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Riforma delle imposte indirette: pubblicato il Decreto Legislativo 139/2024

11 Ottobre, 2024

Il 2 ottobre 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 il Decreto Legislativo 18 settembre 2024, n. 139, noto come “Decreto Imposte indirette”. Questo provvedimento, che entrerà in vigore il 3 ottobre 2024, introduce significative modifiche alla normativa fiscale italiana in materia di imposte indirette. L’obiettivo principale è razionalizzare e semplificare il sistema tributario, apportando cambiamenti sostanziali all’imposta di registro, all’imposta sulle successioni e donazioni, all’imposta di bollo e ad altri tributi indiretti.

Rivoluzione nell’imposta sulle successioni e donazioni

Una delle novità più rilevanti riguarda l’imposta sulle successioni e donazioni. Il decreto amplia l’ambito di applicazione dell’imposta, includendo esplicitamente i trasferimenti derivanti da trust e altri vincoli di destinazione. In particolare, viene inserito nell’articolo 2 del Testo Unico sulle Successioni (TUS) il comma 2-bis, che definisce le regole di territorialità dei trasferimenti derivanti da trust e da altri vincoli di destinazione. Queste nuove regole sono allineate a quelle già previste per gli altri trasferimenti a causa di morte o per donazione.

Il nuovo comma 2-bis stabilisce che, qualora il disponente del trust sia residente in Italia al momento della costituzione del vincolo di destinazione, il trust si considera istituito nel territorio dello Stato. Inoltre, se il trust è istituito per testamento, si considera istituito nel territorio dello Stato se il disponente era residente in Italia al momento del decesso.

Il decreto introduce anche nuove regole per la determinazione della base imponibile e modifica le modalità di calcolo delle franchigie. In particolare, viene rivista la disciplina delle disposizioni testamentarie condizionali. La nuova normativa prevede l’applicazione della franchigia anche nei casi di istituzione di erede sottoposta a condizione risolutiva o sospensiva.

Nel dettaglio, l’articolo 44 del TUS viene modificato come segue: se l’istituzione di erede è sottoposta a condizione risolutiva, si applicano sia le aliquote che la franchigia previste per l’erede istituito. In caso di avveramento della condizione, l’imposta si applica con le aliquote proprie dell’erede subentrante. Se l’istituzione di erede è sottoposta a condizione sospensiva, si applicano sia le aliquote che la franchigia previste per gli eventuali successibili. Resta salva l’applicazione della maggiore imposta se l’eredità viene devoluta a persona diversa per effetto dell’avveramento o del mancato avveramento della condizione.

Modifiche all’imposta di registro

Per quanto concerne l’imposta di registro, il decreto prevede una significativa semplificazione delle procedure di registrazione degli atti. Viene incentivato l’utilizzo di modalità telematiche, con l’introduzione di un modello unico informatico da trasmettere previo pagamento dei tributi dovuti in base ad autoliquidazione.

Le principali modifiche includono la semplificazione della procedura di richiesta di registrazione, la registrazione degli atti mediante procedure telematiche, e la presentazione delle richieste di registrazione su un modello unico informatico da trasmettere telematicamente previo pagamento dei tributi dovuti in base ad autoliquidazione.

Vengono inoltre aggiornati i criteri per la determinazione della base imponibile in diversi casi. Ad esempio, per le rendite e le pensioni, si elimina il tetto al valore attuale dell’annualità precedentemente previsto. Per gli atti che hanno ad oggetto aziende o diritti reali su di esse, il valore viene ridefinito come quello venale complessivo dei beni che compongono l’azienda, al netto delle passività inerenti.

Un’importante modifica riguarda la tassazione dei contratti che trasferiscono diritti edificatori. Questi vengono ora esplicitamente sottoposti alla tariffa del 3%, allineandoli ad altri atti aventi per oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale.

Riforma delle imposte ipotecaria e catastale

Il decreto introduce una nuova tabella unificata delle tasse per i servizi ipotecari e catastali, rimodulando gli importi dovuti. Questa modifica mira a semplificare e razionalizzare il sistema di tassazione di questi servizi.

Viene inoltre estesa la possibilità di accesso gratuito alle banche dati ipotecarie e catastali per un’ampia gamma di soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di interesse pubblico. In particolare, l’accesso è consentito anche agli enti e ai soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettere b) e c), del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (gestori di pubblici servizi e società a controllo pubblico) per lo svolgimento di servizi di pubblico interesse.

Aggiornamento automatico delle intestazioni catastali

Il decreto introduce nuove modalità per l’aggiornamento automatico delle intestazioni catastali in caso di decesso dei titolari di diritti reali. In particolare, gli aggiornamenti delle intestazioni catastali conseguenti al decesso di soggetti iscritti in catasto in qualità di titolari di diritti di usufrutto, uso e abitazione sono effettuati dall’Agenzia delle entrate in esenzione da tributi e oneri, sulla base delle comunicazioni effettuate all’anagrafe tributaria.

L’eventuale sussistenza di un diritto di accrescimento deve essere fatta rilevare in catasto sulla base della presentazione di una domanda di voltura, in esenzione da tributi e oneri, a cura dei soggetti in favore dei quali il diritto si accresce, nel termine di un anno dall’avvenuto decesso.

Entrata in vigore e disposizioni transitorie

Le nuove disposizioni avranno effetto a partire dal 1° gennaio 2025. Questo periodo di transizione è stato previsto per consentire un adeguato adattamento sia ai contribuenti che agli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Il decreto prevede inoltre che il direttore dell’Agenzia delle entrate possa definire, con uno o più provvedimenti, modalità semplificate di presentazione delle richieste di registrazione degli atti e delle denunce, di esecuzione delle relative formalità, nonché di versamento delle imposte.

Conclusione

il Decreto Imposte Indirette rappresenta una riforma complessiva e ambiziosa del sistema fiscale italiano in materia di imposte indirette. Le modifiche introdotte mirano a rendere più efficiente l’amministrazione finanziaria, riducendo gli oneri per i contribuenti e migliorando al contempo la capacità di accertamento e riscossione dello Stato.

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