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Riduzione contributiva del 50% per i nuovi artigiani e commercianti: vantaggi, regole e prospettive

23 Gennaio, 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una rilevante opportunità per chi decide di avviare una nuova attività artigianale o commerciale: versare solo la metà dei contributi previdenziali durante i primi tre anni di lavoro. Questa riduzione del 50% è stata concepita per favorire l’avvio di impresa, offrendo un immediato alleggerimento dei costi. Allo stesso tempo, è cruciale valutare con attenzione gli effetti a lungo termine sulla futura pensione, poiché il montante contributivo risulterà proporzionalmente ridotto. Nel prosieguo dell’articolo esamineremo dettagliatamente i requisiti per ottenere l’agevolazione, le modalità di richiesta e gli aspetti da considerare, facendo riferimento alle normative di riferimento e illustrando le implicazioni che tale misura comporta.

Chi può ottenere l’agevolazione

L’incentivo è riservato a individui che, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, si iscrivono per la prima volta alle gestioni INPS dedicate ad artigiani o commercianti. Rientrano in questa platea anche i familiari collaboratori e i soci di società che intraprendono l’attività nello stesso arco temporale, purché non siano mai stati iscritti in precedenza alla medesima gestione.

È inclusa la possibilità di cumulare l’agevolazione con il regime forfetario, a condizione che non si opti per la consueta riduzione del 35%. Resta pertanto escluso chi ha già beneficiato di iscrizioni passate, chi risulta iscritto a Casse di previdenza differenti o alla Gestione Separata e chi ha scelto la riduzione forfetaria del 35%.

Durata e decorrenza del beneficio

L’abbattimento della metà dei contributi previdenziali opera per 36 mesi continuativi, a partire dal momento in cui viene avviata l’attività o dal primo giorno di ingresso nella società, sempre nel periodo indicato dal legislatore.

Questa formula interessa sia la quota fissa sia quella calcolata sulla base percentuale del reddito, permettendo di contenere le uscite nei cruciali anni iniziali di lavoro autonomo.

Come funziona la riduzione e quali sono i possibili effetti

Il versamento richiesto dall’INPS risulta dimezzato per tutta la durata dei primi tre anni, offrendo un alleggerimento tangibile sul bilancio aziendale. È importante però considerare che la minore contribuzione versata potrebbe, in alcuni casi, ripercuotersi sui futuri diritti pensionistici, soprattutto se la somma corrisposta risultasse troppo bassa rispetto al minimale.

Per mantenere una corretta posizione assicurativa, occorre valutare con cura l’ipotesi di versare eventualmente contributi integrativi, così da evitare riduzioni nei periodi accreditati o nelle prestazioni pensionistiche.

Esempio pratico

Immaginiamo un giovane artigiano che apre la sua bottega nel luglio 2025 e, in base a un calcolo forfettario, dovrebbe pagare 300 euro al mese di contributi. Grazie alla riduzione del 50%, la sua spesa mensile scende a 150 euro per i primi tre anni di attività.

Questo meccanismo di risparmio gli consente di impiegare le risorse risparmiate per l’acquisto di macchinari, l’ottimizzazione del sito web o altre voci fondamentali per far crescere l’impresa. Allo stesso tempo, deve ricordare che una simile scelta influisce sul totale dei versamenti ai fini pensionistici.

Come richiedere l’agevolazione

Per accedere al beneficio, gli interessati devono inviare una richiesta telematica all’INPS, secondo le indicazioni che verranno pubblicate in un’apposita circolare. Si ipotizza che la procedura di domanda richieda l’inserimento dei dati anagrafici, dell’inizio effettivo dell’attività e di eventuali altre informazioni anagrafiche o fiscali necessarie per attestare la prima iscrizione.

Una volta riconosciuta, la riduzione si applica automaticamente alle rate contributive dell’anno in corso e di quelli successivi, fino allo scadere dei 36 mesi previsti.

Possibili alternative e compatibilità

Prima di usufruire dell’incentivo del 50%, è utile valutare altre agevolazioni esistenti. I contribuenti in regime forfetario che preferiscono mantenere la tradizionale riduzione del 35% potrebbero trovare più vantaggioso questo meccanismo se, per esempio, intendono utilizzare una diversa strategia per i propri versamenti previdenziali.

Le due misure non si possono cumulare, pertanto è opportuno scegliere con attenzione quale trattare come più adatta al proprio scenario finanziario e ai propri obiettivi di lungo termine. L’agevolazione rientra, inoltre, nel regime “de minimis” e potrebbe, in taluni casi, richiedere la verifica di compatibilità con altre forme di aiuto pubblico.

In pillole

In pillole
Opportunità Versare solo il 50% dei contributi previdenziali nei primi 3 anni per nuove attività artigianali o commerciali.
Beneficiari
  • Persone che si iscrivono per la prima volta alle gestioni INPS tra il 01/01/2025 e il 31/12/2025.
  • Include familiari collaboratori e soci, esclusi coloro che hanno avuto un precedente rapporto con queste gestioni.
Durata 36 mesi, a partire dall’avvio dell’attività o dall’ingresso nella società.
Modalità di riduzione Riduzione del 50% su quota fissa e percentuale del reddito.
Effetti futuri Possibile riduzione dei diritti pensionistici, possibilità di versare contributi integrativi.
Procedura di richiesta Invio telematico di una richiesta all’INPS, con dettagli da pubblicare in circolare.
Alternative e compatibilità
  • Non cumulabile con la riduzione forfetaria del 35%.
  • Necessità di valutare compatibilità con altre agevolazioni e aiuti pubblici.

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