Il Disegno di Legge di Bilancio 2025 introduce significative novità riguardanti il Superbonus, l’agevolazione fiscale per interventi di efficienza energetica e antisismici sugli edifici. Le principali modifiche riguardano l‘estensione della detrazione da 4 a 10 anni per le spese sostenute nel 2023 e l‘introduzione di nuovi criteri per accedere all‘agevolazione al 65% a partire dal 2025. Questo articolo approfondisce le proposte, analizzandone l’impatto su contribuenti e professionisti del settore.
Detrazione in 10 anni per le spese del 2023
Una delle novità più rilevanti del DDL di Bilancio 2025 è la possibilità, per i contribuenti che hanno sostenuto spese per interventi rientranti nel Superbonus nel 2023, di optare per una detrazione in 10 rate annuali anziché in 4. Questa misura si allinea a quanto già previsto per gli anni 2022 e 2024, offrendo maggiore flessibilità nella gestione dell‘agevolazione.L’estensione del periodo di fruizione della detrazione persegue due obiettivi principali. In primo luogo, mira ad aumentare la capienza fiscale dei contribuenti, permettendo loro di beneficiare appieno dell‘agevolazione anche in presenza di redditi più bassi. In secondo luogo, consente di dilazionare l‘impatto finanziario per lo Stato, distribuendo su un arco temporale più ampio l’erogazione delle somme relative alle agevolazioni.
È importante sottolineare che l’opzione per la detrazione in 10 anni, una volta esercitata, sarà irrevocabile. I contribuenti interessati dovranno presentare una dichiarazione dei redditi integrativa rispetto a quella del 2024, entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2024. Nel caso in cui, dopo l’invio della dichiarazione integrativa, emergesse una maggiore imposta dovuta, il contribuente potrà versarla senza incorrere in sanzioni o interessi, entro il termine previsto per il saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024.
Superbonus al 65% dal 2025: restrizioni all’accesso
Il DDL di Bilancio introduce anche nuovi criteri per l’accesso al Superbonus al 65% a partire dal 1° gennaio 2025. Secondo la proposta, potranno beneficiare dell’agevolazione solo i contribuenti che avranno già avviato i lavori entro il 15 ottobre 2024, data di riferimento per la verifica dei requisiti.
Per gli interventi diversi da quelli condominiali, sarà necessario aver presentato la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA). Nel caso di interventi condominiali, invece, i requisiti da soddisfare saranno l’adozione della delibera assembleare che approva l’esecuzione dei lavori e la presentazione della CILA. Infine, per gli interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, sarà richiesta la presentazione dell’istanza per l‘acquisizione del titolo abilitativo.
Queste limitazioni mirano a circoscrivere la platea dei beneficiari, concentrando l’agevolazione su progetti già in corso e riducendo potenzialmente l‘impatto finanziario della misura. Tuttavia, è importante sottolineare che tali restrizioni potrebbero avere ripercussioni sul settore edile e sulla pianificazione di nuovi interventi di riqualificazione energetica.
Implicazioni pratiche e considerazioni per i contribuenti
L’estensione della detrazione a 10 anni per le spese del 2023 potrebbe avere diverse implicazioni pratiche per i contribuenti. In primo luogo, sarà necessaria una attenta pianificazione della liquidità, considerando che il beneficio fiscale sarà distribuito su un periodo più lungo. Inoltre, la necessità di presentare una dichiarazione integrativa potrebbe comportare oneri aggiuntivi in termini di tempo e costi per consulenze fiscali.
La diluizione della detrazione potrebbe influenzare anche il calcolo delle imposte dovute negli anni successivi, richiedendo una pianificazione fiscale più accurata. Ad esempio, un contribuente che ha sostenuto spese per 100.000 euro nel 2023 per interventi rientranti nel Superbonus, con la detrazione in 4 anni avrebbe potuto detrarre 25.000 euro all’anno. Con l’estensione a 10 anni, invece, la detrazione annuale si ridurrebbe a 10.000 euro. Questo potrebbe essere vantaggioso per contribuenti con redditi più bassi, che potrebbero non avere capienza fiscale sufficiente per sfruttare appieno la detrazione in 4 anni.
Conclusioni
Le modifiche al Superbonus proposte nel DDL di Bilancio 2025 rappresentano un tentativo di bilanciare le esigenze dei contribuenti con la sostenibilità finanziaria della misura. L’estensione della detrazione a 10 anni per le spese del 2023 offre maggiore flessibilità, mentre i nuovi criteri per l’accesso all’agevolazione dal 2025 mirano a contenere la platea dei beneficiari.