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Tassa sui libri sociali: Scadenza del 18 marzo 2024 per le società di capitali

18 Marzo, 2024

 

La tassa di concessione governativa sui libri sociali rappresenta un adempimento annuale per le società di capitali, con scadenza fissata al 18 marzo 2024. Questa tassa, disciplinata dall’art. 23 della Tariffa allegata al DPR 641/72, riguarda i libri obbligatori previsti dal codice civile e altri registri soggetti a bollatura iniziale e numerazione progressiva. L’importo del tributo varia in base al capitale sociale o al fondo di dotazione della società al 1° gennaio 2024. È fondamentale per le società di capitali comprendere gli obblighi connessi a questa tassa, le modalità di versamento e le conseguenze in caso di omissioni o ritardi.

Soggetti obbligati e importi dovuti

Le società di capitali sono i principali soggetti obbligati al versamento annuale della tassa sui libri sociali. Tuttavia, la prassi amministrativa ha esteso questo obbligo anche ad altre categorie, tra cui le società di capitali in liquidazione ordinaria o sottoposte a procedure concorsuali (purché permanga l’obbligo di tenuta dei libri), gli enti dotati di capitale o fondo di dotazione con oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali e le società consortili.

L’importo della tassa annuale è determinato in base al capitale sociale o al fondo di dotazione della società al 1° gennaio 2024. Se tale valore è inferiore o uguale a 516.456,90 euro, la tassa dovuta è pari a 309,87 euro. In caso di superamento di questa soglia, l’importo sale a 516,46 euro. Eventuali variazioni del capitale sociale intervenute successivamente al 1° gennaio 2024 non influiscono sulla determinazione della tassa per l’anno in corso, ma rileveranno per l’anno successivo.

Modalità di versamento

Le modalità di versamento della tassa sui libri sociali differiscono a seconda che si tratti del primo anno di attività o degli anni successivi. Per le società di nuova costituzione, il versamento deve essere effettuato prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività, utilizzando un apposito bollettino di conto corrente postale intestato a “Agenzia delle Entrate – Centro operativo di Pescara – Bollatura numerazione libri sociali”, c/c n. 6007.

Per gli anni successivi al primo, invece, il versamento va eseguito entro il termine previsto per il versamento dell’IVA dovuta per l’anno precedente, ovvero il 18 marzo 2024. In questo caso, si utilizza il modello F24 con codice tributo “7085” – “Tassa annuale vidimazione libri sociali”, indicando come periodo di riferimento l’anno 2024. È possibile compensare eventuali crediti vantati con il modello F24 con le somme dovute a titolo di tassa di concessione governativa.

Sanzioni e ravvedimento operoso

L’omesso o tardivo versamento della tassa sui libri sociali comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa che va dal 100% al 200% della tassa stessa, con un minimo di 103,29 euro, ai sensi dell’art. 9 del DPR 641/72. Tuttavia, è possibile regolarizzare la violazione attraverso il ravvedimento operoso previsto dall’art. 13 del DLgs. 472/97.

Per avvalersi del ravvedimento operoso, è necessario versare il tributo dovuto, gli interessi legali maturati (utilizzando il modello F24 con codice tributo “7085”) e la sanzione ridotta (utilizzando il modello F23 con codice tributo “678T”, codice ufficio RCC, causale “SZ” e l’anno per cui si sana la violazione). La tempestività del ravvedimento influisce sulla misura della riduzione della sanzione applicabile.

Esempi pratici

Di seguito si forniscono alcuni esempi pratici

Esempio #1

La società Alfa S.p.A. ha un capitale sociale di 400.000 euro al 1° gennaio 2024. In questo caso, la tassa annuale dovuta per i libri sociali è pari a 309,87 euro, poiché il capitale sociale non supera la soglia di 516.456,90 euro. La società dovrà effettuare il versamento entro il 18 marzo 2024, utilizzando il modello F24 con codice tributo “7085”.

Esempio #2

La società Beta S.r.l. è stata costituita il 15 febbraio 2024 con un capitale sociale di 50.000 euro. Essendo una società di nuova costituzione, Beta S.r.l. dovrà effettuare il versamento della tassa sui libri sociali prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività, utilizzando l’apposito bollettino di conto corrente postale intestato a “Agenzia delle Entrate – Centro operativo di Pescara – Bollatura numerazione libri sociali”, c/c n. 6007.

Esempio #3

La società Gamma S.p.A. ha omesso il versamento della tassa sui libri sociali per l’anno 2024, il cui importo dovuto era di 516,46 euro. Per regolarizzare la violazione attraverso il ravvedimento operoso, Gamma S.p.A. dovrà versare il tributo dovuto (516,46 euro), gli interessi legali maturati (utilizzando il modello F24 con codice tributo “7085”) e la sanzione ridotta (utilizzando il modello F23 con codice tributo “678T”, codice ufficio RCC, causale “SZ” e l’anno 2024). La misura della riduzione della sanzione dipenderà dalla tempestività del ravvedimento.


Domande e risposte

Quali sono i soggetti obbligati al versamento annuale della tassa sui libri sociali?
I principali soggetti obbligati sono le società di capitali. Tuttavia, l’obbligo è stato esteso anche alle società di capitali in liquidazione ordinaria o sottoposte a procedure concorsuali (purché permanga l’obbligo di tenuta dei libri), agli enti dotati di capitale o fondo di dotazione con oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali e alle società consortili.

Come si determina l’importo della tassa annuale per le società di capitali?
L’importo della tassa annuale è determinato in base al capitale sociale o al fondo di dotazione della società al 1° gennaio 2024. Se tale valore è inferiore o uguale a 516.456,90 euro, la tassa dovuta è pari a 309,87 euro. In caso di superamento di questa soglia, l’importo sale a 516,46 euro.

Quali sono le conseguenze in caso di omesso o tardivo versamento della tassa sui libri sociali?
L’omesso o tardivo versamento della tassa comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa che va dal 100% al 200% della tassa stessa, con un minimo di 103,29 euro. Tuttavia, è possibile regolarizzare la violazione attraverso il ravvedimento operoso, versando il tributo dovuto, gli interessi legali maturati e la sanzione ridotta.

 

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