La recente pubblicazione della circolare operativa n. 25877 del 16 agosto 2024 sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) rappresenta un punto di svolta per le aziende italiane che aspirano a intraprendere il cammino della doppia transizione, digitale e green. Questo documento, che si estende per ben 192 pagine, offre una guida dettagliata e pratica per accedere agli incentivi previsti dal programma Transizione 5.0, chiarendo numerosi aspetti operativi e fornendo esempi concreti per imprese e professionisti del settore.
Criteri per la Determinazione dei Risparmi Energetici
La circolare dedica ampio spazio alla definizione dei criteri per calcolare i risparmi energetici, elemento cruciale per l’accesso agli incentivi. Il documento fornisce linee guida precise su come effettuare queste valutazioni, distinguendo tra diverse situazioni aziendali. Per le imprese attive da più di 12 mesi con dati misurabili, si utilizzano direttamente i consumi dell’esercizio precedente. Le aziende senza dati misurati devono stimare i consumi attraverso un’analisi dettagliata dei carichi energetici. Le imprese attive da 6-12 mesi possono riproporzionare i dati disponibili su base annua. Per le start-up o le aziende che hanno radicalmente modificato la propria attività, è previsto un metodo basato su scenari controfattuali e comparazioni di mercato.
Questa differenziazione permette una valutazione equa e realistica dei risparmi energetici, adattandosi alle diverse realtà imprenditoriali.
Ad esempio, un’azienda manifatturiera attiva da più di un anno potrebbe utilizzare direttamente i dati di consumo dell’anno precedente, mentre una start-up nel settore tecnologico dovrebbe basarsi su confronti con tecnologie simili presenti sul mercato europeo.
Processo Interessato vs Struttura Produttiva
La circolare chiarisce quando considerare il “processo interessato” e quando invece l’intera “struttura produttiva” per il calcolo dei risparmi energetici. Questa distinzione è fondamentale per una corretta valutazione dell’impatto degli investimenti. Per interventi su una singola linea produttiva, si può considerare solo quella specifica linea. Investimenti che coinvolgono più linee richiedono una valutazione dell’intero processo produttivo. Quando gli interventi interessano processi produttivi diversi, è necessario considerare l’intera struttura aziendale.
Un esempio pratico potrebbe essere quello di un’azienda tessile che investe in un nuovo telaio ad alta efficienza per una specifica linea di produzione. In questo caso, l’azienda può considerare solo quella linea come “processo interessato”. Al contrario, un’azienda alimentare che modernizza sia la linea di confezionamento che quella di etichettatura dovrà considerare l’intero processo produttivo.
Investimenti in Energie Rinnovabili: Focus sul Fotovoltaico
La circolare dedica particolare attenzione agli investimenti in energie rinnovabili, con un focus specifico sul fotovoltaico. Vengono stabiliti criteri precisi per l’ammissibilità degli impianti, privilegiando tecnologie “made in Europe” e garantendo elevati standard di efficienza. In attesa del Registro ufficiale delle tecnologie fotovoltaiche, la circolare stabilisce requisiti specifici che includono la conformità alle norme tecniche vigenti, l’attestato di controllo del processo produttivo in fabbrica, e le certificazioni ISO 9001, 45001 e 14001 per il produttore dei moduli.
Per il dimensionamento degli impianti, la circolare suggerisce l’uso di strumenti come il software PVGIS.
Ad esempio, per un’azienda situata a Milano che vuole installare un impianto da 100 kWp, PVGIS potrebbe stimare una produzione annua di circa 110.000 kWh, fornendo così una base solida per la valutazione dell’investimento e dei potenziali risparmi energetici.
Procedure di Accesso e Documentazione Richiesta
La circolare delinea in modo chiaro le fasi operative per accedere agli incentivi, che includono la comunicazione preventiva (ex ante), la comunicazione di avanzamento del progetto, e la comunicazione di completamento (ex post). Tutte queste comunicazioni devono essere effettuate attraverso la piattaforma dedicata del GSE.
La circolare sottolinea l’importanza della “relazione tecnica”, un documento dettagliato che deve accompagnare la certificazione e che sarà oggetto di possibili controlli. Questa relazione deve includere informazioni approfondite sul contesto aziendale, sui processi produttivi, sui vettori energetici utilizzati e sulle metodologie di calcolo dei risparmi.
Ad esempio, un’azienda manifatturiera potrebbe descrivere il suo processo di stampaggio a iniezione, dettagliando il consumo energetico delle presse idrauliche e il risparmio previsto con l’introduzione di nuove presse elettriche.
Conclusioni
La circolare operativa sulla Transizione 5.0 rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione e la sostenibilità del tessuto industriale italiano. Fornendo linee guida chiare e dettagliate, il documento permette alle imprese di pianificare con maggiore sicurezza i propri investimenti in innovazione e sostenibilità.