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Rimborsi forfettari fino a 400 euro mensili per i volontari sportivi: le nuove regole

15 Ottobre, 2024

Sono il presidente di un’associazione sportiva dilettantistica e vorrei capire se posso riconoscere dei rimborsi ai nostri volontari che prestano la loro opera gratuitamente. In particolare, mi chiedo se esistano delle eccezioni al divieto di retribuire il lavoro volontario e se sia possibile erogare dei rimborsi forfettari senza dover richiedere la presentazione di documenti giustificativi per ogni singola spesa.

Il Decreto Legge n. 71 del 31 maggio 2024, entrato in vigore il 1° giugno 2024, ha introdotto importanti novità riguardo i rimborsi per i volontari sportivi. Pur confermando il principio generale che le prestazioni dei volontari non possono essere retribuite, il decreto ha previsto la possibilità di riconoscere rimborsi forfettari fino a un limite di 400 euro mensili. Questa nuova modalità di rimborso si applica alle spese sostenute per attività svolte anche nel proprio comune di residenza, superando così la precedente limitazione che prevedeva rimborsi solo per trasferte fuori comune. I rimborsi forfettari sono ammessi in occasione di manifestazioni ed eventi sportivi riconosciuti da enti come le Federazioni sportive nazionali, gli Enti di promozione sportiva, il CONI e altri organismi ufficiali del settore sportivo. È importante sottolineare che per poter erogare questi rimborsi, l’associazione deve preventivamente deliberare sulle tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa modalità di rimborso. Dal punto di vista fiscale, questi rimborsi forfettari non concorrono a formare il reddito del percipiente. Tuttavia, essi contribuiscono al superamento delle soglie di esenzione previdenziale (5.000 euro annui) e fiscale (15.000 euro annui) previste per i lavoratori sportivi. Pertanto, è necessario che l’associazione richieda ai volontari un’autocertificazione relativa ad eventuali altri compensi o rimborsi percepiti da altre organizzazioni sportive, al fine di monitorare il rispetto di tali limiti. Questa nuova normativa rappresenta un importante riconoscimento del valore del volontariato sportivo, offrendo un supporto concreto a coloro che dedicano il proprio tempo e le proprie competenze alle attività sportive dilettantistiche, pur mantenendo la natura non lucrativa di tali prestazioni.

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