Unioncamere ha deciso di sospendere le comunicazioni riguardanti il titolare effettivo, inclusi i controlli e le eventuali sanzioni. Questa decisione è stata presa a seguito delle ordinanze del Consiglio di Stato e in attesa di un pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. L’articolo esplora le ragioni di questa sospensione, le sue implicazioni e cosa ci si può aspettare per il futuro.
Il Contesto Normativo
Il 15 ottobre 2024, il Consiglio di Stato ha emesso due ordinanze (n. 8245 e n. 8248) che hanno portato alla sospensione delle comunicazioni relative al titolare effettivo. Questa decisione è stata comunicata alle Camere di commercio dopo consultazioni con i Ministeri dell’Economia e delle Imprese e del Made in Italy. I
l nodo centrale riguarda le questioni legali legate alla titolarità effettiva di trust e istituti giuridici affini, che sono state rimesse alla Corte di Giustizia UE per un chiarimento definitivo.
Le Implicazioni della Sospensione
La sospensione ha bloccato l’operatività del Registro dei titolari effettivi, generando incertezze tra le Camere di commercio. Alcune di queste stavano ancora accettando comunicazioni di prima iscrizione o variazioni dei dati, ma la mancanza di una direttiva chiara ha sollevato dubbi su come gestire eventuali violazioni e sanzioni per comunicazioni omesse o tardive.
L’Intervento del CNDCEC
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha richiesto un intervento da parte dei ministeri competenti per fornire indicazioni chiare agli enti camerali. L’obiettivo era quello di stabilire un comportamento uniforme durante l’attesa del giudizio della Corte UE.
La proposta suggerita è stata quella di una sospensione totale del sistema, non solo per le richieste di accreditamento e consultazione, ma anche per tutte le comunicazioni.
Conclusioni e Prospettive Future
In risposta a queste dinamiche, Unioncamere ha deciso di sospendere temporaneamente tutte le attività relative al titolare effettivo. Questa scelta mira a evitare confusioni e potenziali sanzioni ingiuste fino a quando la Corte UE non fornirà un chiarimento definitivo. Nel frattempo, è essenziale che tutte le parti coinvolte rimangano aggiornate sugli sviluppi legali per prepararsi adeguatamente alle future disposizioni normative.