La nuova Legge di Bilancio per il 2025 conferma un’ulteriore opportunità per chi intende avviare o potenziare attività produttive nelle regioni del Mezzogiorno. Il credito d’imposta per la ZES Unica Sud viene infatti prorogato fino al 2025, consentendo di usufruire di una finestra temporale che va dal 1º gennaio al 15 novembre per realizzare l’investimento e predisporre la relativa documentazione. Questa norma si propone di stimolare la crescita economica e l’occupazione in territori che scontano ritardi infrastrutturali e necessitano di interventi di sostegno concreti.
La cornice legislativa e i territori interessati
La proroga rientra nelle disposizioni previste dalla Legge di bilancio 2025 e mira a potenziare l’attrattività delle aree del Sud Italia, attraverso un’agevolazione pensata per favorire l’acquisto di beni strumentali o la modernizzazione dei processi produttivi. L’Arco temporale coperto, cioè fino al 15 novembre di quest’anno, è stato stabilito per garantire alle imprese un periodo sufficientemente ampio per programmare e realizzare gli interventi.
Le regioni coinvolte nella ZES Unica Sud sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Limite di spesa e misura dell’agevolazione
- Per l’anno 2025 è autorizzata la spesa di 2,2 miliardi di euro.
- L’agevolazione consiste in un credito d’imposta calcolato sul costo dei beni agevolati (ivi compresi gli investimenti immobiliari), nel limite di 100 milioni di euro per ciascun progetto di investimento
Le regole del credito d’imposta
Per poter usufruire del vantaggio fiscale, le imprese devono effettuare investimenti in nuovi macchinari, impianti, attrezzature e immobili (anche usati) rientranti in un progetto unico di investimenti finalizzato alla creazione o ampliamento di un nuovo stabilimento produttivo e finalizzato all’ampliamento della capacità produttiva dell’impresa. L’ammontare del credito viene determinato sulle spese effettivamente ammissibili, tenendo conto dei limiti e delle aliquote previste dal legislatore all’interno della proroga.
Il riconoscimento del credito è subordinato alla regolare presentazione della domanda e alla successiva comunicazione integrativa, che certifica la conclusione del progetto di investimento nei tempi stabiliti.
Le procedure di comunicazione e la documentazione richiesta
Gli operatori economici interessati devono:
- Trasmettere una prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate, tra il 31 marzo 2025 e il 30 maggio 2025, in cui indicare:
- l’ammontare delle spese ammissibili sostenute a partire dal 16 novembre 2024;
- l’ammontare delle spese che si prevede di sostenere fino al 15 novembre 2025.
- Trasmettere una comunicazione integrativa, tra il 18 novembre 2025 e il 2 dicembre 2025, attestante l’avvenuta realizzazione entro il 15 novembre 2025 degli investimenti indicati nella prima comunicazione. A pena di decadenza dall’agevolazione, la comunicazione integrativa deve indicare:
- l’ammontare del credito d’imposta effettivamente maturato sugli investimenti realizzati;
- gli estremi delle fatture elettroniche e la certificazione dell’effettivo sostenimento delle spese;
- un ammontare di investimenti non superiore a quello dichiarato nella prima comunicazione.
Tale pratica, accompagnata dalla necessaria documentazione contabile e dalle fatture elettroniche, serve a verificare la corretta applicazione dell’agevolazione e a certificare il valore finale del credito d’imposta spettante. Nel caso in cui si riscontri un disallineamento tra la somma dichiarata e quella riconosciuta dall’Amministrazione finanziaria, vengono avviate le procedure di rettifica previste dalla legge.
Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
La legge demanda a un futuro provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate:
- l’approvazione dei modelli di comunicazione (iniziale e integrativa);
- la definizione delle modalità tecniche di invio telematico delle comunicazioni;
- l’individuazione dei criteri per la determinazione della percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario, in base al rapporto tra l’ammontare complessivo delle risorse disponibili e le richieste validamente presentate
Modalità di fruizione e percentuale effettivamente utilizzabile
Il credito d’imposta spettante a ogni beneficiario sarà successivamente moltiplicato per la percentuale che verrà stabilita dall’Agenzia delle Entrate, tenendo conto del rapporto tra plafond disponibile (2,2 miliardi) e le domande validamente presentate. Tale percentuale verrà notificata con provvedimento del Direttore dell’Agenzia