Il provvedimento n. 176203 dell’11 aprile 2025 emesso dall’Agenzia delle Entrate definisce il regime premiale ISA per l’anno 2024. La normativa conferma i benefici fiscali previsti dall’articolo 9-bis, comma 11, del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, graduandoli in base al livello di affidabilità fiscale del contribuente. Chi dimostra maggiore compliance accede a vantaggi significativi in termini di compensazioni, rimborsi e riduzione dei controlli.
I benefici scalati in base al punteggio ottenuto
Il meccanismo premiale si articola su tre soglie di punteggio: 8, 8,5 e 9. I contribuenti possono accedervi sia raggiungendo direttamente tali valori nell’anno in corso, sia attraverso la media semplice dei livelli conseguiti nel biennio 2023-2024.
Chi raggiunge un punteggio pari o superiore a 9 ottiene il pacchetto di vantaggi più completo. Questi contribuenti possono compensare crediti IVA fino a 70.000 euro e crediti per imposte dirette fino a 50.000 euro senza necessità di visto di conformità. Possono inoltre richiedere rimborsi IVA entro il limite di 70.000 euro annui senza prestare garanzia. Non sono soggetti alla disciplina delle società non operative. Risultano esclusi dall’accertamento sintetico del reddito, purché l’importo accertabile non ecceda di due terzi quello dichiarato.
Con un punteggio tra 8,5 e 9, si ottiene l’esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici. Viene garantito anche l’esonero dal visto di conformità per compensazioni IVA fino a 50.000 euro e per crediti relativi a imposte dirette fino a 20.000 euro.
Per punteggi tra 8 e 8,5, la normativa prevede la riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’accertamento. Permane l’esonero dal visto per compensazioni entro i limiti previsti per la fascia intermedia.
Le condizioni di accesso al regime premiale
L’applicazione degli ISA costituisce prerequisito ineludibile. La norma richiede che gli indici vengano applicati sia per redditi d’impresa che per quelli di lavoro autonomo.
Il sistema consente di accedere ai benefici anche mediante la media dei punteggi del biennio precedente. Tale meccanismo favorisce i contribuenti che, pur non avendo raggiunto nell’anno in corso la soglia necessaria, abbiano mantenuto buoni livelli di affidabilità nel periodo antecedente.
I periodi di maturazione dei crediti agevolati
Il provvedimento identifica con precisione i periodi di riferimento per l’applicazione delle agevolazioni. Per l’IVA annuale rileva il periodo d’imposta 2025. Per l’IVA infrannuale, i primi tre trimestri del 2026. Per IRPEF, IRES e IRAP, il periodo d’imposta 2024.
Queste distinzioni temporali risultano determinanti per la corretta applicazione del beneficio e la pianificazione finanziaria delle imprese e dei professionisti.
Il quadro normativo di riferimento
La disciplina del regime premiale ISA si inserisce nel sistema delineato dal D.L. 24 aprile 2017, n. 50. Tale normativa ha segnato il superamento degli studi di settore, introducendo un approccio incentrato sulla valutazione dell’affidabilità complessiva del contribuente.
Il provvedimento n. 176203/2025 costituisce l’attuazione annuale di tale impostazione. La conferma dei benefici testimonia la volontà del legislatore di mantenere un sistema che premia i contribuenti corretti attraverso vantaggi tangibili.
La normativa si colloca nel solco della riforma fiscale, orientata a un rapporto più collaborativo tra fisco e contribuenti. L’approccio premiale sostituisce progressivamente quello meramente repressivo, incentivando comportamenti virtuosi mediante benefici concreti.