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Riapertura Rottamazione quater: nuova opportunità per i decaduti nel Milleproroghe 2025

17 Febbraio, 2025

Il decreto Milleproroghe 2025 introduce una significativa novità per i contribuenti che hanno perso il beneficio della rottamazione quater. Coloro che non sono riusciti a rispettare le scadenze di pagamento entro il 31 dicembre 2024 avranno la possibilità di presentare nuovamente domanda per rientrare nel piano di definizione agevolata. Tuttavia, per poter usufruire di questa opportunità, sarà necessario rispettare precise condizioni e tempistiche, con la domanda da inoltrare entro il 30 aprile 2025.

Questa misura mira a fornire un aiuto concreto a quei contribuenti che, pur avendo manifestato la volontà di regolarizzare la loro posizione fiscale, si sono trovati in difficoltà nell’adempimento degli obblighi previsti.

La riapertura della rottamazione quater

La possibilità di riaprire la rottamazione quater è stata introdotta da un emendamento al decreto Milleproroghe 2025, già approvato dal Senato e in attesa della conferma definitiva alla Camera. L’intento del provvedimento è quello di offrire un’ulteriore opportunità ai contribuenti decaduti dalla definizione agevolata a causa di difficoltà economiche o ritardi nei pagamenti.

Questa misura è frutto della consapevolezza delle problematiche economiche e finanziarie che molti cittadini e imprese hanno affrontato negli ultimi anni, con particolare riferimento alle difficoltà derivanti dall’instabilità economica e dalle incertezze post-pandemia. Il provvedimento intende garantire una seconda possibilità per sanare i debiti fiscali senza incorrere in sanzioni e interessi di mora più elevati.

Chi può presentare domanda

Potranno beneficiare della riapertura solamente i contribuenti decaduti dalla rottamazione quater per mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate entro il 31 dicembre 2024.

Per accedere nuovamente alla definizione agevolata, sarà necessario presentare una nuova domanda all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) entro il 30 aprile 2025. Sarà quindi fondamentale compilare correttamente la modulistica che verrà messa a disposizione dall’AdER, indicando chiaramente l’intenzione di aderire alla nuova fase della rottamazione.

Non sarà sufficiente riprendere i versamenti sospesi, ma si dovrà avviare ex novo la richiesta di adesione. A seguito della presentazione della domanda, l’AdER fornirà un piano aggiornato di pagamento, specificando gli importi e le scadenze.

Le nuove scadenze di pagamento

L’emendamento al Milleproroghe 2025 stabilisce un calendario rivisto per il pagamento delle somme dovute, con nuove scadenze specifiche. Ecco il dettaglio:

  • 30 giugno 2025: l’AdER comunicherà agli aderenti gli importi esatti da versare;
  • 31 luglio 2025: termine ultimo per il pagamento della prima rata o dell’intero importo in un’unica soluzione;
  • 30 novembre 2025: seconda rata;
  • dal 2026 al 2027, le rate successive dovranno essere versate entro le seguenti date:
    • 28 febbraio,
    • 31 maggio,
    • 31 luglio,
    • 30 novembre.

Sui debiti rateizzati verranno applicati interessi agevolati del 2%, a partire dal 1° novembre 2023. Questo tasso risulta nettamente inferiore rispetto a quello previsto per i piani di riscossione ordinaria, costituendo un ulteriore vantaggio per chi aderisce alla rottamazione.

Modalità di pagamento e vantaggi

I contribuenti avranno la possibilità di scegliere tra due opzioni:

  1. Pagamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025, per chi desidera chiudere il debito in un’unica operazione;
  2. Rateizzazione fino a un massimo di 10 rate, con scadenze distribuite nel biennio 2026-2027.

L’adesione alla rottamazione permette di evitare sanzioni aggiuntive e interessi di mora più elevati, che in caso di riscossione coattiva sarebbero decisamente più onerosi. Questo consente di ridurre significativamente il costo complessivo del debito e di dilazionare il pagamento in modo più gestibile.

Chi resta escluso dalla riapertura

Non tutti i contribuenti potranno accedere alla riapertura della rottamazione quater. In particolare, coloro che non avranno versato la settima rata entro il 28 febbraio 2025 rimarranno esclusi dalla possibilità di riammissione.

Questo significa che chi è in regola con i versamenti fino a quella data avrà l’obbligo di continuare a rispettare il piano di pagamento originale, senza poter usufruire della riapertura. Per questi contribuenti non sono previste ulteriori tutele o forme di flessibilità nei pagamenti.

In sintesi

IN SINTESI


Qual è la novità introdotta dal decreto Milleproroghe 2025? Il decreto Milleproroghe 2025 introduce la possibilità per i contribuenti decaduti dal beneficio della “rottamazione quater” di presentare una nuova domanda per riaccedere al piano di definizione agevolata, a condizione che rispettino tempistiche specifiche e inviino la richiesta entro il 30 aprile 2025.


Qual è l’obiettivo del provvedimento?
La misura mira a sostenere i contribuenti che, pur avendo espresso la volontà di regolarizzare la propria posizione fiscale, non sono riusciti a rispettare le scadenze di pagamento fissate al 31 dicembre 2024. L’intento è offrire una seconda opportunità, soprattutto a causa di difficoltà economiche diffuse negli ultimi anni.


Chi può presentare domanda e come procedere? Possono aderire alla riapertura i contribuenti che sono stati esclusi dalla “rottamazione quater” per mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate entro il 31 dicembre 2024. Per accedere, è necessario presentare una nuova domanda all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) entro il 30 aprile 2025, attraverso una modulistica apposita. Non basterà riprendere i vecchi pagamenti; sarà necessario ottenere un nuovo piano di pagamento aggiornato dall’AdER.


Quali sono le scadenze per il pagamento? Le nuove scadenze prevedono:

  • Comunicazione degli importi dovuti da parte dell’AdER entro il 30 giugno 2025.
  • Pagamento della prima rata o dell’intero importo entro il 31 luglio 2025.
  • Seconda rata entro il 30 novembre 2025.
  • Dal 2026 al 2027, le rate rimanenti dovranno essere versate in quattro scadenze annuali: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

Quali vantaggi offre la definizione agevolata? La riapertura prevede un interesse agevolato del 2%, inferiore rispetto ai normali piani di riscossione. I contribuenti possono optare per il pagamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o per una rateizzazione fino a 10 rate, dilazionate fino al 2027. In questo modo si evitano sanzioni aggiuntive e interessi di mora elevati, tipici della riscossione ordinaria.


Chi è escluso? Restano esclusi dalla riapertura i contribuenti che non avranno pagato la settima rata entro il termine perentorio del 28 febbraio 2025. Questi dovranno continuare a rispettare il piano originale, senza possibilità di usufruire della nuova finestra di adesione.

 

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