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Riforma Premi Sportivi 2024: Impatti e Orientamenti per Atleti e Tecnici

23 Febbraio, 2024

Di fronte alle recenti riforme normative nel settore sportivo, si apre un nuovo capitolo per gli atleti e tecnici italiani. Il decreto Milleproroghe ha introdotto un’importante esenzione fiscale per i premi sportivi fino a 300 euro. Questo articolo si propone di analizzare con precisione e dettaglio le sfaccettature di questa normativa, evidenziando i benefici, le complessità, e le procedure amministrative necessarie per la corretta gestione dei premi nello sport dilettantistico.

Definizione dei Premi Sportivi

Secondo l’art. 36, comma 6 del decreto legislativo n. 36/2021, i premi sportivi sono somme versate a tesserati, come atleti e tecnici, per risultati ottenuti o partecipazioni a raduni e gare di livello nazionale o internazionale. Sono considerati emolumenti esterni a un vincolo contrattuale e non costituiscono reddito imponibile.

Cambiamenti Apportati dal Decreto Milleproroghe

Con il decreto n. 215 del 30/12/2023, è stata introdotta una novità di rilievo: l’esenzione dalla ritenuta del 20% per i premi sportivi fino a 300 euro, una misura valida fino al termine del 2024. Questa disposizione è stata accolta con favore dagli addetti ai lavori, apportando una ventata di sollievo nel post-emergenza pandemica.

Criteri di Applicabilità dell’Esenzione

Il testo normativo non distingue tra atleti e tecnici di sport di squadra o individuali. Tuttavia, il concetto di “squadra nazionale di disciplina” viene interpretato in senso lato, abbracciando anche gli atleti individuali tesserati sotto lo stesso ente sportivo.

Parametri di Esenzione

La normativa non fornisce indicazioni esplicite sul se il limite di 300 euro sia inteso per singolo premio o cumulativo annuo. Questo punto richiede chiarimenti, in quanto potrebbe influenzare la gestione fiscale degli atleti e dei tecnici che ricevono più premi nel corso dell’anno.

Manifestazioni Nazionali e Internazionali

L’ambito di applicazione dell’esenzione si estende a competizioni che vanno oltre i semplici campionati nazionali, includendo manifestazioni di ogni livello e qualifica, come avvenuto durante il periodo di emergenza COVID-19 per la selezione degli atleti ammessi agli allenamenti.

Meccanismi di Applicazione

La mancanza di indicazioni su chi debba attestare il superamento della soglia e sulle modalità di versamento della ritenuta in caso di superamento solleva questioni di responsabilità amministrativa. È necessario che la federazione sportiva o l’ente erogante si doti di strumenti di monitoraggio per garantire la correttezza delle procedure fiscali.

Procedure Amministrative

L’adempimento delle obbligazioni fiscali passa attraverso la registrazione dei premi esenti mediante il sistema Rasd, il quale deve essere aggiornato entro il secondo mese successivo all’erogazione. La corretta autocertificazione da parte del percettore diventa quindi un passaggio cruciale per l’applicazione dell’esenzione.

Esempi pratici

Esempio #1: Erogazione di premi sportivi inferiori ai 300 euro

Supponiamo che un atleta di una federazione sportiva riceva un premio di 250 euro per il suo piazzamento in una gara nazionale.

  • Prima del Milleproroghe: l’atleta avrebbe dovuto pagare una ritenuta del 20% sull’importo del premio.
  • Dopo il Milleproroghe: l’atleta non è più soggetto alla ritenuta del 20% sull’importo del premio, dato che è inferiore ai 300 euro e presumendo che non abbia ricevuto altri premi che in totale superano il limite di 300 euro nello stesso anno.

Esempio #2: Calcolo dell’importo complessivo dei premi

Un tecnico riceve due premi da due enti differenti: 200 euro da una federazione sportiva e 150 euro da un ente di promozione sportiva.

  • Interpretazione A (per percettore): Se l’interpretazione fosse basata sul percettore, il tecnico dovrà sommare gli importi ricevuti, arrivando a un totale di 350 euro, e quindi sarebbe soggetto alla ritenuta del 20% sull’intero importo.
  • Interpretazione B (per erogatore): Se l’interpretazione fosse basata sull’erogatore, il tecnico potrebbe non essere soggetto alla ritenuta su nessuno dei due premi, dato che ciascun premio non supera i 300 euro e proviene da erogatori diversi.

Domande e Risposte

D: Quali sono i premi sportivi esenti dalla ritenuta del 20%?
R: I premi sportivi fino a 300 euro non sono più soggetti alla ritenuta del 20%, grazie al decreto Milleproroghe.

D: Fino a quando è valida l’esenzione introdotta dal Milleproroghe?
R: L’esenzione è valida fino al 31 dicembre 2024.

D: Come deve essere gestita la registrazione dei premi esenti?
R: Il percettore del premio deve rilasciare un’autocertificazione, e il sostituto di imposta deve registrare i dati sul sistema Rasd entro il secondo mese successivo all’erogazione.

D: Cosa accade se si supera la soglia di esenzione durante l’anno?
R: Se la somma dei premi supera la soglia di 300 euro, la parte eccedente sarà soggetta a tassazione. L’atleta o tecnico dovrà calcolare e versare la ritenuta del 20% sull’importo che eccede la soglia.

D: Chi è responsabile per l’eventuale versamento della ritenuta?
R: Normalmente è responsabilità dell’ente che eroga il premio trattenere la ritenuta alla fonte. Tuttavia, in caso di mancato o errato versamento, l’onere potrebbe ricadere sull’atleta o tecnico.

 

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