L’ambiente fiscale italiano si aggiorna continuamente, portando le imprese e i professionisti a doversi adeguare a nuove normative e requisiti e nel caso di specie in materia di Visto di Conformità IVA. Dal 13 gennaio 2024, è stata introdotta una novità significativa riguardante il visto di conformità per i crediti IVA. La soglia per l’esonero dall’apposizione del visto, precedentemente fissata a 50.000 euro annui, è stata incrementata a 70.000 euro. Tuttavia, questo cambiamento si applica solo a coloro che raggiungono un punteggio specifico secondo gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA).
La modifica si inserisce all’interno di un contesto più ampio di adeguamenti normativi e mira a premiare i contribuenti più affidabili. Nonostante il decreto sia già in vigore, l’applicazione di questa nuova soglia è soggetta all’emanazione di ulteriori disposizioni attuative da parte dell’Agenzia delle Entrate, che dovranno definire i nuovi livelli di affidabilità fiscale. Pertanto, la situazione attuale per i crediti IVA maturati nel 2023 e per quelli dei primi tre trimestri del 2024 rimane invariata, mantenendo la soglia di esonero a 50.000 euro.
Novità per il Visto di Conformità
Il Decreto Legislativo 1/2024 ha introdotto una modifica importante all’art. 9-bis comma 11 del DL 50/2017, elevando la soglia del visto di conformità da 50.000 a 70.000 euro per coloro che possono vantare un punteggio adeguato sugli ISA. Questo punteggio è indice di affidabilità fiscale e determina chi può beneficiare dell’esonero del visto di conformità sui crediti IVA annuali o utilizzati in compensazione orizzontale nel modello F24.
Attuazione della Nuova Soglia
Per rendere operativa la nuova soglia di 70.000 euro, si attendono provvedimenti attuativi che aggiornino i livelli di affidabilità fiscale. Fino alla pubblicazione di queste nuove disposizioni, si deve fare riferimento al provvedimento n. 140005/2023, che prevede un punteggio di affidabilità di almeno 8 per beneficiare dell’esonero alla soglia precedente di 50.000 euro.
Condizioni per il 2023 e Primi Trimestri del 2024
Importante notare che le modifiche normative non influenzano l’utilizzo del credito IVA relativo al 2023 né quello dei primi tre trimestri del 2024. I contribuenti dovranno ancora osservare il limite di 50.000 euro per l’apposizione del visto di conformità, come definito dal precedente provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Deroghe e Garanzie
Il limite di 50.000 euro continua ad applicarsi in deroga ai limiti ordinari per l’utilizzo in compensazione orizzontale del credito IVA e per l’accesso al rimborso. Inoltre, è importante ricordare che esistono situazioni in cui, indipendentemente dalla soglia, è richiesta una garanzia patrimoniale, in particolare se il rimborso del credito IVA è richiesto da soggetti considerati “a rischio” dal legislatore.
In conclusione, la nuova soglia per il visto di conformità rappresenta un cambiamento significativo che riflette la volontà di premiare i contribuenti più affidabili. Tuttavia, la sua piena attuazione è ancora in attesa di ulteriori chiarimenti normativi, e fino ad allora, i contribuenti dovranno continuare a seguire le regole attuali.
Domande e Risposte
Qual è la nuova soglia per l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per i crediti IVA?
La nuova soglia per l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per i crediti IVA è pari a 70.000 euro annui, in luogo dei precedenti 50.000 euro annui.
Quando entrerà in vigore la nuova soglia?
L’operatività della nuova soglia è subordinata all’emanazione di un nuovo provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate che definisca i livelli di affidabilità fiscale applicabili.
Quali sono i livelli di affidabilità fiscale richiesti per l’esonero dall’apposizione del visto di conformità?
I livelli di affidabilità fiscale richiesti per l’esonero dall’apposizione del visto di conformità saranno definiti dal nuovo provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate.
Come viene calcolata la soglia di 70.000 euro?
La soglia di 70.000 euro è riferita alle compensazioni effettuate nel 2024, ed è quindi cumulativa delle compensazioni sia del credito IVA annuale 2023 che dei crediti IVA trimestrali 2024.
Quali sono i casi in cui è obbligatoria la prestazione della garanzia patrimoniale?
La garanzia patrimoniale è sempre dovuta se la dichiarazione IVA (o l’istanza da cui emerge il credito) è priva del visto di conformità o non è stata presentata la dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso di specifici requisiti. Inoltre, la garanzia è obbligatoria anche nei casi di “rischio fiscale”, ovvero quando:
- il patrimonio netto è diminuito, rispetto alle risultanze dell’ultimo periodo d’imposta, di oltre il 40% e la consistenza degli immobili non si è ridotta di oltre il 40%;
- l’attività è cessata o si è ridotta per effetto di cessioni di aziende o rami di aziende compresi nelle suddette risultanze contabili;
- sono state cedute azioni o quote per un importo superiore al 50% del capitale sociale (nel caso di rimborsi chiesti da società di capitali non quotate);
- non sono stati eseguiti i versamenti dei contributi previdenziali e assicurativi