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In vigore l’aumento della Ritenuta su bonifici per detrazioni edilizie dall’8% all’11%

2 Marzo, 2024

Con il nuovo anno sono entrate in vigore importanti novità in tema di detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli immobili. In particolare, la Legge di Bilancio 2024 ha disposto un giro di vite sui pagamenti effettuati per fruire dei bonus edilizi, aumentando la ritenuta applicata dalle banche sui bonifici cosiddetti “parlanti”.

Tale modifica rappresenta un ulteriore tentativo di rafforzare i controlli preventivi e contrastare possibili usi irregolari delle agevolazioni, ambito in cui negli ultimi anni sono emerse varie criticità.

L’incremento della ritenuta dall’8% all’11% avrà certamente risvolti pratici per famiglie e imprese, andando a ridurre la liquidità di queste ultime. Vediamo quindi nel dettaglio il funzionamento e l’ambito applicativo della nuova disposizione.

Nuova ritenuta dell’11%

A partire dal 1° marzo 2024, sui bonifici effettuati per pagare i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie (ristrutturazioni, risparmio energetico, sismabonus etc.) viene applicata una ritenuta d’acconto dell’11%, in aumento rispetto al precedente 8%.

L’aliquota si applica alla data di disposizione del bonifico da parte del soggetto che intende fruire delle detrazioni. La modifica è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, che ha novellato l’art. 25 del DL 78/2010.

Ambito di applicazione

L’aumento del prelievo interessa tutti i pagamenti effettuati tramite bonifico parlante per i lavori di ristrutturazione edilizia, compresi il bonus casa, il superbonus 110%, il bonus barriere architettoniche e l’ecobonus.  L’aumento dell’aliquota nello specifico interessa i bonifici per:

  • Ristrutturazioni edilizie
  • Bonus casa per under 36
  • Bonus mobili ed elettrodomestici
  • Superbonus 110%
  • Bonus facciate
  • Bonus barriere architettoniche
  • Bonus verde
  • Ecobonus
  • Sismabonus

Viene quindi ampliata la platea degli interventi per i quali è richiesta una maggiore contribuzione.

Sono esclusi dalla maggiore ritenuta i bonifici per:

  • Acquisto immobili ristrutturati
  • Acquisto case antisismiche
  • Sistemazione a verde
  • Arredi per immobili ristrutturati
  • Spese sostenute da imprese su proprie abitazioni
  • Oneri di urbanizzazione
  • Bolli e diritti amministrativi
  • Tasse comunali

Motivazioni dell’aumento

La ritenuta d’acconto è stata incrementata con l’obiettivo di anticipare il prelievo fiscale e contrastare possibili usi irregolari delle detrazioni edilizie, a fronte dei numerosi controlli e casi di frode emersi negli ultimi anni. L’aumento dell’aliquota va quindi nella direzione di una maggiore tutela del Fisco.

Effetti pratici

Nei fatti, l’incremento del prelievo ridurrà la liquidità delle imprese che eseguono i lavori, le quali si vedranno versare dai committenti bonifici di importo inferiore rispetto al corrispettivo, dovendo scontare la maggiore ritenuta.

Pluralità di bonifici

Nel caso di più bonifici per il medesimo intervento edilizio, la ritenuta si applica su ciascun pagamento singolarmente. Ad esempio, per una fattura di 10.000 euro saldata con due bonifici da 5.000 euro, la ritenuta dell’11% si applica su entrambi i bonifici.

Detrazioni riconosciute

L’incremento della ritenuta non influisce sull’importo della detrazione fiscale riconosciuta al committente dei lavori. Questa continua a essere commisurata all’intera spesa sostenuta.

Controlli sui bonifici

I bonifici parlanti devono riportare con chiarezza le informazioni richieste dalla normativa in materia di bonus edilizi, pena la perdita del diritto alle detrazioni. L’Agenzia delle Entrate effettua controlli sempre più accurati su questi pagamenti.

Adempimenti per le detrazioni

Restano invariati gli adempimenti per i committenti che intendono fruire delle detrazioni:

  • Comunicazione preventiva all’ASL
  • Pagamento con bonifico parlante
  • Indicazione dei dati catastali
  • Conservazione della documentazione

L’Agenzia delle Entrate effettua controlli accurati sui bonifici, che devono riportare in modo chiaro e univoco tutte le informazioni richieste.

Esempi Pratici

Ecco alcuni esempi pratici per comprendere gli effetti del nuovo regime di ritenuta sui bonifici per le detrazioni edilizie:

Esempio #1

Marco effettua lavori di ristrutturazione edilizia per un totale di 50.000 euro. Paga l’impresa edile con due bonifici di 25.000 euro ciascuno. Con la vecchia ritenuta dell’8%, su ogni bonifico l’importo effettivamente ricevuto dall’impresa era di 23.000 euro (25.000 – 8% = 23.000). Con la nuova ritenuta dell’11%, l’importo che riceve l’impresa per ogni bonifico è pari a 22.250 euro (25.000 – 11% = 22.250).

Esempio #2

Anna vuole cambiare la caldaia con una a condensazione, spesa 10.000 euro. Effettua un solo bonifico di 10.000 euro come pagamento. Prima, con ritenuta 8%, l’impresa riceveva 10.000 – 800 = 9.200 euro. Ora, con ritenuta 11%, riceverà 10.000 – 1.100 = 8.900 euro.

Esempio #3

Giorgio ristruttura il bagno spendendo 15.000 euro. Salda con 3 bonifici da 5.000 euro ciascuno. In precedenza, su ogni bonifico l’importo per l’impresa era 5.000 – 400 = 4.600 euro. Adesso, con la nuova ritenuta dell’11%, su ognuno dei 3 bonifici l’impresa riceverà 5.000 – 550 = 4.450 euro.


Domande e Risposte

D: Da quando cambia la ritenuta sui bonifici per i bonus edilizi?

R: Dal 1° marzo 2024. La modifica è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024.

D: Qual è la nuova aliquota di ritenuta prevista?

R: L’aliquota aumenta dall’8% all’11% a partire dalle disposizioni di bonifico effettuate dal 1° marzo 2024.

D: Quali pagamenti sono interessati dall’aumento?

R: Riguarda i bonifici per gli interventi che danno diritto alle detrazioni edilizie, come ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus.

D: Ci sono pagamenti esclusi dal nuovo regime?

R: Sì, ad esempio l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, il bonus verde, il sismabonus acquisti.

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