La sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità. In questo contesto, l’Unione Europea ha introdotto un sistema normativo innovativo per orientare le aziende e gli investitori verso un futuro più sostenibile: la Tassonomia Europea, regolata dal Regolamento UE 2020/852. Questo strumento normativo ha l’obiettivo di creare un linguaggio comune per classificare le attività economiche in base alla loro sostenibilità ambientale, definendo criteri standardizzati e trasparenti. L’importanza di questa normativa va ben oltre la semplice conformità. Essa rappresenta un pilastro del Green Deal Europeo, il piano ambizioso che mira a rendere l’Europa il primo continente a emissioni zero entro il 2050. Questo articolo approfondirà il funzionamento della tassonomia, i criteri di sostenibilità richiesti e l’importanza degli indicatori di performance (KPI) per le aziende, illustrando come questo regolamento possa trasformare il panorama economico e ambientale europeo.
Che Cos’è la Tassonomia Europea?
La Tassonomia Europea è un sistema di classificazione sviluppato per aiutare le imprese e gli investitori a identificare le attività economiche che contribuiscono in modo significativo agli obiettivi ambientali dell’UE. Questo strumento non solo riduce il rischio di greenwashing, ma incentiva anche il flusso di capitali verso attività realmente sostenibili.Il regolamento si applica direttamente a tutti gli Stati membri dell’UE e stabilisce sei obiettivi ambientali principali:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici;
- Adattamento ai cambiamenti climatici;
- Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- Transizione verso un modello di economia circolare;
- Prevenzione e riduzione dell’inquinamento;
- Protezione della biodiversità e degli ecosistemi.
Per essere considerata ecosostenibile, un’attività economica deve contribuire a uno di questi obiettivi, rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm) e aderire alle garanzie sociali minime previste dall’articolo 18 del regolamento.
Applicazione e Ambito di Intervento
Il Regolamento UE 2020/852 si applica sia alle imprese non finanziarie che a quelle finanziarie, come banche, assicurazioni e società di gestione patrimoniale. Tuttavia, l’attenzione principale di questo articolo sarà rivolta alle imprese non finanziarie, poiché queste giocano un ruolo fondamentale nella transizione verso un’economia sostenibile.
Dal 2024, le aziende dovranno integrare le informazioni richieste dalla tassonomia nei loro report di sostenibilità, in conformità con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che ha ampliato gli obblighi di disclosure rispetto alla precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD).L’obiettivo è garantire che i dati forniti siano chiari, comparabili e trasparenti, facilitando così la valutazione da parte degli investitori.
Differenza tra Attività Eleggibili e Allineate
La tassonomia distingue due categorie principali di attività economiche: quelle eleggibili e quelle allineate.Un’attività è considerata eleggibile se rientra tra quelle prese in considerazione dalla tassonomia per il loro potenziale contributo agli obiettivi ambientali. Per identificarle, le imprese devono verificare la corrispondenza con il codice NACE, il sistema di classificazione delle attività economiche dell’UE.Tuttavia, un’attività diventa allineata solo quando soddisfa i criteri tecnici richiesti dal regolamento. Questi includono:
- Un contributo sostanziale a uno o più obiettivi ambientali;
- L’assenza di danni significativi agli altri obiettivi;
- Il rispetto delle garanzie sociali minime.
Ad esempio, una società che produce energia eolica potrebbe essere classificata come allineata se le sue operazioni rispettano standard rigorosi in materia di efficienza e impatto ambientale, oltre a garantire la tutela dei diritti dei lavoratori.
Indicatori di Performance (KPI)
Il regolamento impone alle imprese di rendicontare il proprio grado di allineamento alla tassonomia attraverso tre indicatori chiave di prestazione (KPI): il fatturato (Turnover), le spese in conto capitale (CapEx) e le spese operative (OpEx).
Ad esempio, un’azienda che genera il 60% del proprio fatturato dalla vendita di pannelli solari e investe il 40% delle proprie spese in conto capitale in progetti di efficienza energetica dovrà dichiarare queste percentuali nel proprio rapporto di sostenibilità.Questi KPI offrono una visione chiara dell’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e facilitano il confronto tra diverse imprese.
Obiettivi Ambientali in Dettaglio
Gli obiettivi della tassonomia sono stati definiti per coprire ogni aspetto della sostenibilità ambientale:
- La mitigazione dei cambiamenti climatici si concentra sulla riduzione delle emissioni di gas serra, promuovendo energie rinnovabili, mobilità sostenibile e tecnologie per la cattura del carbonio;
- L’adattamento ai cambiamenti climatici richiede alle imprese di adottare strategie per gestire i rischi legati agli eventi climatici estremi;
- L’uso sostenibile delle risorse idriche e marine mira a preservare la qualità e la disponibilità di acqua, proteggendo gli ecosistemi marini;
- La transizione verso un’economia circolare incoraggia il riciclo, il riutilizzo e l’adozione di processi produttivi più efficienti;
- La prevenzione dell’inquinamento mira a ridurre l’introduzione di sostanze nocive nell’aria, nell’acqua e nel suolo.Infine, la protezione della biodiversità promuove la conservazione degli habitat naturali e la resilienza degli ecosistemi.
Sfide e Opportunità
L’implementazione della tassonomia rappresenta una sfida significativa per molte aziende, soprattutto per quelle che non hanno ancora integrato la sostenibilità nelle loro strategie operative. Tuttavia, essa offre anche enormi opportunità.Le imprese che si conformano alla tassonomia non solo migliorano la propria reputazione e attrattività agli occhi degli investitori, ma si posizionano anche come leader nella transizione verso un’economia verde.
Per gli investitori, la tassonomia fornisce un quadro chiaro e affidabile per identificare opportunità di investimento sostenibili, riducendo il rischio di greenwashing e garantendo un impatto positivo sull’ambiente.
Conclusione
La Tassonomia Europea della Sostenibilità rappresenta un passo fondamentale verso un futuro più verde e sostenibile. Pur richiedendo un notevole sforzo in termini di conformità e rendicontazione, essa offre alle aziende una guida chiara per contribuire agli obiettivi ambientali globali e attrarre investimenti responsabili.
Man mano che il quadro normativo evolve, sarà essenziale per le imprese e i professionisti rimanere aggiornati sulle modifiche e adottare le migliori pratiche per garantire una transizione efficace verso la sostenibilità.