Questo provvedimento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le aziende devono presentare le informazioni di sostenibilità, introducendo standard uniformi e imponendo trasparenza e verificabilità. L’obiettivo principale è garantire che i dati ESG siano chiari, accessibili e comparabili, fornendo un quadro completo delle performance aziendali in ambito ambientale, sociale e di governance.
L’Integrazione nella Relazione Sulla Gestione
Una delle principali novità introdotte dal Decreto riguarda l’obbligo di includere le informazioni ESG direttamente nella relazione sulla gestione, eliminando la possibilità di utilizzare report separati. Questo cambiamento risponde alla necessità di offrire una visione integrata della performance aziendale, combinando i dati finanziari con quelli non finanziari. Tale disposizione, prevista anche dalla direttiva europea 2022/2464, si propone di migliorare la coerenza e la qualità delle informazioni fornite, rendendole più utili per gli investitori e gli altri stakeholder.
Le imprese sono quindi chiamate a un esercizio di trasparenza senza precedenti, che implica l’adozione di un linguaggio chiaro e accessibile anche per chi non ha competenze tecniche. L’obiettivo è rendere comprensibile e disponibile a tutti i portatori di interesse il modo in cui le imprese affrontano le sfide legate alla sostenibilità.
Struttura Standardizzata Secondo gli ESRS
Il Decreto Legislativo stabilisce che la rendicontazione ESG debba seguire gli standard europei ESRS (European Sustainability Reporting Standards). Questi standard definiscono criteri precisi per la suddivisione delle informazioni in sezioni tematiche: dati generali, aspetti ambientali, sociali e di governance. La struttura standardizzata consente di confrontare le performance delle diverse aziende e facilita il monitoraggio dei progressi nel tempo.
Un aspetto centrale del nuovo approccio è l’obbligo di riferire in modo dettagliato sugli impatti ambientali delle attività aziendali, inclusi il consumo di risorse naturali, le emissioni di gas serra e l’adesione agli obiettivi climatici fissati dall’Accordo di Parigi. Le informazioni sociali e di governance, invece, devono includere dati su diversità, inclusione, condizioni lavorative e politiche retributive.
Incorporation by Reference
Una caratteristica innovativa del nuovo sistema è la possibilità di utilizzare il principio di “incorporation by reference”, che consente di richiamare documenti già pubblicati, purché siano facilmente accessibili e coerenti con i requisiti di trasparenza e verificabilità. Questo approccio mira a ridurre la duplicazione delle informazioni e a semplificare il processo di rendicontazione, senza sacrificare la qualità dei dati forniti.
Formato Digitale e Verificabilità
Un altro punto focale del Decreto è l’obbligo di pubblicare la rendicontazione ESG in formato digitale. Ciò consente un’analisi automatizzata dei dati e facilita la trasparenza del processo. Inoltre, ogni dato riportato deve essere accompagnato da una marcatura elettronica che ne garantisca l’identificabilità e la verificabilità. Questo sistema di marcatura digitale rappresenta un passo avanti nella lotta contro la manipolazione dei dati e rafforza la fiducia degli stakeholder.
Per garantire la completezza e la correttezza delle informazioni, è prevista una verifica obbligatoria da parte di revisori esterni indipendenti. Questo controllo mira a evitare errori e omissioni, assicurando che i dati pubblicati siano affidabili e conformi agli standard richiesti.
Impatti sulle Imprese
Il nuovo quadro normativo rappresenta una sfida significativa per le aziende, che dovranno investire risorse e competenze per adeguarsi ai nuovi requisiti. Tuttavia, questi cambiamenti offrono anche un’opportunità per migliorare la trasparenza e rafforzare la fiducia degli investitori e degli altri stakeholder.
In particolare, le imprese dovranno adottare processi interni più rigorosi per raccogliere e analizzare i dati ESG, sviluppando competenze specifiche e coinvolgendo tutte le funzioni aziendali. L’implementazione di sistemi di gestione avanzati e la collaborazione con esperti esterni saranno fondamentali per garantire il rispetto delle nuove disposizioni.
Conclusione
Il Decreto Legislativo n. 125/2024 segna un importante passo avanti nella regolamentazione della rendicontazione ESG, introducendo standard uniformi e requisiti stringenti. Questo nuovo approccio mira a migliorare la qualità e la trasparenza delle informazioni fornite dalle aziende, promuovendo una gestione più responsabile e sostenibile delle attività economiche.