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Riforma delle detrazioni fiscali per figli a carico: limite fissato a 30 anni d’età

17 Ottobre, 2024

Il sistema fiscale italiano si appresta a subire una significativa trasformazione a partire dal 2025, con l’introduzione di nuove regole riguardanti le detrazioni fiscali per i figli a carico. Questa riforma, annunciata dal Viceministro dell’Economia Maurizio Leo durante una conferenza stampa dedicata alla presentazione della Manovra finanziaria per il 2025, segna un importante cambiamento nella politica di sostegno alle famiglie italiane.

Il nuovo limite di età per le detrazioni

La novità più rilevante riguarda l’introduzione di un limite anagrafico per l’accesso alla detrazione. Dal 2025, il bonus fiscale di 950 euro sarà applicabile esclusivamente per i figli di età non superiore ai 30 anni. Questa decisione rappresenta una svolta significativa rispetto al sistema attuale, che non prevede limiti di età per l‘erogazione del beneficio.

È importante sottolineare che il nuovo regolamento mantiene inalterato il meccanismo di “staffetta” con l’assegno unico. La detrazione fiscale continuerà quindi ad essere applicabile a partire dai 21 anni di età del figlio, estendendosi fino al compimento del trentesimo anno. Questa struttura mira a garantire una copertura continua di sostegno economico alle famiglie, integrando l’assegno unico con le detrazioni fiscali in una fascia d’età considerata cruciale per lo sviluppo e l’indipendenza dei giovani adulti.

Criteri reddituali invariati

Un aspetto fondamentale da considerare è che la detrazione rimane soggetta a criteri reddituali. Attualmente, si considerano fiscalmente a carico i figli con un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, soglia che sale a 4.000 euro per i giovani fino a 24 anni. Questi parametri economici restano invariati nella nuova formulazione.

Tutela speciale per i figli con disabilità

La riforma prevede un’importante eccezione al limite di età per i figli con disabilità. Per questa categoria, la detrazione IRPEF continuerà ad essere riconosciuta senza alcun vincolo anagrafico, mantenendo invariate le regole attualmente in vigore.

È utile ricordare che, per i figli con disabilità, l’assegno unico erogato dall’INPS non è soggetto al limite dei 21 anni di età e si cumula con le detrazioni fiscali previste dall’articolo 12 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Verso il quoziente familiare

La Legge di Bilancio 2025 non si limita a modificare le detrazioni per i figli a carico, ma getta le basi per una riforma più ampia del sistema fiscale familiare. Il governo sembra orientato verso l’introduzione del cosiddetto “quoziente familiare”, un sistema che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono calcolate le imposte per le famiglie.

L’approccio del governo appare mirato a una razionalizzazione complessiva delle agevolazioni fiscali, note come “tax expenditure”, che attualmente superano le 600 voci. Piuttosto che intervenire su singole detrazioni, l’intenzione sembra essere quella di stabilire un tetto massimo all’importo detraibile, calcolato in maniera più favorevole in base al numero di componenti del nucleo familiare.

Conclusione

Questa riforma rappresenta un importante cambiamento nel panorama fiscale italiano, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di sostegno alle famiglie con la necessità di razionalizzare la spesa pubblica.

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