Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) ha recentemente approvato una riforma significativa dell’ordinamento professionale, segnando una tappa fondamentale per la categoria. Questa riforma, che sarà presto sottoposta all’attenzione delle forze politiche, intende modernizzare e adeguare la disciplina della professione, rispondendo alle esigenze di un contesto normativo e socio-economico in continua evoluzione.
Ambiti di Intervento della Riforma
La riforma si articola su vari aspetti cruciali della professione. Tra i cambiamenti più rilevanti:
- Oggetto della professione: L’articolo 1 del Decreto Legislativo n. 139/2005 viene riformulato, introducendo un nuovo articolo 1-bis che definisce con maggiore precisione i campi di attività del commercialista. Questo include la consulenza fiscale, aziendale, legale e contabile, nonché la gestione di procedure concorsuali, la consulenza per fusioni e acquisizioni, e la gestione di procedure di mediazione e arbitrato.
- Norme sulle incompatibilità: Vengono riviste le regole che disciplinano le incompatibilità professionali, delineando più chiaramente quali attività possono essere svolte parallelamente all’esercizio della professione di commercialista.
- Esercizio della professione in forma associata: La riforma facilita l’esercizio della professione in forma associata, promuovendo la collaborazione tra professionisti.
- Disciplina del tirocinio: Si prevede una revisione del percorso di tirocinio, con l’obiettivo di migliorare la formazione e l’adeguamento alle nuove esigenze del mercato professionale.
- Regolamentazione dei consigli di disciplina: Viene introdotto un nuovo assetto per i consigli di disciplina territoriali e nazionali, mirato a garantire un controllo disciplinare più efficace e trasparente.
- Morosità e sospensione o cancellazione dall’albo: Si introducono misure per gestire la morosità e le relative conseguenze sulla permanenza nell’albo professionale.
- Disciplina dei compensi: La riforma interviene sulle modalità di determinazione dei compensi professionali, puntando a una maggiore trasparenza e equità.
- Assicurazione professionale: Si pone l’accento sull’obbligo di una copertura assicurativa adeguata, per tutelare sia i professionisti che i clienti.
- Specializzazioni: Si riconosce l’importanza delle specializzazioni, incentivando i commercialisti a sviluppare competenze specifiche in aree particolari della professione.
Il Nuovo Sistema Elettorale
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda il sistema elettorale per la scelta dei membri del Consiglio Nazionale. Si opta per un sistema misto che prevede:
- Voto degli iscritti: Il 50% dei seggi è assegnato direttamente agli iscritti all’albo, garantendo una rappresentanza diretta.
- Voto dei consiglieri: L’altro 50% dei seggi è riservato ai consiglieri degli Ordini territoriali, assicurando la continuità e l’esperienza degli organi territoriali.
Questo sistema mira a bilanciare la rappresentatività diretta con il riconoscimento del ruolo dei consigli locali, favorendo una maggiore partecipazione democratica e un allargamento della base elettorale. Inoltre, si introduce una quota riservata agli under 45 e si conferma la quota di genere, per promuovere una rappresentanza più eterogenea.
L’Iter della Riforma
Il percorso verso l’approvazione della riforma è stato lungo e articolato. Dalla prima bozza presentata il 27 maggio, passando per le modifiche e proposte pervenute, fino alla seconda bozza del 23 luglio, con ulteriori precisazioni sull’articolo 25 relativo al sistema elettorale, il Consiglio Nazionale ha lavorato per trovare un equilibrio tra le diverse istanze territoriali e le esigenze della categoria.
Conclusioni e Prospettive
Con questa riforma, il CNDCEC intende dotare la categoria di una “nuova carta d’identità”, come afferma il Presidente Elbano de Nuccio. L’obiettivo è quello di rendere la professione di commercialista più trasparente, affidabile e pronta a rispondere alle sfide del futuro, in un contesto di mercato sempre più competitivo e dinamico.
Il documento ora passerà all’esame delle forze politiche, con l’auspicio che la riforma ottenga il necessario supporto per diventare legge, consolidando così la posizione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili nel panorama professionale italiano e internazionale.