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Transizione da collaboratore a volontario in un’associazione sportiva: regole e precauzioni

5 Novembre, 2024

Sono stato collaboratore con contratto co.co.co. presso un’associazione sportiva dilettantistica (ASD) fino a poco tempo fa. Ora che il mio contratto è terminato, vorrei tornare a collaborare con la stessa associazione come volontario. È possibile farlo? Ci sono regole o limitazioni da considerare?”

sì, è possibile effettuare questa transizione da collaboratore a volontario all’interno della stessa associazione sportiva dilettantistica, ma è fondamentale seguire alcune linee guida per garantire la correttezza e la trasparenza del nuovo rapporto. Non esistono divieti specifici che impediscano a un ex collaboratore di diventare volontario nell’associazione dove ha precedentemente prestato servizio retribuito. Tuttavia, è essenziale adottare alcune precauzioni per evitare che il nuovo rapporto di volontariato possa essere interpretato come un tentativo di mascherare un rapporto di lavoro retribuito. Per formalizzare correttamente questa nuova collaborazione volontaria, è consigliabile seguire alcuni passaggi. Innanzitutto, è opportuno predisporre un atto sottoscritto dal collaboratore stesso in cui si evidenzi lo spirito volontaristico che ispira la sua opera.

La procedura ideale potrebbe prevedere una lettera del soggetto interessato indirizzata all’associazione, nella quale si manifesta la disponibilità a svolgere attività di volontariato, seguita da una lettera di incarico per attività di volontariato sportivo da parte del legale rappresentante dell’ASD. Sebbene non sia obbligatorio come per gli enti del terzo settore, può essere utile per l’associazione sportiva dilettantistica gestire un registro dei volontari in cui iscrivere il nuovo collaboratore volontario, a ulteriore conferma della natura del rapporto instaurato. Infine, è importante ricordare che i volontari devono essere assicurati per la responsabilità civile verso terzi, come previsto dalla normativa vigente.

Queste misure servono a garantire che il nuovo rapporto di volontariato sia chiaramente distinto da un rapporto di lavoro retribuito e che rispetti tutte le norme e i principi del volontariato sportivo. È fondamentale che l’associazione e il volontario agiscano in piena trasparenza, documentando adeguatamente la natura volontaria della collaborazione per evitare possibili contestazioni future.

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